La commissione Ue, per agevolare l’applicazione della direttiva sugli usi sostenibili (128/2009), che privilegia l’utilizzo di mezzi tecnici a limitato impatto ambientale, ha pubblicato una lista di sostanze attive che secondo i suoi esperti hanno le carte in regola per essere considerate “a basso rischio”, sulla base della documentazione attualmente disponibile.

Come già effettuato in passato con l’anticipazione della lista dei candidati alla sostituzione, avvenuta nel marzo del 2015 col regolamento 2015/408, questa comunicazione (trattasi infatti di semplice comunicazione, dal valore giuridico tutto da determinare) ha l’obiettivo di accelerare gli effetti delle norme introdotte col regolamento, che seguendo le normali procedure impiegherebbero anni per esplicare appieno il loro potenziale.
Nel caso specifico la lista è costituita da prodotti della IV lista di revisione della direttiva 91/414, 30 microrganismi e 27 “altre sostanze”, tra cui alcune vecchie conoscenze come lo zolfo, l’acido gibberellico e il calcio proesadione.

Come già accaduto con i candidati alla sostituzione, la divulgazione di questo tipo di liste in anticipo rispetto alle tempistiche normalmente previste (molte di queste sostanze diventeranno ufficialmente “a basso rischio” solo al rinnovo, tra diversi anni) ha lo svantaggio di poter essere smentita dalla successiva valutazione ufficiale, effettuata sulla base di una quantità di informazioni molto superiore rispetto a quelle attualmente disponibili. Forse, secondo la commissione, il gioco vale la candela.

Ma ecco la lista.
 

Microrganismi

  1. Adoxophyes orana GV ceppo BV-0001 (Insetticida)
  2. Ampelomyces quisqualis ceppo AQ 10 (Fungicida)
  3. Bacillus amyloliquefaciens sottospecie plantarum D747 (Fungicida)
  4. Bacillus firmus I-1582 (Nematocida)
  5. Bacillus pumilus QST 2808 (Fungicida)
  6. Bacillus subtilis ceppo QST 713 (Battericida, fungicida)
  7. Bacillus thuringiensis sottospecie Aizawai ceppi ABTS-1857 e GC-91 (Insetticida)
  8. Bacillus thuringiensis sottospecie Israeliensis (sierotipo H-14) ceppo AM65-52 (Insetticida)
  9. Bacillus thuringiensis sottospecie Kurstaki ceppi ABTS 351, PB 54, SA 11, SA12 e EG 2348 (Insetticida)
  10. Beauveria bassiana ceppi ATCC 74040 e GHA (Insetticida)
  11. Candida oleophila ceppo O (Fungicida)
  12. Cydia pomonella Granulovirus (CpGV) (Insetticida)
  13. Gliocladium catenulatum ceppo J1446 (Fungicida)
  14. Virus della poliedrosi nucleare di Helicoverpa armigera (HearNPV) (Insetticida)
  15. Lecanicillium muscarium (precedentemente Verticillium lecanii) ceppo Ve6 (Insetticida)
  16. Metarhizium anisopliae var. anisopliae ceppo BIPESCO 5/F52 (Insetticida)
  17. Phlebiopsis gigantea (vari ceppi) (Fungicida)
  18. Pythium oligandrum M1 (Fungicida)
  19. Virus della poliedrosi nucleare di spodoptera exigua (Insetticida)
  20. Virus della poliedrosi nucleare di Spodoptera littoralis (Insetticida)
  21. Streptomyces K61 (precedentemente S. griseoviridis) (Fungicida)
  22. Trichoderma asperellum (precedentemente T. harzianum) ceppi ICC012, T25 e TV1 (Fungicida)
  23. Trichoderma asperellum (ceppo T34) (Fungicida)
  24. Trichoderma atroviride (precedentemente T. harzianum) ceppi IMI 206040 e T11 (Fungicida)
  25. Trichoderma atroviride ceppo I-1237 (Fungicida)
  26. Trichoderma gamsii (precedentemente T. viride) ceppo ICC080 (Fungicida)
  27. Trichoderma harzianum ceppi T-22 e ITEM 908 (Fungicida)
  28. Trichoderma polysporum ceppo IMI 206039 (Fungicida)
  29. Verticillium albo-atrum (precedentemente Verticillium dahliae) ceppo WCS850 (Fungicida)
  30. Virus del mosaico giallo dello zucchino a debole virulenza (Elicitore)


Altre sostanze

  1. Solfato di alluminio e ammonio (Repellente)
  2. Acetato di ammonio (Sostanza attrattiva)
  3. Acido ascorbico (Fungicida)
  4. Farina di sangue (Repellente)
  5. Carbonato di calcio (Repellente)
  6. Residui di distillazione dei grassi (Repellente)
  7. Acidi grassi da C7 a C20 (Insetticida, acaricida, erbicida, fitoregolatore)
  8. FEN 560 (semi di fieno greco in polvere) (Insetticida)
  9. Estratto d’aglio (Repellente)
  10. Acido gibberellico (Fitoregolatore)
  11. Gibberellina (Fitoregolatore)
  12. Heptamaloxyloglucan (Elicitore)
  13. Proteine idrolizzate (Insetticida)
  14. Calcare (Repellente)
  15. Maltodestrina (Insetticida)
  16. Residuo d’estrazione della polvere di pepe (PDER) (Repellente)
  17. Oli vegetali/Olio di colza (Insetticida, acaricida)
  18. Idrogenocarbonato di potassio (Fungicida)
  19. Proesadione (Fitoregolatore)
  20. Sabbia di quarzo (Repellente)
  21. Repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/olio di pesce (Repellente)
  22. Repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/grasso di pecora (Repellente)
  23. Estratto d’alga marina (precedentemente estratto d’alga marina e alghe marine) (Fitoregolatore)
  24. Silicato di sodio e alluminio (Repellente)
  25. Feromoni di lepidotteri a catena lineare (Sostanza attrattiva)
  26. Zolfo (Fungicida, acaricida, repellente)
  27. Urea (Insetticida)
Alcune domande sorgono spontanee: come dettagliato nella comunicazione, la lista ha solo valore informativo. I prodotti fitosanitari contenenti queste sostanze, per potersi fregiare della qualifica di basso rischio dovranno aspettare che la sostanza attiva venga ufficialmente classificata “a basso rischio”, solitamente al rinnovo dell’approvazione Ue e che la valutazione del dossier di rinnovo che verrà presentato confermi la qualifica. Facendo un esempio col prodotto più popolare, lo zolfo, ammesso e non concesso che la qualifica di basso rischio venga confermata all’atto del rinnovo, previsto per la fine del 2020, i primi prodotti fitosanitari a base di zolfo che si potranno fregiare di questa qualifica saranno disponibili probabilmente non prima del 2021.
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  • Comunicazione della commissione relativa a un elenco di sostanze attive potenzialmente a basso rischio per l’impiego nei prodotti fitosanitari (2018/C 265/02)