La patata rappresenta una coltura tipica di molti areali produttivi italiani dove, a seconda delle condizioni climatiche, viene coltivata nel ciclo vernino-primaverile (patata primaticcia), primaverile-estivo (patata comune) ed estivo-autunnale (patata bisestile). Nel Lazio la coltura è praticata prevalentemente nel comprensorio dell’Alto Lazio durante il periodo primaverile-estivo. Per una qualificazione della pataticoltura nell’Alto Lazio, che sia anche in grado di assicurare la sostenibilità del sistema produttivo, è necessario definire sistemi colturali e tecniche agronomiche più rispettose dell’ambiente ed in grado di migliorare la qualità del prodotto. In questo contesto si inserisce l’attività svolta nell’ambito del progetto Pral “Sviluppo di una produzione pataticola di qualità riconosciuta nell’Alto Lazio” finanziato dalla Regione Lazio. I risultati di tale progetto vengono presentati durante la giornata di studio "La coltura della patata nell'Alto Lazio" organizzato dalla Facoltà di Agraria dell'Università della Tuscia e dalla Regione Lazio con il patrocinio della Soi, che si pone l’obiettivo di aggiornare gli operatori del settore sulle innovazioni acquisite in ambito genetico, agronomico e nella difesa dalle avversità biotiche attraverso anche la partecipazione di ricercatori provenienti da altre istituzioni. L'evento si terrà nell'Aula Blu della Facoltà di Agraria, Università della Tuscia. Giovedì 19 febbraio ore 9.