Portano il nome di Alisma, Cyperus, Echinochloa, Heteranthera e Schoenoplectus e turbano i sonni dei risicoltori, specialmente da quando si sono moltiplicate le resistenze a sostanze attive appartenenti ad alcune specifiche famiglie chimiche.

Pretilaclor è una sostanza attiva dotata sia di attività per contatto fogliare, sia residuale, venendo assorbito rapidamente dalle diverse porzioni delle parti ipogee ed epigee delle infestanti sensibili.
In post-emergenza il suo meccanismo d’azione consente di impattare la divisione cellulare delle malerbe, anche se per le sue caratteristiche pretilaclor può essere applicato anche in pre-semina.

Nel suo spettro d'azione rientra un ampio numero di infestanti, fra le quali appunto le temibili Alisma plantago, Cyperus difformis, Schoenoplectus mucronatus e diverse specie di Echinochloa ed Heteranthera.

Dall’11 aprile all’8 agosto del 2016 pretilaclor sarà utilizzabile in risaia grazie all'applicazione all’art. 53 del Regolamento 1107/2009, ovvero quello relativo alla emergenze fitosanitarie.
In ottemperanza a tale articolo, il ministero della Salute ha infatti autorizzato su riso l’uso di Rifit 500, erbicida selettivo distribuito da Syngenta. Rifit 500 si presenta quindi come importante strumento di controllo delle infestanti in risaia, soprattutto in considerazione della sua efficacia manifesta anche su malerbe cosiddette "difficili" oppure divenute resistenti ad altre molecole.