Regione Puglia si è già dotata del nuovo "Piano d'Azione per Contrastare la Diffusione di Xylella fastidiosa" e per la prima volta la strategia di lotta allunga il passo su un intero biennio - il 2023-2024; e lo fa giocando d'anticipo sugli anni precedenti. Il Piano è stato infatti approvato - su proposta  dell'assessore all'Agricoltura Donato Pentassuglia, con la deliberazione di Giunta Regionale numero 1866 già il 12 dicembre 2022 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regionale numero139 del 27 dicembre scorso.


Costo del Piano: 7 milioni e 660mila euro, con 3 milioni e 620mila euro stanziati sul 2023 e 4 milioni e 20mila appostati sul 2024, già preventivati dal Bilancio Gestionale Regionale, approvato con deliberazione della Giunta numero 2 del 20 gennaio 2022, e che saranno impegnati nel 2023 dalla Sezione Osservatorio Fitosanitario.

 

Negli anni precedenti, incluso l'appena decorso 2022, il Piano era diventato operativo a inizio primavera, non senza polemiche, considerato che l'inizio della vigenza si ritrovava a ridosso della data di avvio delle azioni obbligatorie di contrasto al vettore - la cicalina sputacchina - ancora nella fase giovanile, portate con le operazioni di diserbo meccanico e ritenute più efficaci di quelle dei momenti successivi, quando si è obbligati, nelle aree di contenimento, ad agire con gli insetticidi contro gli adulti.

 

Altra novità, la valenza biennale della strategia adottata: i piani precedenti risultano essere tutti annuali. Dal punto di vista operativo nulla sembra cambiare rispetto al precedente Piano d'Azione 2022 al quale si rinvia.

 

Ovviamente vi sono delle differenze. La prima è essenzialmente dovuta alla riperimetrazione delle aree delimitate che abbiamo puntualmente ripreso in questo articolo.

 

In questo caso, nella nuova area "Valle d'Itria" e fino a tutto l'agro di Mola di Bari, c'è l'obbligo di trattamenti insetticidi per il controllo degli insetti vettori. Saranno abbattuti gli olivi secolari risultati indenni, ma ricadenti nel raggio di 50 metri da una pianta infetta nelle zone "Valle d'Itria" - cuscinetto e indenne. Con il Piano Regione Puglia rinuncia così ad applicare la deroga all'espianto per questi giganti verdi prevista dal comma 3 dell'articolo 7 del Regolamento Ue 1201 del 14 agosto 2020.

 

Si intensificano le azioni di sorveglianza nelle zone a più alto rischio, anche se in buona sostanza il Programma di Sorveglianza 2023 e 2024 sarà in linea con la metodologia utilizzata nel 2022: si procederà al prelievo di 7/14 campioni per ettaro a seconda dei valori di rischio applicati nelle diverse zone delimitate.

 

Nel caso specifico della Valle d'Itria invece "saranno sottoposte a sorveglianza tutte le superfici investite a olivo, fruttiferi e aree di macchia mediterranea, boschi e verde pubblico" si legge nel Piano d'Azione. Cosa che farà salire i prelievi presumibilmente oltre i 14 campioni ad ettaro.