I raggi ultravioletti hanno la capacità di modificare il Dna di ogni essere vivente producendo danni anche fatali. Per questo motivo i raggi ultravioletti vengono normalmente impiegati per sterilizzare gli oggetti e quando siamo al mare, per difenderci dai loro effetti negativi,  ci cospargiamo di crema solare. Ma sarebbe possibile utilizzare questi raggi luminosi per la difesa delle piante dai microrganismi patogeni?

Secondo i ricercatori della Cornell University e dell'azienda norvegese di robotica Saga robotics sì. Infatti stanno testando un robot in grado di sanificare le viti proprio attraverso i raggi ultravioletti. Un metodo che potrebbe rivelarsi efficace e sostenibile dal punto di vista economico ed ambientale.
 

Raggi ultravioletti al servizio dell'agricoltura

Ma facciamo un passo indietro. I raggi ultravioletti sono presenti naturalmente nella luce solare. Una parte di questi viene filtrata dall'atmosfera terrestre mentre la restante giunge al suolo e può potenzialmente creare enormi danni ad ogni forma di vita.

L'evoluzione tuttavia ha dotato gli esseri viventi di meccanismi per riparare i danni al Dna causati dai raggi ultravioletti. La ricerca condotta dall'università statunitense ha tuttavia svelato che questi meccanismi si attivano solamente durante il giorno mentre non sono in funzione durante le ore notturne. Da qui l'idea dei ricercatori norvegesi e statunitensi di creare un robot in grado di illuminare con raggi ultravioletti le piante di vite durante la notte.

Inizialmente era stato costruito un prototipo da attaccare ad un trattore, ma questo comportava per l'operatore lunghe ore di lavoro durante la notte. Da qui la decisione di sviluppare un robot che fosse in grado di muoversi da solo in vigna con precisione centimetrica.

I primi test sembrano essere molto promettenti. Se le applicazioni vengono scadenzate settimanalmente i raggi ultravioletti sono in grado di devitalizzare i funghi patogeni oltre che alcuni piccoli insetti. Se l'efficacia dei trattamenti sarà certificata, così come la capacità del robot di muoversi in campo, Thorvald potrebbe davvero rappresentare un elemento di svolta nell'approccio alla difesa in viticoltura.
 

Effetti collaterali dei raggi ultravioletti

Un elemento sul quale però i ricercatori non sembrano aver prestato molta attenzione e l'effetto dei raggi ultravioletti sul microbiota e l'entomofauna utile. I microrganismi patogeni, come gli insetti dannosi, rappresentano solo una minima parte di ciò che vive sopra le viti. Come sappiamo molti insetti utili giocano un ruolo fondamentale nel tenere bassa le popolazioni dannose. Mentre molti microrganismi vivono in simbiosi con le piante svolgendo alcune funzioni importanti sia a livello di nutrizione che di difesa.

Per queste ragioni ad esempio i legislatori hanno vietato l'impiego di molte sostanze attive poco selettive, mentre molte aziende innovative mirano a sfruttare i microrganismi per lo sviluppo di prodotti di difesa. C'è da chiedersi dunque quale saranno gli effetti della sterilizzazione delle viti su insetti e microrganismi 'buoni'.

I ricercatori d'altro canto assicurano che la quantità di radiazioni ultraviolette che colpiscono le piante sono sufficienti a devitalizzare i funghi ma non recano alcun danno alle viti e (si spera) anche alla qualità delle uve.

C'è poi una ulteriore valutazione da fare. Come stanno bene i viticoltori il meteo influisce pesantemente sullo sviluppo delle malattie fungine ma anche sulla capacità di operare in campo. Acquazzoni abbondanti favoriscono lo sviluppo della malattia e allo stesso tempo rendono difficoltoso muoversi in campo. Occorrerà dunque valutare la capacità di Thorvald di operare in autonomia su terreni bagnati, fangosi o inerbiti.

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