Sei lepidotteri e una cocciniglia. Una somma di sette parassiti che possono danneggiare il vigneto a diverso ordine e grado. I lepidotteri danneggiano soprattutto gli acini e le foglie con i loro attacchi larvali, mentre le cocciniglie infestano i tralci sottraendo linfa e imbrattando le piante con la melata o la produzione di cere.

Vi sono specifici trattamenti fitosanitari, come pure esistono sistemi per la confusione sessuale dei lepidotteri che assicurano elevata efficacia e maggior rispetto per l'ambiente. In entrambi i casi, però, prima di decidere un qualsivoglia intervento è necessario monitorare le dinamiche di popolazione dei parassiti stessi.

Isagro ha in tal senso messo a punto due differenti soluzioni, una per monitorare il volo dei lepidotteri, l'altra per il monitoraggio delle cocciniglie. La prima, Traptest, l’universale trappola a feromoni, può consentire nel vigneto la cattura di tignola (Eupoecilia ambiguella), tignoletta (Lobesia botrana), tignola rigata (Cryptoblabes gridella), tortrice (Sparganothis pilleriana) e infine dell’eulia (Argyrotaenia pulchelliana). La seconda, Roof, è invece la trappola a tettuccio collato specifica per il monitoraggio della cocciniglia farinosa della vite (Planococcus ficus).


Un parassita che viene da lontano: Antispila oinophylla

Segnalato per la prima volta nei vigneti del nord Italia nel 2005, Antispila oinophylla è un lepidottero fillominatore originario del nord America che si sta progressivamente diffondendo dalle regioni orientali come Veneto e Friuli, ma anche in Emilia Romagna. Non pare esente nemmeno la Lombardia, come pure guardano con preoccupazione a tale parassita anche altre aree viticole del nord. I vitigni più soggetti agli attacchi sono infatti Chardonnay, Cabernet Sauvignon e Moscato.

Simile ad altri lepidotteri delle viti, come Holocacista rivillei e Phyllocnistis vitegenella, questo fillominatore compie due generazioni annue, svernando come larva matura negli anfratti della corteccia o sui residui della coltura. A differenza degli altri lepidotteri ampelofagi, le larve di Antispila oinophylla attaccano esclusivamente le foglie scavando mine a chiazza. Nelle annate più favorevoli al parassita si possono contare fino a 7-8 mine per foglia, diminuendone la capacità fotosintetica. Nonostante lo spostamento del parassita non sia velocissimo, è quindi buona norma tenerne sotto controllo l’evoluzione della popolazione. Per questo Isagro propone una specifica trappola Traptest, accessoriata con il feromone per Antispila oinophylla.


Modalità di installazione in vigneto

Le Traptest sono commercializzate in confezioni contenenti o tre strutture-trappola ciascuna, accessoriate con nove fondi collati e nove erogatori di feromoni, o in confezione contenente un’unica struttura-trappola con i relativi cambi (Traptest One). Per monitorare un ettaro di vigneto, si consiglia l’installazione di tre trappole a non meno di trenta metri di distanza l'una dall'altra. Se si hanno da monitorare superfici maggiori, nei rimanenti ettari può essere posizionata una sola trappola. Gli erogatori vanno sostituiti ogni 4-5 settimane.

Le Roof sono anch'esse commercializzate in confezioni dotate di tre trappole con nove tettucci collati e nove erogatori. Vanno collocate in vigneto in primavera in ragione di 2-3 trappole per ettaro, sostituendo poi gli erogatori ogni 4-5 settimane.

Il controllo periodico delle trappole consentirà di valutare l'effettiva presenza di uno o più parassiti, l'andamento delle loro popolazioni e l'eventuale superamento delle soglie di intervento, permettendo in tal modo al viticoltore di pianificare al meglio i programmi di difesa del suo vigneto.