Dal primo marzo 2022 è in vigore la Legge 25 febbraio 2022 n. 15 "Conversione in Legge, con modificazioni, del Decreto Legge 30 dicembre 2021 n. 228, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi", pubblicata sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2022 insieme al testo coordinato del Decreto Legge 30 dicembre 2021 n. 228, o Decreto Milleproroghe.

La buona notizia? La proroga di sei mesi dei termini di consegna dei beni (mezzi agricoli compresi) ordinati entro il 31 dicembre 2021 ai fini della fruizione del credito d'imposta.


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Nuove scadenze, stesse condizioni del 2021

In particolare, l'articolo 3 - quater del testo modifica l'articolo 1 della Legge 30 dicembre 2020 n. 178 spostando la scadenza del 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022. La nuova data vale anche per le macchine e le attrezzature agricole che possiedono dispositivi elettronici rispondenti ai requisiti del Piano Nazionale Transizione 4.0 e che sono stati prenotati entro il 31 dicembre 2021 (con regolare acconto del 20%).

Se le date cambiano, le condizioni di fruizione restano le stesse del 2021 per tutto il 2022. Infatti, il credito d'imposta sarà pari al 40% del costo per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, al 20% per investimenti da 2,5 a 10 milioni e al 10% per la fascia dai 10 ai 20 milioni.

Per gli acquisti che verranno fatti nel triennio 2023-2025 le percentuali detraibili scendono al 20% fino a 2,5 milioni, al 10% da 2,5 a 10 milioni e al 5% sopra i 10 milioni.

La soddisfazione della meccanica agricola

Richiesto da alcune organizzazioni di Confindustria e da FederUnacoma, lo slittamento previene il rischio di inadempienza nelle consegne da parte dei costruttori che sono costretti a rallentare la produzione a causa della crisi delle materie prime e delle forniture energetiche.

"Ottimo driver per il mercato delle macchine agricole, il credito d'imposta non solo incentiva gli acquisti, ma stimola la complessa transizione digitale, che richiede alle aziende agricole un'adeguata cultura tecnologica per scegliere le soluzioni più adatte e utilizzarle in modo efficace" commenta Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma. "Il credito d'imposta 4.0 attiva un processo d'innovazione che interviene ad ogni livello, a partire dalla scuola e dalle strutture di formazione".


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