Non si vedono tutti giorni gli effetti di diverse strategie di diserbo testate su mais, soia, riso e pomodoro, cresciuti una a fianco all'altra. Non a caso, la visita al Campo Demo 2018 - iniziativa dei campi dimostrativi portata avanti ormai da cinque anni dal centro di saggio Agricola 2000 in collaborazione con il Disafa dell'Università degli studi di Torino - ha visto la partecipazione di molti agricoltori, tecnici, agronomi e accademici.

"Il Campo Demo è un'iniziativa che sta prendendo piede - commenta Daniele Villa, presidente di Agricola 2000 - perché costituisce un momento di confronto e aggiornamento per tutti gli addetti del settore coinvolti".

 

Quattro colture sotto esame

I partecipanti al Campo Demo 2018 hanno potuto visitare le prove dimostrative dedicate a mais, soia, riso e - per la prima volta - pomodoro, i campi vetrina - dove le aziende produttrici di agrofarmaci hanno proposto alcune linee di diserbo - e il campo coadiuvanti/biostimolanti. I coadiuvanti, concepiti per aumentare l'assorbimento degli erbicidi da parte delle infestanti, e i biostimolanti, capaci di incrementare l'efficienza di assorbimento dei nutrienti da parte delle colture, sono stati testati su mais.

Le prove sono state realizzate su un terreno di medio impasto (41.8% di sabbia, 41.4% di limo e 16.8% di argilla) precedentemente coltivato a mais, caratterizzato da un contenuto di carbonio organico pari all'1.2% e preparato con un'aratura (16 aprile), un'erpicatura (19 aprile) ed una concimazione con fertilizzanti NPK. Mais, soia e riso sono stati seminati il 20 aprile e sono emersi il 27 aprile, mentre il pomodoro è stato trapiantato il primo maggio 2018.

Dopo la semina delle tre colture e prima del trapianto di pomodoro, sono iniziate le applicazioni degli erbicidi, che hanno poi permesso di confrontare il diserbo in pre-emergenza/pre-trapianto con quelli in post-emergenza/post-trapianto. Tutta la sperimentazione con finalità divulgativa è stata condotta adottando un disegno sperimentale a blocchi randomizzati e con tre applicazioni. I trattamenti sono stati eseguiti su parcelle di 15 metri quadrati applicando miscele erbicide con una pompa a motore e una barra dotata di ugelli Tee Jet.

 

Applicazione pre-emergenza? Conviene su mais

"In un'ottica di sostenibilità ambientale ed economica, si è scelto di valutare il controllo delle infestanti eseguendo un solo intervento di diserbo - in pre-emergenza o in post-emergenza precoce o in post-emergenza tardivo - su mais con l'obiettivo di mettere a confronto le tre strategie operative" dichiara Aldo Ferrero, docente di agronomia all'Università degli studi di Torino, a proposito delle parcelle del campo demo mais seminate con la varietà Dekalb 5830 e contraddistinte da una densità di 7.5 piante per metro quadrato.

Su mais sono state testate 20 tesi: una non è stata oggetto di applicazioni erbicide (controllo), 7 sono state trattate in pre-emergenza (con coltura non emersa), 8 in post-emergenza precoce (allo stadio di seconda foglia) e 4 in post-emergenza tardivo (alla settima foglia).
"Normalmente l'intervento in post tardivo è condotto allo stadio di quarta-sesta foglia - specifica Tiziano Pozzi, senior project manager di Agricola 2000 - ma quest'anno la distribuzione regolare delle precipitazioni tra aprile e maggio ha reso difficile l'ingresso in campo e ha permesso di intervenire solo alla settima foglia".
 
Tesi pre-emergenza del campo demo mais
Tesi pre-emergenza del campo demo mais

Mesotrione, S-metolachlor e pendimetalin - che agiscono sulle infestanti inibendo l'enzima HPPD, la divisione cellulare e l'assemblaggio dei microtubuli -, sono stati i più usati in pre e post emergenza precoce. Nicosulfuron (inibitore dell'enzima ALS delle malerbe a foglia stretta), tembotrione (con meccanismo d'azione uguale al mesotrione) e dicamba (con attività ormonica sulle infestanti a foglia larga) sono stati i più distribuiti in post.
Nelle parcelle non trattate sono state rilevate le malerbe Solanum nigrum e Abutilon theophrasti (allo stadio di cotiledoni) nella fase di post-emergenza precoce. Successivamente, in concomitanza con l'applicazione in post tardivo, sono state osservate Amaranthus spp. (terza foglia), Portulaca oleracea (10 centimetri), Setaria spp., Panicum dichotomiflorum (entrambe in fase di accestimento) e Digitaria spp. (terza foglia).

Grazie alle frequenti precipitazioni nei giorni successivi alle applicazioni di pre emergenza e di post precoce, questi trattamenti hanno esercitato un controllo efficace su tutte le infestanti, mentre i prodotti utilizzati in post tardivo non si sono rivelati altrettanto performanti, soprattutto nel controllo di alcune graminacee.
"Poiché non sono emerse differenze significative tra le applicazioni in pre-emergenza e post-emergenza precoce, l'azione dei diserbanti distribuiti in questi due momenti è stata simile, mentre la scarsa efficacia degli erbicidi impiegati in post-emergenza tardivo può essere dovuta al ritardo nell'esecuzione del trattamento, quando diverse infestanti erano in uno stadio avanzato" chiarisce Ferrero, specificando comunque che le infestanti non controllate completamente dai trattamenti erbicidi di post tardivo non andranno in competizione con il mais (periodo critico: circa 21 giorni dall’ emergenza) e non potranno andare a seme.

 

I diserbanti in vetrina

Gli effetti di ulteriori linee di diserbo su mais sono stati mostrati all'interno del campo vetrina, dove 23 tesi - replicate per tre volte - sono state dedicate ai prodotti commerciali pre-emergenza di Chimiberg, Sipcam, Adama, Fmc e Sapec, a quelli post precoce (alla seconda foglia) di Adama, DuPont, Belchim e Sapec, a quelli post tardivo (alla settima foglia) di Nufarm.

Anche nel campo vetrina hanno mostrato un'efficacia elevata sulle infestanti del mais le miscele di pre emergenza e di post precoce, mentre il controllo in post tardivo è stato più difficoltoso per il Panicum dichotomiflorum.
 
Tesi del campo vetrina mais trattata con prodotti Fmc
Tesi del campo vetrina mais trattata con prodotti Fmc

Il campo vetrina è stato l'occasione per mostrare anche gli effetti di un erbicida commerciale miscelato con Nutrifield 15-6 Zn-Mn Retard, un prodotto di Terre Padane, fertilizzante liquido attivato con zinco e manganese. Applicato in corrispondenza del solco di semina in pre-emergenza, Nutrifield ha garantito un inverdimento ed uno sviluppo maggiori delle piante di mais, che hanno mostrato differenze più accentuate soprattutto all'emergenza. 

 

Diserbo pre-emergenza, ideale anche su soia

Nelle parcelle del campo dimostrativo soia - seminate con la varietà Amma e caratterizzate da una densità di 40 piante per metro quadrato - Agricola 2000 ha applicato pa combinati in vario modo su 7 tesi in pre-emergenza e su 2 in post-emergenza, sia precoce (allo stadio della seconda trifogliata) sia tardivo (alla quarta trifogliata). Le 9 tesi trattate sono sempre state affiancate dal controllo non trattato.

In pre emergenza sono stati impiegati pendimetalin e S-metolachlor combinati con metribuzin e clomazone, principi attivi capaci di inibire la fotosintesi a livello del fotosistema II (il primo) e la biosintesi dei carotenoidi (il secondo) nelle malerbe. Tifensulfuron, imazamox, bentazone sono stati scelti per agire sull'enzima ALS e sul fotosistema II delle infestanti nel post emergenza precoce, mentre propaquizafop per colpire l'enzima ACCasi nel post tardivo.
"Imazamox ha generato resistenza in alcune zone coltivate a soia del Veneto e dell'Emilia Romagna, ma non nella provincia milanese - fa sapere Ferrero - mentre Bentazone, efficace contro le infestanti a foglia larga, ha contaminato le acque in alcune aree coltivate a riso e sarà vietato totalmente a partire dal prossimo ottobre".
 
Tesi pre-emergenza del campo demo soia
Tesi pre-emergenza del campo demo soia

Tutte le malerbe già citate sono cresciute anche nel controllo del campo demo soia già in post emergenza precoce, sviluppandosi ulteriormente nel post tardivo. In questa fase, Solanum nigrum, Abutilon theophrasti, amaranto hanno raggiunto rispettivamente lo stadio di settima, quinta, quarta foglia, Portulaca oleracea è cresciuta fino a 15 centimetri, Setaria, Panicum dichotomiflorum, Digitaria hanno accestito.
Le performance degli erbicidi applicati in pre emergenza su soia sono state analoghe a quelle riscontrate su mais, poiché è stato limitato lo sviluppo di diverse infestanti, comprese le specie Cyperus esculentus e Poa annua. Gli effetti non sono stati invece miracolosi con i pa utilizzati in post emergenza, che non hanno eliminato Solanum nigrum, Poa annua, amaranto, Chenopodium album, forse perché - ipotizza Ferrero - "sono prodotti più adatti al diserbo del mais".

 

Adama, Belchim, Certis, Fmc, Sipcam vs infestanti della soia

Nell'ambito del campo vetrina soia - composto da 12 tesi, ognuna con tre repliche - sono stati messi in luce i prodotti commerciali di Fmc, Sipcam, Belchim per il pre emergenza, quelli di Adama per il pre e il post emergenza e quelli di Certis per il post emergenza. Le miscele di Fmc (Successor 600 - Command 36 CS - Mesozin 70 WG), Sipcam (Bismark  - Song 70 WDG) e Belchim (prodotto sperimentale - Command 36 CS) hanno mostrato una buona efficacia sulle malerbe.

Se la proposta di Adama per il pre emergenza (Feinzin 70 DF - Centium 36 CS - Antigram Gold) si è rivelata efficace su Abutilon theophrasti, amaranto e specie infestanti graminacee, quella per il post precoce (Valley - Tuareg - Harass - Agil con coadiuvante Etravon Pro) non ha contenuto la crescita di Solanum nigrum, Abutilon theophrasti, amaranto ed è risultata parzialmente fitotossica per la soia.
Applicata in post precoce, la miscela di Certis (Piramax EC - Basagran SG) ha assicurato il controllo di Abutilon theophrasti e amaranto, ma ha causato una parziale fitotossicità su soia, che però - a detta del product specialist dell'azienda - è in grado di riprendersi e produrre.
 
Tesi del campo vetrina soia trattata con la miscela di Belchim
Tesi del campo vetrina soia trattata con la miscela di Belchim

Una parcella splittata è stata dedicata anche al mix di due diserbanti commerciali e del biostimolante a base di microalghe AlgaEnergy AgriAlgae, che - distribuito in post emergenza e messo a confronto con il solo prodotto commerciale - ha ridotto notevolmente l'effetto fitotossico.

 

Riso in asciutta, meno soggetto alle infestazioni?

La varietà Barone seminata e cresciuta in asciutta è stata protagonista del campo demo riso, dove i test hanno interessato 19 tesi. Una tesi era il controllo, 12 sono state trattate in pre-emergenza con solo i pa pendimetalin e clomazone, 6 sono state trattate sia in pre sia in post-emergenza (allo stadio di accestimento) con differenti principi attivi. Tra queste, triclopir (pa ormonico), profoxydim (inibitore dell'enzima ACCasi) e bispyribac-Na, che inibisce l'ALS.
"Poiché le tesi pre emergenza hanno presentato fin da subito un'infestazione minima, si è deciso di non eseguire le applicazioni in post in programma - generalmente necessarie per il controllo del giavone in risaie sommerse - e quindi le tesi in pre risultano tutte uguali" spiega Ferrero, aggiungendo che il clomazone ha provocato imbianchimento delle foglie di riso (effetto transitorio) e che i prodotti post emergenza sono da dosare accuratamente a causa dei rischi legati alla fitotossicità e all'insorgenza di resistenze.

Inoltre, in due tesi di pre emergenza sono stati distribuiti pendimetalin/clomazone + Nutrifield 15-6 Zn-Mn Retard, che ha permesso alle piante di riso di inverdirsi e svilupparsi maggiormente rispetto al controllo e alle altre tesi trattate. Per garantire un diserbo efficace degli argini del campo riso, Chimiberg ha proposto una miscela contenente diuron (inibitore della fotosintesi a livello del fotosistema II) e dosi ridotte di glifosate (attivo sull'enzima EPSP sintasi), che ha fornito buoni risultati.
 
Tesi post-emergenza del campo demo riso
Tesi post-emergenza del campo demo riso

Sviluppatesi poco nel controllo nella fase di post-emergenza, Solanum nigrum, Abutilon theophrasti, Digitaria e amaranto hanno raggiunto gli stadi di sesta, quarta e terza foglia, Portulaca oleracea è arrivata ad un'altezza di 10 centimetri, Setaria e Panicum dichotomiflorum hanno accestito.
"Tuttavia, sia Solanum nigrum sia Abutilon theophrasti appaiono sofferenti" precisa Ferrero.
Come già accennato, i prodotti usati in pre hanno fornito ottimi risultati - pur risultando parzialmente fitotossici - mentre quelli impiegati in post hanno permesso un controllo parziale delle infestanti, in particolare di Solanum nigrum. "Le malerbe presenti sono ancora vitali, ma non dovrebbero risultare dannose per il riso" aggiunge Ferrero.

 

Pomodoro, new entry al Campo Demo 2018

Per la prima volta, Agricola 2000 ha realizzato anche un campo dimostrativo pomodoro - varietà Henze 1301 - e composto da 8 tesi. Oltre alla tesi controllo, 6 tesi sono state trattate due volte in pre-trapianto, una è stata oggetto di due applicazioni in pre e due in post-trapianto allo stadio di ottava foglia.

In combinazione con S-metolachlor, pendimetalin, metribuzin, sono stati utilizzati i pa aclonifen (inibitore della biosintesi dei carotenoidi), flufenacet (attivo sulla divisione cellulare) ed oxadiazon (inibitore dell'enzima PPO) in pre, rimsulfuron per l'inibizione dell'enzima ALS in post.
 
Tesi del campo demo pomodoro trattata in pre e post-trapianto
Tesi del campo demo pomodoro trattata in pre e post-trapianto

Nel controllo, prima del trapianto del pomodoro erano già presenti Solanum nigrum e Abutilon theophrasti (allo stadio di cotiledoni), che sono state affiancate dalle altre malerbe già citate in post trapianto. In quest'ultima fase, Solanum nigrum, Abutilon theophrasti e amaranto hanno raggiunto gli stadi di settima e quinta foglia, Portulaca oleracea è cresciuta fino a 20 centimetri, Setaria, Panicum dichotomiflorum e Digitaria hanno presentato accestimento. Dal confronto tra le tesi trattate solo in pre e quella trattata anche in post, non sono emerse differenze significative.

 

Il diserbo su pomodoro secondo Adama e Sipcam

Di dimensioni ridotte, il campo vetrina pomodoro ha permesso di osservare quattro tesi, replicate sempre per tre volte. Oltre al controllo, è stato possibile osservare gli effetti di due miscele di erbicidi commerciali, applicate in pre trapianto, e un prodotto sperimentale, applicato in post trapianto. 

Sia la proposta di Adama (Activus ME - Antigram Gold) sia quella di Sipcam (Revolution OS-222 - Most Micro - Song 70 WDG) hanno mostrato una buona efficacia nel controllo delle infestanti.