La tecnologia Biolectric permette alle aziende zootecniche di piccole-medie dimensioni (dalle quaranta vacche in lattazione o da mille maiali all'ingrasso) di generare energia elettrica e termica e dare valore aggiunto ad un materiale di scarto che, nella maggior parte dei casi, è solo un problema.

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Sicuramente impianti biogas di piccola o piccolissima taglia (da 11 a 44 kW), con costi di realizzazione ridotti, necessità burocratiche minime, il cui funzionamento è assicurato con le sole deiezioni della stalla e degli scarti agro industriali (siero di latte, trebbia di birra, sansa, vinacce, ecc), senza necessità di ricorrere a biomassa esterna all'azienda e senza sottrarre colture aziendali destinate invece agli animali allevati, allargano l'opzione biogas a una platea di aziende molto estesa. L'impianto arriva in azienda prefabbricato e le operazioni di montaggio sono completate in pochi giorni.

Dopo le prime settimane, è già possibile produrre energia elettrica e calore, utilizzati rispettivamente per l'autoconsumo e per le necessità termiche di altri processi aziendali (riscaldamento latte dei vitelli, acqua di abbeverata, sala di mungitura, sistemi di essiccamento del foraggio, riscaldamento dell'abitazione). Inoltre il digestato, prodotto in uscita dall'impianto, viene utilizzato come ottimo fertilizzante e risulta essere maggiormente assimilabile per i terreni rispetto al concime tradizionale.

Bovini e impianto Biolectirc


Tre giorni per partire

L'impianto biogas è costituito da una vasca in acciaio coibentato alta 2,5 metri, sormontata da una cupola gasometrica a doppia membrana, e da un container dove è alloggiata tutta la componentistica tecnologica. Tutto l'impianto è prefabbricato in Belgio e arriva in azienda pronto per il montaggio. In azienda è necessario solamente gettare una piattaforma di cemento su cui appoggiare il kit e predisporre lo scavo per la posa dei tubi di collegamento.

In queste condizioni, in tre giorni l'impianto viene montato ed è pronto per l'avviamento. I reflui vengono prelevati direttamente dalla vasca di raccolta già presenti in azienda in cui confluiscono i raschiatori. Una pompa trituratrice data in dotazione invia la biomassa all'interno del reattore di digestione dove fermenterà per il tempo necessario (digestione anaerobica). Il biogas prodotto viene filtrato e valorizzato nell'unità di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica. Tutto l'impianto viene costantemente monitorato in remoto da tecnici specializzati, pronti ad avvisare e a intervenire in caso di necessità. L'andamento dell'impianto è sempre verificabile da ogni punto nel mondo tramite un'app online che permette di azionare, da remoto, la maggior parte dei componenti elettromeccanici.

All'interno del container di un impianto Biolectric
All'interno del container di un impianto Biolectric


Benefici energetici e ambientali

I micro impianti Biolectric possono essere sfruttati dalle aziende zootecniche per generare energia, aumentando i propri introiti aziendali; il calore prodotto in eccesso può essere utilizzato per soddisfare le necessità termiche di altri processi aziendali. Un impianto da 11 kW a regime, con 8mila ore di funzionamento all'anno, rende 18-20mila euro annui. Uno da 44 kW arriva a rendere 72-80mila euro all'anno. Il prodotto in uscita, il digestato, è utilizzato come fertilizzante e risulta essere maggiormente assimilabile dal terreno perché, essendo stato degradato nel processo biologico, è formato da sottoprodotti più semplici che vengono assimilati più facilmente dal terreno rispetto al refluo zootecnico tradizionale.

L'impianto è in grado di autogestirsi durante il normale funzionamento, non richiede l'utilizzo di operatori dedicati ed è di semplice componentistica. È caratterizzato da soluzioni volutamente "low-tech" a tutto vantaggio della semplicità costruttiva e del contenimento dei costi per l'allevatore.

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di Davide Pezzenati - Biolectric Italia Srl