Un consorzio di ambito europeo per dare voce e visibilità ai produttori di biostimolanti nel dibattito istituzionale, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto normativo.
Si tratta dell'European biostimulants industry consortium, realtà fondata da quindici aziende del settore che intendono portare la loro voce in sede europea, partecipando al processo di definizione e di armonizzazione della disciplina in materia di biostimolanti.

Tra queste c'è Biolchim, l'azienda di Medicina (Bologna), produttrice di fertilizzanti speciali. Le attuali normative nazionali e europee in materia di fertilizzanti non forniscono - sottoliena Biolchim in una nota - una definizione e una regolamentazione precisa e armonizzata per i biostimolanti, una classe innovativa di prodotti che migliora lo stato nutrizionale della pianta, contribuisce a mantenerla in salute e aumenta la fertilità del suolo. La conseguenza - afferma l'azienda - è l'incertezza del quadro di riferimento per gli operatori.
Attualmente, la Commissione europea sta rivedendo la normativa esistente in materia di fertilizzanti (EC n° 2003/2003). Si tratta quindi di un'opportunità unica per le aziende operanti nel settore per portare la propria voce a Bruxelles, al fine di ottenere una regolamentazione appropriata e armonizzata.
Tra le società fondatrici del Consorzio c'è Valagro, leader mondiale nella produzione di fertilizzanti speciali. Fino ad oggi - sottolinea Valagro - a Bruxelles non vi è stata voce per una classe emergente di fattori produttivi in campo agricolo.
I biostimolanti hanno dimostrato di poter aumentare la nutrizione e di migliorare la salute della pianta, la fertilità del suolo e in genere creare condizioni favorevoli di crescita e di resistenza della pianta allo stress, ma di non entrare facilmente nelle definizioni tradizionali di fertilizzanti o di prodotti per la protezione delle colture.

Ai nostri prodotti - prosegue l'azienda - si fa riferimento mediante vari termini, tra cui 'biostimolanti', 'miglioratori della crescita della pianta', 'miglioratori del raccolto', 'rafforzatori della pianta'. Fondamentalmente, aiutano a migliorare il rendimento e la resistenza delle colture. Tuttavia, le norme nazionali ed europee esistenti relative ai fattori produttivi in agricoltura, sono mal adattate alle loro caratteristiche di definizione. Ne consegue quindi un mercato frammentato, con procedure di registrazione e condizioni di ingresso sul mercato che variano in maniera significativa da un Paese all’altro dell'Ue.

Di fronte a questa situazione, i fornitori di biostimolanti di tutta Europa hanno unito le proprie forze per creare un Consorzio per partecipare in modo fattivo ai relativi dibattiti sulla normativa, in vista della creazione di un grande mercato europeo per i propri prodotti.

 

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