Le infezioni di Pseudomonas syringae pv. actinidiae possono manifestarsi già a fine inverno sotto forma di piccoli cancri localizzati in corrispondenza di lesioni corticali sul tronco e sui cordoni, da cui fuoriesce un essudato denso che da un iniziale colore biancastro vira in seguito al rosso ruggine.

Contemporaneamente si presentano disseccamenti a carico dei germogli più giovani e, in seguito, possono manifestarsi anche gravi attacchi a carico dei bottoni fiorali. Necessario quindi pianificare un'accurata strategia di difesa atta a minimizzare la proliferazione del patogeno nella pianta e le conseguenti ripercussioni sulla produzione.

Autorizzato nell'ottobre 2018, Bion® 50 WG di Syngenta è lo strumento ideale per la lotta contro il cancro batterico dell'actinidia, potendo essere utilizzato sia tramite applicazioni fogliari in pre e post raccolta, sia tramite applicazioni al suolo. Il prodotto è formulato in granuli idrodisperdibili e contiene acibenzolar-S-metile in ragione del 50%. Forte attivatore delle difese naturali delle piante, Bion® 50 WG mostra una differente modalità d'azione rispetto ai prodotti attualmente usati contro la Psa, come per esempio i formulati rameici e microbiologici.

Oltre alla sua spiccata mobilità all'interno dei tessuti vegetali, acibenzolar-S-metile attiva i sistemi naturali di difesa delle piante rendendole più resistenti alla penetrazione e alla diffusione del patogeno. Per tali ragioni Bion® 50 WG deve essere utilizzato preventivamente in qualità di strumento integrativo delle attuali misure comunemente adottate per il contenimento della malattia.

 
Bion® 50 WG: prove di efficacia svolte da Terremerse a Faenza (Ra).
Ottimi risultati in campo con applicazioni nella fase di "post-raccolta"

 
Nella prova di Faenza (Ra) eseguita nel 2016/17 Bion® 50 WG è stato applicato sulla coltura alla dose di 200 grammi per ettaro. Le applicazioni sono state eseguite nell'immediato post-raccolta il 27 ottobre e il 9 novembre 2016 su varietà Hayward. Al 16 marzo 2017, data del rilievo, il non trattato presentava quasi il 16% di branche con presenza di essudati, contro il 5% circa della tesi con Bion® 50 WG. Differenze ancor più importanti sono state ravvisate sui tronchi, con circa il 9% nel non trattato contro l'1% nella tesi Syngenta. Quasi assenti infine le tracce d'infezione sui germogli (0,5%), contro il 5% riscontrato sulle piante non trattate. Bion® 50 WG ha quindi confermato la sua piena utilità nelle applicazioni su actinidia contro P. syringae pv. actinidiae.
 

Dosi e modalità d'uso

Contro il cancro batterico dell'actinidia Bion® 50 WG va impiegato per via fogliare alla dose di 10-20 g/hl (rispettando comunque la dose massima di 200 g/ha), cadenzando le applicazioni ogni 14-21 giorni per un massimo di otto trattamenti l'anno. La fase più idonea per i trattamenti fogliari inizia dal germogliamento sino allo sviluppo dei frutti, quindi dal post-raccolta sino a inizio caduta foglie. Una applicazione, quest'ultima, che consente di diminuire il numero di essudati nella primavera successiva, riducendo le fonti di inoculo del batterio.

In alternativa, è possibile effettuare anche applicazioni localizzate al suolo, adottando una dose massima di 200 g/ha con volumi d'acqua pari a 8mila-10mila L/ha, per un massimo di 6 applicazioni/anno, da eseguirsi anch'esse a intervalli di 14-21 giorni.

Quanto a intervalli di sicurezza, essi variano su actinidia da 60 giorni per le applicazioni fogliari a 15 giorni per le applicazioni al suolo.

Posizionamento tecnico di Bion® 50 WG contro il cancro batterico dell'actinidia
Posizionamento tecnico di Bion® 50 WG contro il cancro batterico dell'actinidia