Questa volta la bussola ci vuole davvero: il ministero della Salute ha pubblicato sul proprio portale un corposo documento di 43 pagine con un allegato di 123 in cui vengono descritte le misure di mitigazione applicabili in Italia per ridurre l’impatto dell’uso dei prodotti fitosanitari sugli organismi acquatici.

Oltre alle consuete zone di rispetto (buffer zones) per diminuire la contaminazione in seguito a deriva, alle strisce vegetate per diminuire il ruscellamento, il documento prende in considerazione tutte le opzioni che la tecnologia moderna mette a disposizione degli agricoltori per diminuire l’impatto ambientale dei trattamenti fitosanitari, dagli ugelli antideriva alle irroratrici a tunnel, dalla rete antigrandine ai coadiuvanti antideriva.

Come supporto agli utilizzatori, che sono principalmente le ditte titolari di registrazione che dovranno avvalersene in fase di preparazione della documentazione, i redattori della linea guida, esperti coinvolti nella valutazione del prodotti fitosanitari in Italia ed Europa, hanno preparato 112 schede (se non abbiamo contato male) per calcolare il grado di mitigazione raggiungibile con le varie misure disponibili, sino a un massimo di oltre il 95%. Poiché esistono app e/o siti internet per risolvere qualunque tipo di problema e svolgere qualunque tipo di faccenda, non saremmo sorpresi che qualche ente o qualche ditta sviluppassero qualcosa ad hoc per far digerire agli addetti alla filiera il concetto che per continuare ad avvalersi dell’efficacia di certi mezzi tecnici occorre accettare di adottare misure di mitigazione spesso anche drastiche.

Ricordiamo comunque che il documento che fa fede è sempre l’etichetta autorizzata dal ministero della Salute che raccomandiamo sempre di leggere prima di utilizzare il prodotto (sarebbe meglio leggerla prima di decidere quale prodotto acquistare, per scegliere la soluzione ottimale alle proprie esigenze).
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  1. Misure di mitigazione del rischio per la riduzione della contaminazione dei corpi idrici superficiali da deriva e ruscellamento