"L'ottima intonazione del mercato ed il rinnovato interesse da parte degli agricoltori verso la coltura del riso, che vede confermati gli investimenti della campagna precedente, non debbono però fare dimenticare le criticità che il settore si troverà ad affrontare dal prossimo anno, con il pieno disaccoppiamento dell'aiuto oggi riservato alla produzione di sementi certificate e del premio specifico di 453 euro ettaro". Lo evidenzia il Gruppo sementi di riso di Assosementi, dopo avere definito nei giorni scorsi la propria posizione sul futuro della politica agricola comune con cui condivide la richiesta di preservare i due aiuti accoppiati e di valorizzare il ruolo del seme certificato ai fini della identificazione e della rintracciabilità delle produzioni.

"Auguriamo al nuovo presidente ed al rinnovato consiglio di amministrazione dell'Ente nazionale risi di riuscire a guidare con capacità ed equilibrio il settore, per salvaguardare una coltura che vede la produzione italiana primeggiare sul mercato europeo" aggiunge Paolo Marchesini, presidente di Assosementi. "E' tuttavia necessario che il ruolo di ogni attore della filiera sia pienamente rispettato e valorizzato, a cominciare da quello dell'industria sementiera".

"Chiediamo in particolare ad Ente nazionale risi – sottolinea Assosementi – di concentrarsi sullo sviluppo complessivo della coltura del riso e dell'intero settore, evitando di entrare in attività commerciali come quella della produzione e vendita di sementi che la distoglierebbero dalla sua missione principale e non sarebbero in linea con la sua funzione pubblica e di terzietà".