22 novembre 2019: una intera giornata presso il Museo Ducati per scoprire la poliedricità e le possibilità offerte dal Trichoderma by Isagro, due ceppi del microrganismo caratterizzati da interessanti risultati ottenuti nel campo del biocontrollo e prodotti dalla multinazionale italiana che da anni investe in ricerca in questo settore.

Vittorio Rossi, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza ha avuto il compito di inquadrare il Trichoderma tra i vari agenti di biocontrollo, evidenziandone le strategie applicative. 
Scarica la relazione "Agenti di biocontrollo: strategie applicative"

A Giulio Maggiorotto, area manager Italia, è stata affidata la presentazione di Isagro e le sue tappe dalla fondazione ad oggi mentre a Riccardo Liguori di Isagro, Centro ricerche di Novara, è stato affidato il compito di presentare il Trichoderma by Isagro, con particolare focus sulle sue specifiche caratteristiche ed attività biologica.

Particolarmente interessante il dibattito che ho avuto il piacere di moderare come direttore di Agronotizie. Hanno presentato i risultati delle loro attività:
  • Massimo Dal Pane, responsabile Centro Nord di Isagro Italia che ha relazionato sugli aspetti tecnici delle sperimentazioni svolte in questi anni;
  • Stefano Di Marco di Ibimet del Cnr di Bologna considerato il "padre dell'utilizzo del Tricoderma fuori suolo" che ha evidenziato i risultati ottenuti su Mal dell'esca della vite;
  • Andrea Minuto del Cersaa di Albenga con dati e informazioni sull'uso in orticoltura;
  • Riccardo Bugiani del Servizio fitosanitario della Regione Emilia Romagna con esperienze sulle sperimentazioni in frutticoltura e in particolare per il contenimento dello sviluppo della maculatura bruna su pero;
  • Massimo Blandino dell'Università di Torino con informazioni sulle attività svolte su frumento ed altri cereali vernini;
  • Alessio Marletta della Sis che ha presentato i primi risultati sull'uso del Tricoderma nella concia dei semi;
  • Leandro Previsdomini di Vigorplant che ha presentato la linea Nativia con inoculo di Tricoderma direttamente nei substrati di coltivazione.

La chiusura dei lavori è stata affidata a Claudio Aloi di Isagro che ha presentato la sua relazione sull'uso in campo di Trichoderma by Isagro: dalla ricerca e creatività italiana un nuovo brand per il biocontrollo.

Scarica la relazione con gli interventi di tutti i relatori