Syngenta investe ogni anno milioni di euro a livello globale per selezionare varietà di frumento che rispondano alle esigenze dei cerealicoltori. L'obiettivo è aumentare la qualità e la produttività, selezionando piante che siano tolleranti alle principali malattie, come la fusariosi della spiga, adatte a tutti gli areali e che rispondano in maniera ottimale agli input produttivi.

A Poggio Renatico, in provincia di Ferrara, Syngenta ha mostrato il frutto dei suoi investimenti in ricerca e sviluppo ai cerealicoltori che hanno partecipato al CeralPlus Tour - Community edition. Un ciclo di incontri dedicati a frumento ed orzo che si inserisce nel più vasto programma Syngenta in campo. Il modo con cui non solo il Gruppo fa conoscere le sue innovazioni, ma con il quale mira a creare uno scambio di idee tra i vari attori della filiera con l'obiettivo di creare valore comune.

La grande novità nel segmento dei frumenti teneri è Lancillotto, disponibile già per la campagna agraria 2017-2018.
"E' un frumento panificabile superiore che in certe situazioni arriva alla categoria di forza grazie alle caratteristiche tecnologiche della granella", spiega ad AgroNotizie Gianluca Ferrazzano, field crop expert cereals & rice di Syngenta. "Le caratteristiche principali sono un ciclo di sviluppo medio, simile al riferimento Bologna, e una taglia medio-alta che tollera abbastanza bene l'allettamento. E' necessario però gestire bene la concimazione con gli apporti azotati nei momenti giusti, soprattutto il terzo apporto in fase di botticella per cercare di migliorare le caratteristiche tecnologiche e qualitative della granella".
Di colore rosso, con un peso specifico superiore allo standard di mercato, Lancillotto è particolarmente tollerante alle principali patologie come la ruggine bruna e la septoria.

All'interno dell'azienda La Pioppa, di proprietà di Produttori sementi Bologna, società in cui Syngenta ha investito nel 2014, sono stati presentati altri due frumenti ascrivibili alla categoria dei panificabili superiori: Annibale e SY Moisson.
Il primo è un grano tenero precoce, adatto alla maggior parte degli areali cerealicoli italiani. Garantisce produzioni elevate al Nord e al Centro e non delude nelle zone collinari del Sud. Di taglia media, resistente all'allettamento, non teme le principali patologie, come la fusariosi o la septoriosi, a cui è tollerante.

SY Moisson è il tenero con una marcia in più. Grazie alla sua genetica è in grado di offrire un eccellente potenziale produttivo e un peso ettolitrico sopra le medie. Anche SY Moisson non teme le principali fitopatologie del frumento, è infatti tollerante alla fusariosi, alle ruggini e all'oidio, mentre è mediamente tollerante alle septoriosi.
Di taglia alta, con spiga aristata, è un frumento che non alletta. E' il panificabile dalle grandi performance produttive che possiede le caratteristiche molitorie richieste dal mercato.

Un frumento di forza è Ambrogio, ideale per soddisfare le richieste delle principali filiere cerealicole. Si tratta di una varietà precoce, dalle rese elevate e stabili in tutti gli areali del Centro-Nord Italia. E' tollerante alle principali malattie e all'allettamento. "Ambrogio riesce a spuntare parametri qualitativi che sono in linea con quelli della sua categoria e che sono così richiesti sul mercato da parte dei molini italiani", spiega Emilio Romagnoli, field crop expert cereals & rice di Syngenta.

Per i panificabili si è parlato di Ades e Illico. Il primo è un frumento tenero che offre rese stabili in ogni areale. Risponde ottimamente agli input agronomici offrendo produzioni elevate e di qualità. Pensato per il Nord, si adatta bene anche al Centro Italia. Inallettabile, è tollerante alle principali malattie. Dotata di un indice di accestimento elevato, è una varietà medio-tardiva di taglia media.

Illico è un frumento tenero panificabile che oltre agli areali del Nord si adatta bene anche al Centro-Sud Italia. A ciclo medio-tardivo, si caratterizza per l'elevata produzione di granella e una eccellente capacità di accestimento. Tollerante alla fusariosi e alla septoriosi, è mediamente tollerante alle altre malattie fungine e all'allettamento.
Oltre che all'industria alimentare, Illico può essere destinato anche alla produzione di biogas.