Vi fu un'epoca in cui alti ardevano i roghi dell'Inquisizione, tragici finali di storie-fotocopia: delazione, tortura, processi farsa, poi gogna pubblica seguita dall'orribile esecuzione. Oggi per fortuna tali crimini non vengono più perpetrati, sebbene alcuni pattern comportamentali di quegli anni bui siano tuttora palpabili nella società odierna. Processi e roghi sono divenuti infatti per lo più virtuali, deflagrando su internet una miriade di notizie spesso basate su clamore e fake-news, nome senz'altro più scientifico del più popolare "bufale".

In tali scenari moderni, alcune minoranze ideologizzate si sono infatti coagulate in lobby piccole ma terribilmente efficaci, le quali hanno trovato la chiave d'accesso a media e politica al fine di pilotarne le azioni tramite reiterati allarmismi resi ancor più incandescenti da iniziative ad effetto, come le petizioni online per abolire oggi questo, domani quello. Oppure i succitati processi-farsa, come quello in cui Monsanto sarebbe stata processata per crimini contro l'Umanità, all'Aja, in Olanda. Nulla di vero, ovviamente: solo un gruppo di navigati haters della multinazionale americana che si sono riuniti in una città simbolo della Giustizia europea, facendo credere che tale processo fosse qualcosa di reale. E in molti ci sono cascati, a giudicare dai rilanci sui social con cui questa notizia demenziale è stata propagata.

Al posto del rogo finale, seguendo una trama consolidata, si chiedeva il bando dell'erbicida. Evento che è stato scongiurato in extremis nel novembre 2017, dopo due anni di lotte furibonde in cui la verità scientifica è stata spesso la grande assente di tutta la vicenda, schiacciata appunto dall'azione di lobby ambientaliste e bio-naturiste che non hanno badato a spese, né si sono poste particolari limiti etici in un progetto che può essere bollato a pieno titolo di killeraggio mediatico. Un modus operandi che l'autore del libro ha ribattezzato "Metodo glifosate", applicabile a qualsiasi altro agrofarmaco presente oggi sul mercato. Un precedente pericolosissimo se venisse sdoganato, in quanto aprirebbe la via a una serie incalcolabile di analoghe demonizzazioni, fino al completo smatellamento della fioiatria per come oggi noi la conosciamo.

Per tirare le somme di tali vicende non poteva quindi bastare un semplice articolo di chiarimento, sebbene in tal senso ne siano stati pubblicati diversi. Era necessario raccogliere in un solo documento la maggior parte delle notizie salienti, al fine di analizzarle e smistarle con criterio scientifico anziché ideologico. Il libro "Orco Glifosato" di Donatello Sandroni nasce proprio in tal senso, con la speranza di ristabilire un ordine nei fatti, mondandoli da fake news e "junk science", ovvero quella cattiva scienza su cui si basano sempre più frequentemente le crociate ambientaliste anti-pesticidi.


Orco Glifosato - storia di lobby, denaro, cancri e avvocati


Nel marzo 2015 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, costola dell’Organizzazione mondiale della Sanità, classifica glifosate come “probabile cancerogeno” e per l’erbicida più utilizzato al Mondo inizia un feroce processo mediatico, politico e legale tutt’ora in corso. La molecola è infatti sinonimo di Monsanto, multinazionale americana odiata dal fronte ambientalista anche per la sua leadership nel settore degli organismi geneticamente modificati. Un connubio che ha reso ancor più acceso lo scontro sul destino dell’erbicida, per lo meno in Europa.

Orco Glifosato ripercorre le tappe salienti della vicenda, ricca di contrapposizioni fra Agenzie e Istituzioni pubbliche di portata globale, come pure densa di scandali e vicende al limite della spy story. Cercherà soprattutto di rispondere alle domande più sensibili per la gente comune, cioè quella che si chiede quanto glifosate giunga mai nei suoi piatti e se davvero è così tossico e cancerogeno come si dice. Pure si cercherà di spiegare perché si usa e a cosa serve.

Un tema questo che troppe volte è stato trascurato a danno di un’opinione pubblica lasciata in balia di torbide manovre di lobby insospettabili. Perché niente è più pericoloso dei lupi travestiti da agnelli ed è perciò bene imparare che quando il dito indica l’erbicida, lo sciocco guarda il dito, l’ingenuo guarda l’erbicida, il saggio controlla cosa stia facendo l’altra mano...

Il libro è acquistabile su web al seguente link


Titolo: Orco glifosato. Storia di lobby, denaro, cancri e avvocati
Editore: Orsa Maggiore
Pagine: 208
Prezzo: Euro 10,00
In libreria: Dal 31 gennaio 2018