Sebbene i programmi di difesa della vite siano focalizzati soprattutto sul controllo dei principali patogeni, come peronospora, oidio e botrite, non vanno però dimenticate quelle avversità che sono in grado, se trascurate, di apportare ai vigneti danni molto maggiori rispetto a qualche foglia o grappolo danneggiato. Basti pensare alla Flavescenza dorata, portata da un fitoplasma trasmesso da Scaphoideus titanus, cicalina che trova nella vite il suo habitat naturale ed esclusivo.

In caso di infezione, si può giungere alla dolorosa necessità di eliminare dai vigneti intere piante, creando fallanze per compensare le quali vengono poste a dimora barbatelle che comunque risulteranno disallineate per età con il resto dell'appezzamento. La lotta al fitoplasma non trova però risposte nella fitoiatria. Al contrario, molto si può fare per impedire all'insetto vettore di trasferire il patogeno di pianta in pianta. Controllare Scaphoideus titanus resta quindi la principale arma vincente per scongiurare proliferazioni di Flavescenza dorata.

Alcuni capisaldi della difesa anti-scafoideo sono però venuti recentemente a mancare, indebolendo le possibili scelte tecniche. Di circa 80 formulati registrati su vite da vino contro lo Scafoideo, la quasi totalità patisce inoltre o di un profilo tossicologico poco favorevole, come alcuni esteri fosforici, oppure di un'assoluta mancanza di selettività verso gli artropodi utili come avviene con i piretroidi, capaci questi ultimi di provocare anche fenomeni di acaro insorgenza.

Tutti, tranne un'eccezione dal nome tau-fluvalinate. Sebbene appartenga anch'esso alla famiglia dei piretroidi, questa sostanza attiva differisce dalle altre molecole del gruppo proprio per via della sua buona selettività nei confronti dei pronubi e della ridotta tossicità sugli insetti utili in generale. Ciò va attribuito alla sua particolar struttura chimica, la quale prevede una molecola di valina, un aminoacido, all'interno della molecola.

Evure® di Syngenta è un'emulsione acquosa contenente 240 grammi per litro di tau-fluvalinate.
Il prodotto agisce sia per contatto sia per ingestione ed è dotato di elevata attività contro i principali insetti ad apparato boccale pungente-succhiante come appunto le cicaline quali Scaphoideus titanus. Caratterizzato da rapido potere abbattente e buona persistenza d'azione, Evure® possiede una buona resistenza al dilavamento e si mostra stabile a luce e calore, permettendo quindi il suo utilizzo anche nelle fasi della stagione in cui vanno effettuati i trattamenti contro il vettore della Flavescenza dorata, generalmente a cavallo di giugno e luglio.

Contenuti risultano inoltre i suoi dosaggi per ettaro, dovendosi somministrare su vite da vino a 30-300 ml/hl, in funzione della massa vegetale e delle attrezzature adottate, avendo l'accortezza di non superare la dose complessiva di 0,3 l/ha.

In un contesto di ridotto numero di soluzioni tecniche, Evure® si presenta come un valido e prezioso strumento a disposizione dei viticoltori contro le cicaline della vite in generale e Scaphoideus titanus in particolare. Evure® va applicato quando l'insetto si presenta negli stadi giovanili, evento che si verifica prevalentemente fra la fase di acino pepe e pre-chiusura grappolo. Al fine di massimizzare l'efficacia degli interventi, questi vanno effettuati ed eventualmente ripetuti assicurando ottimale bagnatura delle superfici fogliari, incluse quelle dei polloni.