Al termine di un lungo percorso di indagini e verifiche, all'inizio del 2019, l'Agenzia per la protezione ambientale americana (Epa) ha stabilito i limiti di residui per il Valifenalate, così che i vini ottenuti a partire da uve trattate con Valis® possono ora essere esportati negli Usa.

Un limite massimo di residuo (Lmr) rappresenta la quantità massima di agrofarmaco (sostanza attiva e/o metaboliti) consentita per legge nelle colture destinate all'alimentazione umana e animale. Questi valori vengono determinati sulla base di valutazioni specifiche da parte di ogni paese, soprattutto tenendo in considerazione la pressione di un organismo nocivo sul territorio e su una determinata coltura. Questi limiti vengono poi opportunamente regolamentati per facilitare gli scambi internazionali e permettere agli organismi di controllo di verificare se un agrofarmaco viene utilizzato in modo corretto.

Nel caso in cui le colture trattate con agrofarmaci devono essere esportate, si parla di Import tolerance, ovvero un Lmr fissato a livello internazionale che deve essere controllato da un paese importatore per verificarne il rispetto. Spesso il riconoscimento di questo limite per un'azienda rappresenta un grande traguardo, considerati i lunghi tempi d'attesa che possono scaturire qualora un determinato Lmr non risulti fissato dal paese importatore, una coltura non sia oggetto di coltivazione o se un Lmr fissato non è adeguato alle condizioni di impiego dell'agrofarmaco nel paese esportatore

Nel caso specifico l'Epa, organismo di controllo statunitense che regolamenta l'impiego prodotti fitosanitari da parte dei produttori statunitensi e stabilisce i limiti di residui per ogni sostanza attiva nei prodotti alimentari che circolano nel mercato americano, ha di recente pubblicato sul Registro federale (Vol. 84, N. 126, 1 luglio 2019) i valori di "Tolerance" per i residui di fungicidi a base di Valifenalate per uva da vino, uva da tavola e ortaggi.


Valifenalate ce n'è per tutti i gusti

Appartenendo al gruppo Caa (Ammidi dell'acido carbossilico) il Valifenalate, è caratterizzato da un meccanismo di azione che provoca la distruzione della parete cellulare fungina andando ad interferire con la biosintesi dei fosfolipidi.
Questa sostanza attiva esplica un'azione preventiva, curativa ed eradicante nei confronti di numerosi Oomiceti (Plasmopara viticola - vite; Phytophtora infestans - patata e pomodoro; Peronospora destructor - cipolla; Pseudoperonospora cubensis - cucurbitacee; Bremia lactucae - lattughe e affini), potendo agire, sia esternamente, a livello delle spore in via di germinazione (azione di contatto), che internamente, sullo sviluppo del micelio (azione endoterapica).

Belchim Crop Protection Italia, per la difesa antiperonosporica, propone a catalogo il Valifenalate in due formulazioni: Valis® F (Valifenalate 6% + Folpet 48%) e Valis® M (Valifenalate 6%+ Mancozeb 60%)

Le formulazioni Valis® garantiscono una tripla protezione della vegetazione che si esplicita nella modalità Actin'Power (affinità alle cere cuticolari, penetrazione ed effetto translaminare, diffusione all'interno dello xilema).

L'abbinamento in miscela con partner di copertura dotati di azione multisito permette di prevenire fenomeni di resistenza e di esplicare un'attività collaterale nei confronti di altri patogeni come Botrite ed Escoriosi.

Di seguito si riporta una tabella di riepilogo delle principali caratteristiche del prodotto:
 
Tabella

Si invita a prendere visione dell'etichetta ministeriale e della scheda di sicurezza di ciascun prodotto per il corretto impiego di ciascun agrofarmaco.