Fra le novità fitoiatriche di spicco per il 2018 compare oryzalin, erbicida di pre-emergenza ad azione residuale efficace contro le principali infestanti graminacee e dicotiledoni, come per esempio Amaranto, Senecio, Farinaccio, Sanguinella, Erba porcellana, Fienarola annuale, falso panico e saeppola, nome forse poco noto di Conyza canadensis.

Appartenente alla famiglia chimica delle dinitroaniline, oryzalin agisce inibendo la formazione dei microtubili durante la mitosi cellulare. Fatto che nelle infestanti sensibili impedisce la moltiplicazione delle cellule e porta quindi a morte la pianta. In accordo con tale meccanismo di azione l'erbicida è stato collocato dal Hrac nel gruppo K1, il medesimo per esempio di trifluralin, benfluralin e pendimetalin.  

Attualmente è autorizzato in Italia solo in miscela con penoxsulame per il diserbo di argini, bordi stradali, aree civili e industriali, sedi ferroviarie e vite. Usi molto differenti fra loro, quindi. Non a caso esistono due formulati specifici: uno per gli usi extra agricoli, l'altro per la vite. Entrambe le registrazioni fanno capo a Dow AgroSciences e portano rispettivamente il nome di Elegia e Dirimal, due sospensioni concentrate contenenti oryzalin e penoxsulame a 480 e 1,4 grammi per litro.

L’azione residuale dei due prodotti, da impiegarsi alle dosi indicate in etichetta pari a 5 litri per ettaro di superficie effettivamente trattata (2 L/ha complessivamente su vite), consente di ritardare la germinazione delle infestanti per un lasso di tempo compreso fra i due e i cinque mesi, in funzione delle condizioni di impiego come temperatura, umidità del terreno ed epoca di intervento.