Furti, contraffazioni o importazioni parallele illegali. Ecco da cosa sono colpiti insetticidi, fungicidi ed erbicidi.
Un fenomeno che, in Italia, comporta un danno stimato in oltre 90 milioni di euro.


Come riconoscerli?

Il processo europeo di autorizzazione e registrazione dei prodotti fitosanitari è il più stringente al mondo e garantisce un'accurata valutazione dei possibili rischi per l'uomo e per l'ambiente di tutti gli agrofarmaci immessi sul mercato, così come riconosciuto dall'intera comunità scientifica e istituzionale. Al contrario, l'uso di prodotti illegali ha come principale conseguenza il potenziale rischio per chi ne fa uso, sia in modo diretto sia in modo indiretto.

Per non incorrere in sbagli o rendersi complici di veri e propri reati, il primo consiglio è sicuramente quello di fare attenzione alla confezione e leggere l'etichetta.
Tra gli indici di anomalia che possono essere individuati ci sono infatti: confezioni non chiaramente identificabili come originali - con etichette non integre o in lingua non italiana oppure distribuiti al di fuori dei canali regolamentari - e prodotti visibilmente riconfezionati o rilasciati senza la documentazione fiscale necessaria.

Un'altra particolare attenzione va riservata anche ai prezzi di vendita a diversi da quelli di mercato.

Leggi anche: "Avviso ai naviganti n° 46: Prodotti fitosanitari illegali, perché rischiare?"


Come segnalarli?

Agrofarma, anche a seguito del recente caso di prodotti chimici irregolari impiegati in alcune coltivazioni dell'Agro Pontino, è impegnata nel contrasto agli agrofarmaci illegali.
Proprio a tale scopo è infatti stato attivato un accordo insieme ai Nas che prevede un sistema di rapida allerta dei furti e per la segnalazione di casi considerati sospetti, anche attraverso un numero verde dedicato: 800 913083.

A questa iniziativa si aggiungono la collaborazione con le attività del Nucleo dei Carabinieri per la tutela agroalimentare, l'attività di formazione a favore delle Autorità di controllo e dei diversi soggetti della filiera, l'assistenza tecnica agli organi investigativi (Carabinieri dei Nas e dei Nac, procure) e il lancio di campagne informative per gli imprenditori agricoli.

"Servono misure condivise e la collaborazione di tutti gli operatori della filiera per contrastare efficacemente il fenomeno dei prodotti chimici illegali - dichiara Alberto Ancora, presidente dell'Associazione nazionale, che fa parte di Federchimica - Monitoriamo costantemente il fenomeno dell'impiego di agrofarmaci non conformi, perché comportano danni non solamente di carattere economico e di immagine per le aziende del comparto agrofarmaceutico, ma che si riflettono su tutta la catena del prodotto, dagli operatori del settore agricolo ai consumatori".