La Ue sin dal 1996 indice campionamenti di residui sulle derrate alimentari vegetali e animali per verificare l’esposizione dei consumatori europei ai residui di prodotti fitosanitari. Il programma di monitoraggio interessa ogni anno una decina di derrate vegetali e due animali, sulle quali vengono cercati circa 170 sostanze attive, scelte tra quelle per le quali sono in vigore limiti massimi di residuo (Mrl) sulle derrate alimentari, anche se sono revocate da tempo.

Non è infrequente il caso di sostanze revocate nella Ue che continuano ad avere Mrl per consentire l’importazione di derrate alimentari da paesi extra Ue dove le sostanze attive vengono ancora utilizzate. Questa apparente anomalia è molto frequente e non crea problemi se i residui della sostanza “aliena” non costituiscono un rischio inaccettabile per i consumatori europei. Un principio attivo potrebbe essere infatti essere stato revocato per problemi ambientali ma essere perfettamente sicuro dal punto di vista tossicologico e avere quindi delle soglie di tolleranza rassicuranti. Oppure potrebbe essere utilizzato solo in colture non coltivate in Europa. Non dimentichiamo che la revoca potrebbe essere stata comminata per motivi “economici”, nel senso che il notificante potrebbe non aver avuto convenienza a investire per produrre la documentazione necessaria alle autorità europee per escludere che sussistano rischi inaccettabili per l’uomo e l’ambiente.

Ma torniamo al programma di campionamenti. Sulla Gazzetta Ue è stato pubblicato il programma triennale di controlli 2020-2022, in continuità col provvedimento del 2018, che riguarda il programma 2019-2021 (il programma triennale è pubblicato annualmente scalando ogni volta un anno). La motivazione alla base della scelta delle sostanze attive oggetto di controlli non è citata nei relativi provvedimenti, ad eccezione del regolamento 1213/2008, dove l’inserimento di organofosfati, carbammati, triazoli e piretroidi (famiglie chimiche molto rappresentate anche adesso) appariva motivato dalla necessità di valutare “gli effetti aggregati, cumulativi e sinergici degli antiparassitari”.
La motivazione ufficiale dell’indagine è: “Per permettere di valutare l'esposizione dei consumatori e l'applicazione della normativa dell'Unione”, per cui abbiamo un mix di motivazioni scientifiche (verifica pratica di quanto viene affermato nella documentazione presentata) e sanzionatorie (verifica dell’applicazione della normativa dell’Unione), altrimenti non si spiegherebbe la scelta di far analizzare sostanze attive in derrate in cui l’Mrl è stato da tempo fissato al limite analitico (ad esempio l’acefate – ha un solo Mrl su soia, tutto il resto è al limite analitico).

Molto suggestivo il metodo statistico utilizzato per determinare il numero di campioni da analizzare annualmente per ogni derrata: secondo l’Efsa analizzando 683 campioni per ogni derrata è possibile individuare con un margine di errore dello 0.75% quando la percentuale di campioni irregolari (con residui superiori all’Mrl) supera l’1%. Miracoli delle distribuzioni binomiali: con le migliaia di tonnellate di derrate alimentari che circolano ogni giorno forse ci vorrebbero un po’ più di analisi, che peraltro vengono effettuate autonomamente dalle singole autorità.
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  • Regolamento di esecuzione (Ue) 2019/533 della Commissione del 28 marzo 2019 - Relativo a un programma coordinato di controllo pluriennale dell'Unione per il 2020, il 2021 e il 2022, destinato a garantire il rispetto dei livelli massimi di residui di antiparassitari e a valutare l'esposizione dei consumatori ai residui di antiparassitari nei e sui prodotti alimentari di origine vegetale e animale
  • Regolamento di esecuzione (UE) 2018/555 della Commissione del 9 aprile 2018 - Relativo a un programma coordinato di controllo pluriennale dell'Unione per il 2019, il 2020 e il 2021, destinato a garantire il rispetto dei livelli massimi di residui di antiparassitari e a valutare l'esposizione dei consumatori ai residui di antiparassitari nei e sui prodotti alimentari di origine vegetale e animale