Chi ha acquistato macchinari nuovi - omologati Mother Regulation MR - anche grazie agli incentivi previsti dallo Stato italiano, se vuole circolare con un treno (trattore più rimorchio) a tre, quattro, cinque o più assi con massa complessiva superiore a 30, 40 e 44 tonnellate, deve chiedere l'autorizzazione all'ente proprietario della strada e pagare un indennizzo tarato sui mezzi industriali: il convoglio è infatti considerato eccezionale secondo la circolare 31802 del Mit.
A questa problematica si aggiunge il rischio di essere sanzionati in caso di controllo.

Il ministero dell'Interno - fa sapere Lorenzo Iuliano di FederUnacoma - "non ha ancora pubblicato il prospetto sulle sanzioni relative al superamento dei limiti di massa" e quindi tuttora regna una certa confusione, che di certo non aiuta gli operatori nel lavoro quotidiano.

Dunque è necessario - sostiene Filippo Gasparini, presidente di Confagricoltura Piacenza - "avviare un dialogo e trovare un punto d'incontro con chi controlla la circolazione, anche perché è difficile pensare che un volume leggermente maggiore riduca la sicurezza sulle strade e che una botte a quattro assi, con una distribuzione del carico migliore rispetto ad una a tre assi, usuri in modo significativo il manto stradale".
A detta di Gasparini, i problemi derivano dal "cozzare delle normative europea e italiana e da una visione strabica dello Stato che da un lato incentiva le macchine agricole nuove, più efficienti e meno impattanti, dall'altro mette in difficoltà chi le utilizza".

L'applicazione delle norme è difficoltosa in Emilia-Romagna come pure in Lombardia. "Molti contoterzisti lombardi in possesso di rimorchi a quattro assi MR, che caricano oltre 20 tonnellate di prodotto formando treni eccezionali, hanno dovuto - ha spiegato Fabrizio Canesi, coordinatore nazionale di Uncai, durante l'incontro di fine marzo 2021 con il sottosegretario all'Agricoltura Gian Marco Centinaio - pagare un indennizzo di 2.600 euro per l'usura strade nonostante percorrano solo pochi chilometri di vie secondarie".
"FederUnacoma - specifica Iuliano - ha chiesto al ministero un indennizzo specifico per i mezzi agricoli, ma ad oggi nulla è cambiato e restano i precedenti indennizzi, piuttosto cari per gli operatori". La situazione è completamente diversa oltre le Alpi: in Germania - segnala Confagricoltura Piacenza - la circolazione stradale delle macchine Mother Regulation è ammessa perfino in autostrada.
 

Effetti sul trasporto di liquami e... pomodori

Ostacolare l'attività degli utenti dei nuovi rimorchi ha diverse conseguenze, ad esempio sullo spandimento dei reflui zootecnici, spesso gestito con convenzioni tra aziende mirate ad assicurare una corretta distribuzione dei liquami anche sui terreni delle imprese prive di animali. "Paradossalmente, durante i trasferimenti tra le aziende, le difficoltà aumentano se - specifica Gasparini - si usa una botte nuova a quattro assi, che tra l'altro è più grande e più efficiente in termini di consumo di pneumatici e gasolio rispetto ad una a tre perché fa meno viaggi per spandere la stessa quantità di prodotto".

La problematica circolazione stradale con i convogli MR potrebbe essere uno dei motivi che spinge gli agricoltori a rinunciare a trasportare privatamente i pomodori raccolti in fabbrica, con un conseguente aumento dei costi.

"Oggi il settore agricolo - afferma Gasparini citando la poesia Davanti a San Guido di Giosuè Carduccicorre come i puledri verso il progresso e l'innovazione. Dunque è fondamentale che lo Stato proponga leggi adeguate allo sviluppo economico che tanto propaganda".