Negli ultimi 11 anni la divisione Agricultural solutions di BASF ha portato avanti un importante progetto di sviluppo che ha coinvolto sessanta paesi, quaranta colture e ottanta malattie delle piante. Il risultato: una nuova sostanza attiva, il mefentrifluconazolo.

Revysol® è il marchio commerciale della nuova molecola, un fungicida appartenente alla famiglia dei triazoli. Una rivoluzione per il mondo della difesa delle piate che negli ultimi anni ha visto diminuire drasticamente il numero di sostanze attive perché non in linea con il nuovo contesto normativo europeo.

Il 14 settembre 2021 è stato presentato Revysol® durante un evento online moderato da Cristina Giannetti, capo ufficio stampa del Crea. Diversi i relatori e gli esperti coinvolti: Claudio Pivi senior crop manager specialty BASF, Vanes Rubboli senior crop manager field BASF, Alessandro Zappata product development manager BASF, Mirko Valente technical crop manager crop protection BASF, Flaviano Mazzini del Servizio fitosanitario regionale Emilia Romagna, Jan Rether marketing manager BASF e Gerd Stammler principal scientist BASF.

Un appuntamento per parlare di innovazione in agricoltura tenendo conto di due aspetti principali: l'efficacia del controllo delle malattie fungine da un lato e l'adeguamento al quadro regolatorio dall'altro.

Durante l'incontro, inoltre, sono state presentate le formulazioni specifiche destinate ai cereali, alla vite da vino, all'uva da tavola e alla frutta.


Revysol®: modalità d'azione

Revysol® è efficace contro diversi e importanti funghi patogeni di numerose colture, ha perciò un ampio spettro di azione. Si caratterizza per l'attività preventiva di lunga durata e un'ottima attività curativa, ma soprattutto per l'innovativo profilo regolatorio.

Revysol® (mefentrifluconazolo) è un inibitore della sintesi dello sterolo e fa parte del gruppo G1 (classificazione Frac) degli inibitori della demetilazione (Dmi) conosciuti anche come triazoli o azoli. In particolare, inibisce la biosintesi dell'ergosterolo, componente fondamentale delle membrane cellulari fungine. Facendo questo produce steroli tossici che vengono incorporati dal fungo e aumentano la permeabilità della membrana cellulare inibendone lo sviluppo.

La famiglia dei triazoli ha aperto le porte della moderna fitoiatria negli anni ottanta. La maggior parte delle molecole però è ad oggi stata revocata e quelle rimaste scadono tra il 2021 e il 2022. Negli ultimi anni inoltre si è osservato un calo di efficacia dei Dmi su diversi patogeni dovuto allo sviluppo di resistenze. Il principale meccanismo di resistenza è la modifica del sito target (il sito a cui la molecola si unisce per attivare l'effetto inibitorio).

Revysol® è efficacie contro la septoria (Zymoseptoria tritici) e la ramularia (Ramularia collo-cygni) nei cereali, contro oidio (Erisyphe necator) nella vite, contro la ticchiolatura del melo (Venturia inaequalis), la maculatura del pero (Stemphylium vesicarium) e molte altre malattie nonostante queste siano tutte resistenti agli altri triazoli.

Revysol®, infatti, a differenza degli altri Dmi ha una maggiore affinità con l'enzima target dovuta all'elevata flessibilità strutturale. La nuova molecola è caratterizzata al collo da una unità di isopropanolo che le permette di assumere facilmente diverse conformazioni e le consente maggiore flessibilità e buon adattamento al sito d'azione dell'enzima fungino.


Contesto normativo e stato regolatorio di Revysol®

Il Regolamento (Ce) n. 1107/2009 sui prodotti fitosanitari ha avuto delle ricadute molto importante sull'immissione in commercio e sull'utilizzo degli agrofarmaci. Il 67% percento dei prodotti prima disponibili è stato il rimosso dal mercato e solo il 26% è rimasto a disposizione degli agricoltori.

Ad oggi gli obiettivi sono ancora più ambiziosi grazie alle strategie Farm to fork e Biodiversity 2030. In particolare, ci sarà bisogno ridurre del 50% l'uso degli agrofarmaci e il loro rischio e destinare il 25% dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, tutto entro il 2030. Obiettivi che rientrano anche nella nuova Pac e che quindi avranno ripercussioni in termini finanziari.

All'interno di questo contesto normativo si fa comunque strada Revysol® che combina le elevate prestazioni con un profilo regolatorio favorevole. Per ottenere ciò lo studio di BASF ha previsto un importante lavoro di screening tra 4mila molecole. Sono stati investiti 250 milioni di euro per 11 anni di lavoro in cui sono state sintetizzate molecole, fatti gli screening in laboratorio e le successive prove sperimentali con le valutazioni di impatto ambientale.

La nuova sostanza attiva è stata approvata dall'Unione europea il 27 febbraio 2019 e sono stati definiti di conseguenza gli Mrl, Maximum residue limit ammessi. Il primo formulato è stato approvato per l'uso su cereali nel Regno Unito nel giugno 2019, su vite e su frutta in Grecia ad aprile 2021 e su patata in Austria nel luglio 2021.

In Italia è stato approvato Revycare® per i cereali, a dicembre 2020. Revysion® Pero, invece, è il formulato approvato per l'uso su pero come autorizzazione eccezionale concessa nel 2021.


Valutazione degli impatti ambientali

È stata fatta un'analisi degli impatti del Revysol® su tre aree chiave: l'ambiente naturale (suolo, acqua e aria), l'ambiente umano (operatori, residenti e consumatori finali) e l'ambiente animale (insetti, mammiferi e uccelli).

Revysol® ha mostrato un elevato adsorbimento nel suolo e una bassa solubilità in acqua. Ciò vuol dire che si muove poco e non c'è rischio di lisciviazione nelle acque sotterranee.

Si degrada lentamente ma l'esposizione nel suolo dopo diversi anni di applicazione è stata calcolata e valutata come sicura se il prodotto è utilizzato secondo le indicazioni di etichetta. Inoltre, produce una formulazione molto bassa del comune metabolita del suolo dei triazoli.

Per l'ambiente animale è stato valutato l'effetto di Revysol® su api e bombi, artropodi e organismi utili, lombrichi, vita acquatica, volatili e mammiferi. La sicurezza del prodotto è stata dimostrata applicandolo nelle peggiori condizioni, considerate molto prudenti rispetto alla situazione realistica sul campo. Revysol®, infatti, è sicuro per l'ambiente animale quando usato secondo le indicazioni di etichetta dei vari formulati.

È risultato dannoso per la vita acquatica. In questo caso è perciò importante evitare fenomeni di deriva e ruscellamento durante l'applicazione attraverso l'adozione di giuste misure di mitigazione.

Revysol® non è classificato come molecola Pbt (persistente, bioaccumulabile e tossica) perciò non è un prodotto candidato alla sostituzione (Cfs).

Le analisi sull'ambiente umano hanno rivelato che Revysol® non è mutageno, né cancerogeno, né tossico per la riproduzione, né interferente endocrino. È sicuro per l'operatore, per i lavoratori che rientrano in campo, per i passanti e i residenti e per il consumatore quando usato secondo le indicazioni di etichetta dei vari formulati.


Prospettive future

Revysol® è e sarà alla base di una serie di formulati commerciali. Per esempio, Revycare® è il primo prodotto commercializzato in Italia per la difesa dei cereali, efficace nei confronti delle malattie fogliari come septoriosi e ruggine. È in arrivo un secondo formulato dedicato alle colture specializzate come vite e frutta, Revysion®, già utilizzato da qualche agricoltore su pero grazie ad una autorizzazione eccezionale.

Dopo innumerevoli prove su cereali, vite, pomacee e drupacee, negli ultimi tre anni BASF ha condotto prove anche su orticole, olivo, frutta a guscio, agrumi, colture minori e barbabietola da zucchero.

I formulati a base di Revysol® sono efficaci su vite per il controllo di oidio e black rot, su melo per il controllo della ticchiolatura, dell'oidio e dell'alternaria, su pero per il controllo della maculatura bruna e su drupacee per il controllo di oidio e monilia.