A vendemmia iniziata il gruppo Caviro traccia le prime previsioni su quella potrebbe definirsi una vendemmia all’insegna della tradizione.
"Con i primi giorni di settembre - spiega Giordano Zinzani, direttore del settore enologia di Caviro - è iniziata la raccolta di alcune uve bianche, chardonnay e pinot, che si presentano di bell’aspetto, con una buona acidità e con un contenuto zuccherino nella media delle nostre zone, quindi leggermente inferiore alle due annate precedenti. Questo è merito del clima piovoso nei mesi primaverili, che ha garantito una notevole riserva idrica nei terreni, e delle calde giornate nei mesi di luglio e agosto. Infine le piogge del 20 e del 25 agosto, con precipitazioni di oltre 50mm, sono state provvidenziali, scongiurando problemi di carenza idrica in certe zone collinari".

Anche il clima di settembre si sta dimostrando favorevole ad un buon andamento della vendemmia: "Le calde temperature di questi giorni - continua Zinzani - a volte anche sopra i 30° C, hanno giovato alla maturazione delle uve. Il clima delle prossime settimane sarà però decisivo: se perdureranno le belle giornate potrebbe rivelarsi una annata eccezionale, ma se dovesse piovere potrebbero insorgere problemi di sanità delle uve".

Per quanto riguarda le stime sulla quantità le indicazioni attuali lasciano presupporre un incremento di circa il 10% di uva raccolta rispetto allo scorso anno, mentre i prezzi restano ancora un’incognita: "Al momento non ci sono trattative né sull’uva né sui vini nuovi - sottolinea l’enologo -. Gli acquirenti sono molto prudenti, a causa degli alti listini registrati lo scorso anno. Peraltro la commissione della Camera di Commercio di Ravenna non ha ancora pubblicato il listino con i prezzi dell’uva del 2013. C’è da notare però che nelle regioni del Sud Italia, dove si è già vendemmiato, le prime trattative sui mosti e sulle uve appaiono, al momento, con prezzi in flessione sull’anno precedente".