Torna ad affacciarsi dopo alcuni anni di relativa calma il problema del cinipide del castagnoDryocosmus kuriphilus, in Toscana.

Alcune recrudescenze dell'infestazione, fino all'anno scorso tenuta sufficientemente sotto controllo dai lanci dell'antagonista Torymus sinensis, sono state segnalate dai castanicoltori soprattutto della zona della Lucchesia, non senza strascichi di polemiche.

Così la regione ha iniziato un monitoraggio in tutti i territori a vocazione castanicola per verificare la presenza del parassita tramite la Divisione agricoltura e il Servizio fitosanitario regionale.

L'indagine in corso servirà a valutare anche se vi sia, nelle diverse zone, un'adeguata presenza del Torymus sinensis.

Una situazione che interessa non solo i castanicoltori, ma anche gli apicoltori impegnati per la produzione di miele e di polline di castagno e che ripongono nella fioritura che sta partendo in questi giorni qualche speranza per tamponare la situazione produttiva che quest'anno è stata drammatica.

L'assessore regionale all'Agricoltura Marco Remaschi ha assicurato da parte sua che una volta ottenuti i risultati dei rilevamenti sarà chiara la portata del problema, saranno convocate tutte le parti interessate per fare il punto della situazione e mettere in campo le necessarie contromisure.