L'inverno sembra ormai mostrare gli ultimi, pericolosi, colpi di coda. Nel giro di pochi giorni si è passati dal sole primaverile alla neve in pianura, come quella che ha imbiancato mezzo Piemonte.
Il tempo, però, potrebbe presto stabilizzarsi sul mite e umido, adatto quindi alla germinazione delle infestanti e dei rizomi delle perennanti e proporrà quindi una situazione articolata, varia e avversa, producendo situazioni strane, dove non saranno infrequenti doppi interventi, o per chi non riesce ad intervenire in pre, si paventerà l’ipotesi di un robusto passaggio di post emergenza.

Le prime semine si effettueranno soltanto dopo la metà di marzo e nei terreni più pesanti si andrà ben oltre. Le emergenze saranno quindi probabilmente lente e così la scarsa selettività dei pre più sostenuti, per chi si ostina a ripeterli, non tarderà a mostrare i suoi effetti.

Uno scenario difficile, quindi, il quale complicherà certamente tutte le operazioni connesse alla semina e che richiederà molta attenzione nella cura e nella scelta dei diserbi.

Tutto questo fa pensare alla necessità di interventi di emergenza, contando spesso sulla possibilità di ricorrere alla post, con una coltura a vari stadi di sviluppo e con infestanti difficili da gestire, che scappano e vanno riprese. Saranno poi da esaminare soluzioni fatte di più componenti modulabili a seconda delle varie necessità, tenendo presente la flessibilità di impiego e la selettività come elementi fondamentali per la difesa del mais.

La scelta perciò va fatta con accuratezza e attenzione, magari con un occhio anche al costo a ettaro delle soluzioni, il quale va bilanciato coi benefici. Spesso le novità sono infatti molto più costose dei prodotti noti e testati, ma vanno comunque valutate, tenendo presente che i costi di coltivazione possono essere determinanti per far scaturire un buon reddito.

Belchim Crop Protection si ritiene assolutamente allineata a tutti i parametri sopra citati e si presenta nel 2016 con soluzioni ancor più complete, convenienti e flessibili, in grado di affrontare anche le avversità più difficili.

La post emergenza si consolida ancora ed affianca al suo strumento fondamentale, il nicosulfuron, unico, originale ISK, in due formulati, una serie di partner per rendere la linea ancor più completa e di ampie proprietà erbicide.

Nisshin 40 grammi litro, nella nuova formulazione OD è ancor più solido nelle prestazioni che si confermano superiori rispetto ai numerosi generici di nicosulfuron che si trovano sul mercato.

Nisshin Extra 6 OD, la massima efficienza del principio attivo grazie ad una formulazione di livello più elevato che permette di distribuire dosi inferiori con risultati eccellenti.

Temsa 100 SC a base di mesotrione che completa l’azione sulle dicotiledoni. Un ottimo partner per il graminicida, si impiega e 600 ml/ha con 750 ml/ha di Nisshin extra 6 OD per un controllo mirato, semplice, di alto livello.

Oceal 700, la nuova formulazione di dicamba 700 g/kg un nuovo vestito per consolidare l’attività sulle dicotiledoni e completare l’azione senza sorprese.

Flurostar 200, rimane insuperato sul convolvolo, ottimo su Abutilon ed ottimo sinergizzante per il graminicida, ad un costo più che accessibile.

 
Nisshin 40 a 1,3 l/ha + Oceal 0,35 l/ha + Flurostar 0,5 l/ha: risultato eccellente su giavone