Non ci sarà il temuto stop dei prodotti fitosanitari destinati agli utilizzatori non professionali: in un decreto fiscale pubblicato la vigilia di Natale è stato prorogato di 18 mesi il periodo transitorio del decreto 33 del 22 gennaio 2018, che sarebbe scaduto ad aprile del 2020.
Senza questa proroga quasi 500 registrazioni di prodotti fitosanitari per hobbisti (per la precisione 389 PFnPE – per utilizzo su piante eduli e non - e 99 PFnPO ad utilizzo esclusivo su piante non eduli) sarebbero diventate inaccessibili agli utilizzatori sprovvisti di abilitazione.

La norma così estende da 24 a 42 mesi il periodo transitorio che dovrebbe consentire a tutti gli attori della filiera di mettere a disposizione degli hobbisti prodotti in linea con gli elevati standard europei di sicurezza ed efficacia. Il ruolo delle autorità è duplice: non solo dovranno migliorare i criteri di ammissibilità dei prodotti (l’attuale allegato tecnico del decreto 33 è semplicemente proibitivo) ma dovranno combattere con maggiore efficacia e determinazione la miriade di prodotti ai limiti della legalità che mai come adesso contaminano il mercato hobbistico, facendo scappare le poche aziende che ancora intendono investire nel settore. L’ideale sarebbe cercare di allinearsi il più possibile ai criteri in vigore negli altri paesi, in modo da poter contare su mercati più estesi che possono consentire investimenti maggiori in sicurezza per l’uomo e l’ambiente.
Qualcuno batta un colpo: la fine di ottobre del 2021 è dietro l’angolo!
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  • Decreto 22 gennaio 2018, n. 33 Regolamento sulle misure e sui requisiti dei prodotti fitosanitari per un uso sicuro da parte degli utilizzatori non professionali
  • Legge 19 dicembre 2019, n. 157 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale  e  per esigenze indifferibili (art. 55-ter).