Lasciamo la Toscana e attraversando l'Appennino ci dirigiamo nelle Marche, verso uno dei nostri vini bianchi più famosi al mondo, il Verdicchio.
Due sono le Doc, entrambe consolidate: il Verdicchio di Matelica, riconosciuto il 21 luglio 1967 ed il Verdicchio dei Castelli di Jesi, riconosciuto l'11 agosto 1968. Si producono in una zona compresa tra le provincie di Ancona e di Macerata, attorno al percorso del fiume Esino.
La parte alta della valle, quella della Doc Matelica, ha la particolarità di scorrere da nord verso sud. Questo crea un microclima non mitigato dai venti provenienti dal mare, con forti escursioni termiche estate/inverno e notte/giorno, con importanti conseguenze sulle caratteristiche delle uve. L'areale invece della Doc Castelli di Jesi è invece aperto ai venti marini che dalle spiagge di Falconara risalgono verso Jesi e le sue colline.
Qui incontriamo l'azienda Fazi Battaglia, una delle prime realtà italiane a fare una importante operazione di marketing vinicolo nel mondo. L'azienda nasce nel 1949 a Cupramontana, da un avvocato milanese, Fernando Fazi, e da un agricoltore marchigiano, Vittorio Battaglia, per la produzione soprattutto di un tipo di Verdicchio spumantizzato. Questo vitigno infatti si presta a diversi tipi di lavorazione, dal tradizionale bianco fermo, a quello botritizzato, a quello, appunto, spumantizzato.
Nel 1954 la Fazi-Battaglia fu acquistata da Francesco Angelini, che bandì il concorso per una nuova forma di bottiglia, che divenne poi il simbolo stesso del verdicchio nel mondo, con la sua forma ad anfora.
Nel 1956 l'azienda si trasferisce nella nuova sede di Castelplanio ed inizia un progressivo lancio del Verdicchio nel mondo, primo esempio di marketing di alto livello di un vino italiano nel mondo. Dopo il successo di questo lancio l'azienda allarga i propri vigneti, sempre all'interno della zona Classica dei Castelli di Jesi, che oggi raggiungono l'estensione di circa 300 Ha.
Il Verdicchio è profondamente legato alle Marche ed i due vocaboli sono quasi sinonimi. La prima comparsa ufficiale del nome Verdicchio su di un Documento risale al 1569. Nel 1579 il notaio Niccolò Attucci di Matelica indica con il nome di Verdicchio le uve della sua città. Ricerche ampelografiche moderne (1991) lo hanno considerato affiancato al Trebbiano di Soave e al Trebbiano di Lugana. Questa derivazione sarebbe legata ad una migrazione di agricoltori veronesi avvenuta nel Quattrocento in queste terre, poiché erano spopolate a causa della peste. Questi vitigni veronesi si sarebbero poi adattati alle particolari condizioni pedoclimatiche delle Marche, assumendo caratteristiche proprie. Oggi le tre varietà differiscono in maniera significativa, anche a livello di patrimonio aromatico, e quella marchigiana è senza dubbio quella di maggiore successo. Il Trebbiano di Soave costituisce infatti solo una componente (max 30%) del Soave, a base di Garganega, mentre il Lugana è una Doc della zona meridionale del Lago di Garda.
Approfondimenti
Fazi Battaglia - produzione vinicola dal 1949
(Tratto dal sito web della Cantina)
Via Roma 117 - 60032 - Castelplanio Stazione (AN)
Tel. +39 073181591
Fax. +39 0731814149
www.fazibattaglia.com
info@fazibattaglia.it
I Viaggi del Fantic
Lo scopo è quello di seguire le linee di sviluppo della viticoltura nazionale legata alla produzione di vini di qualità, ed alla loro commercializzazione.
Il percorso inizia dalla Sicilia, per risalire fino alla valle del Caffaro, ai confini tra la provincia di Brescia e di Trento.
Toccheremo aziende di dimensioni e caratteristiche molto diverse con l'intento di vedere in quali modi un settore d'avanguardia come quello della nostra produzione vinicola si stia adeguando alle modifiche del mercato e come la competitività internazionale stia plasmando la nostra maglia aziendale.
Fantic è un marchio registrato da Isagro Italia.
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Fonte: Isagro Italia