Sul rame in Europa aleggia una futura riduzione delle dosi annue per ettaro dai sei chili attuali di rame metallo a soli quattro. Per giunta, senza più poter giostrare con le compensazioni nel quinquennio come adesso avviene. Nel momento in cui ciò si dovesse verificare, diverrebbe sempre più importante saper scegliere le formulazioni rameiche in grado di meglio soddisfare le necessità degli agricoltori quanto a efficacia, ottemperando al contempo alle richieste dei normatori in tema di quantità impiegate.

Fra i formulati che meglio rappresentano questo equilibrio si evidenziano quelli a marchio Kocide® di Certis Europe. Efficaci, selettivi e affidabili, permettono infatti di contenere numerose patologie della vite, delle frutticole e delle ortive, apportando dosi contenute di rame metallo per ettaro.

Formulazioni granulari di altissima qualità, Kocide® 2000 e Kocide® Opti differiscono fra loro per il contenuto di rame idrossido, presente nei due formulati rispettivamente al 35% e al 30% di sostanza attiva. Ed è proprio l'elevata qualità delle formulazioni a consentire un'eccellente solubilità in acqua, come pure di utilizzare dosi estremamente ridotte di rame per ettaro. Il tutto grazie a un'omogenea copertura della vegetazione, fattore indispensabile non solo per l'efficacia, bensì anche per la perfetta selettività verso le colture.
 

Molteplici applicazioni

Oltre alle applicazioni su vite contro la peronospora, utilizzo principe dei prodotti rameici, Kocide® 2000 si impiega anche su colture orticole, olivo e numerose frutticole, in special modo contro i cancri rameali che affliggono tali colture, ma anche contro Corineo, bolla, sclerotinia e monilia delle drupacee, soprattutto tramite applicazioni autunnali in post-raccolta, prima della caduta delle foglie. Contro il cicloconio dell'ulivo i trattamenti vanno invece posizionati nella fase di pre-raccolta.

Kocide® Opti è invece utilizzabile su vite da vino e da tavola, su pomodoro da mensa e da industria, melanzana in pieno campo e olivo, contro le rispettive patologie.
 
Il rame appare infatti lo strumento più affidabile contro tali avversità, permettendo anche di prolungare la vita alle sostanze attive di sintesi, sempre passibili di andare incontro prima o poi a fenomeni di resistenza. Evento che viene ostacolato fortemente proprio dalle applicazioni razionali di rame.