Si è svolto ad Avezzano (Aq), organizzato dai f.lli Dimarcoberardini di Agritech srl, un convegno sul tema della “Fertilità del suolo e l’ecosostenibilità ambientale”. Durante la serata, che ha visto la partecipazione attenta di oltre 150 tra agricoltori e tecnici delle realtà agricole più rappresentative della piana del Fucino, si sono susseguiti gli interventi di diversi relatori che hanno voluto aderire all’invito degli organizzatori per illustrare gli strumenti più idonei ad operare in maniera sostenibile, coniugando la produzione agricola con il rispetto per l’ambiente.

I tecnici dell’Arsaa hanno spiegato come sta cambiando la difesa delle colture a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 150 del 14 agosto 2012 e del Decreto 22 gennaio 2014 che prevede l’adozione del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari per l’Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’"utilizzo sostenibile dei pesticidi". Seguendo quanto indicato nel Pan , tutti gli interventi successivi si sono incentrati su come un agricoltore rispettoso delle prescrizioni normative possa svolgere la propria attività agricola in maniera sostenibile.

Stefano Foschi di Bioplanet ha messo l’accento sull’uso e la gestione di insetti ed acari utili per la difesa delle colture al pari di Giampiero Patalano di Triumph-Agrium che si è occupato di sovesci e materiali biofumiganti per la risoluzione delle problematiche dei suoli.

L’intervento di Stefano Fontana di Valagro ha messo in evidenza il ruolo dei biostimolanti nella gestione integrata delle colture, invitando gli agricoltori ad avere un nuovo modello di riferimento più olistico che preveda una visione non solo focalizzata sulla difesa dai parassiti e dai patogeni, ma allargata alla gestione degli stress abiotici, della gestione dell’acqua e della fertilità del suolo.

L’argomento della gestione dell’irrigazione è stato affrontato nell’intervento relativo ai sistemi di controllo e dell’utilizzo di stazioni meteo associati ai modelli previsionali per i vari patogeni, mentre l’intervento di Michelangelo Cordioli,tecnico Gea, ha chiuso la serata mettendo in risalto l’importanza del suolo come un patrimonio da valorizzare.