La vite da vino (Vitis vinifera) gioca un ruolo di primaria importanza nell'ambito delle produzioni agricole sia in produzione integrata sia in agricoltura biologica. La coltivazione avviene in differenti areali dal Nord al Sud Italia, dalla pianura alla montagna, con la conseguenza che sono numerose le variabili da tenere in conto per definire i percorsi fitoiatrici da applicare.

Il quadro delle patologie della vite fa riferimento a tre principali avversari: peronospora, oidio e botrite. Avversità che possono presentarsi in varia misura e con differente pericolosità in ragione delle svariate condizioni colturali.

Biogard, divisione di Cbc (Europe) Srl, propone per la difesa della vite dalle malattie fungine, una linea completa di soluzioni innovative ed a basso impatto ambientale in accordo con le più recenti direttive in materia di agricoltura sostenibile.

Per le malattie fungine Biogard propone, in primo luogo Heliocuivre, fungicida a base terpenica contenente idrossido di rame per i trattamenti di difesa dalla peronospora, mentre Heliosoufre S antioidico a base terpenica con zolfo è indicato per la difesa dalle infezioni di oidio nelle fasi centrali del ciclo vegetativo della vite.

Si tratta di anticrittogamici a base terpenica, ovvero con l'aggiunta di alcooli terpenici, per migliorare l'adesività e la persistenza del prodotto, riducendo nel contempo i rischi di fitotossicità. Così lo zolfo e il rame, prodotti di tradizionale impiego in agricoltura, trovano nuove e migliori possibilità applicative.
La selezione accurata dei terpeni ha portato ad una migliore formulazione (stabilità) e una migliore qualità della distribuzione (ritenzione e dimensioni delle gocce). Le evidenze sperimentali dicono che si passa da un 48% di gocce efficaci per un formulato tradizionale ad un 55% per Heliosoufre S, garantendo dunque al trattamento una superiore capacità di copertura della vegetazione. Quindi, gli alcol terpenici migliorano la qualità del trattamento perché ottimizzano la dimensione delle particelle che fuoriescono dall'atomizzatore.

Heliosoufre S agisce grazie allo zolfo presente nel formulato contro l'oidio della vite con azione collaterale contro altri patogeni; come è noto lo zolfo è attivo soprattutto contro il micelio e le spore dell'oidio allo stato elementare come vapore. In questa forma riesce infatti ad attraversare la membrana delle cellule fungine e a raggiungere il protoplasma nel quale agisce alterando alcuni processi vitali.
Heliocuivre è un fungicida a base di idrossido di rame, in sospensione concentrata, con una innovativa formulazione a base di alcol terpenici (la resina del pino), impiegabile in tutte le strategie di difesa che prevedano una sostanziale riduzione del rame metallo (in agricoltura biologica, ma ora anche in integrato) o a rischio di fitotossicità. Su vite è autorizzato all'impiego per controllare lo sviluppo della peronospora e mostra un'importante azione collaterale sulla botrite. Infatti, la formulazione terpenica aumenta l'attività del rame nei confronti della botrite.

L'impiego è consigliato nel periodo tra le fasi fenologiche di fine foglie distese/grappoli separati alla chiusura del grappolo/invaiatura con interventi cadenzati a 7-10 giorni e ad una dose di 225-300 ml/hl; in questo periodo è possibile miscelarlo con sostanze attive sistemiche in strategie efficaci e antiresistenza.

In funzione antioidica è poi possibile utilizzare Vitikappa, prodotto fitosanitario a base di bicarbonato di potassio (KHCO3; concentrazione 99% p/p), che svolge un'attività complessa contro i funghi determinando lo scoppio ed il disseccamento delle ife fino al collasso totale del micelio dei funghi suscettibili. Vitikappa agisce anche sulla vitalità delle spore fungine.
Si tratta di un fungicida di contatto, formulato in polvere solubile, con effetti preventivi e curativi ed è particolarmente indicato per l'uso in miscela e/o alternanza con altri fitofarmaci al fine di mettere in atto strategie contro l'insorgenza di resistenze e sfruttare le sinergie tra diversi meccanismi d'azione. Ottimi risultati si sono ottenuti anche con la miscela Vitikappa e Heliosoufre S, in quanto il bicarbonato si avvantaggia dell’azione adesivante dei terpeni.

AQ 10 WG, fungicida antioidico a base di Ampelomyces quisqualis, associato a Nu-Film-P, coadiuvante contenente Poly-1-p-menthene, attivo a basse temperature, è indicato per le fasi iniziali (fino alle prime foglie distese), e per le fasi finali (da prechiusura grappolo alla raccolta) dato che non ha tempo di carenza né un residuo determinabile. I trattamenti eseguiti in prossimità della maturazione ed eventualmente in post-raccolta hanno effetto sui cleistoteci in via di formazione devitalizzandoli e/o sul micelio svernante con benefici effetti per l’anno successivo.

Per il controllo della presenza di botrite e marciume acido, si può impiegare, dall'allegagione fino alla raccolta, Amylo-X, fungicida/battericida contenente Bacillus amyloliquefaciens (subspecieplantarum, ceppo D747). In caso di andamento stagionale favorevole allo sviluppo della malattia è possibile intervenire con Amylo-X in maniera preventiva più volte anche in prossimità della raccolta senza alcun residuo determinabile e senza problemi di carenza.

Il problema dei patogeni della vite trova così soluzioni che uniscono l'efficacia con la sostenibilità ambientale.
Si tratta di un portafoglio di mezzi innovativi e alternativi, un’offerta assolutamente unica che può fornire accesso al più alto livello di sviluppo nell’approccio al contenimento sostenibile delle avversità delle colture.