Arrancano in salita i dati delle immatricolazioni dei primi dieci mesi dell'anno (gennaio-ottobre 2020) e, proprio quando nei mesi di settembre e ottobre 2020 sembrava venire ripagato lo sforzo fatto con valori positivi per tutte le principali categorie di macchine, la nuova ondata pandemica rischia di frenare nuovamente il mercato delle macchine agricole nell'intera Europa. "Non sappiamo - ha spiegato il presidente di FederUnacoma, Alessandro Malavolti, nel corso della conferenza stampa virtuale che ha preceduto la partenza della prima edizione di Eima Digital Preview gli effetti che potrebbero produrre nuovi provvedimenti restrittivi che potrebbero rallentare non soltanto la produzione ma anche la logistica e il trasporto dei prodotti, con danno soprattutto per le esportazioni".
 
Esportazioni italiane di trattrici agricole
Andamento delle esportazioni italiane di trattrici agricole nel 2018-2019 -2020
(Fonte foto: FederUnacoma)

 

Macchine agricole: il mercato globale tiene

Accanto ad incrementi molto consistenti registrati negli Stati Uniti a fine settembre (+14,7% in ragione di 219mila unità), si registrano crescite dei volumi anche in India (+4,7% a fronte di 544mila unità) e in Germania (+7,7% con 24mila unità) con andamenti positivi anche in Canada (+8,9% per 19mila macchine circa) e in Russia (poco meno di 18mila unità riferite però al mese di agosto segna un +0,7%). Calano Regno Unito (-21,6%), Francia (-7,9%) e Spagna (-13,1%).
 
Domanda mondiale in euro di macchine agricole - Andamento 2017-2020
Domanda mondiale in valore di macchine agricole. Andamento 2017-2020
(Fonte foto: FederUnacoma)

"Si tratta di risultati che vanno messi in relazione con la tenuta complessiva del settore agricolo - ha detto Malavolti - caratterizzata nell'anno da un buon andamento in termini di produzione e di prezzi. I dati Fao - spiega - indicano una crescita dei prezzi dei prodotti alimentari del 3% ad ottobre 2020 rispetto al mese di settembre, e una crescita complessiva del 6% considerando l'intero anno dall'ottobre 2019 ad oggi. In particolare, il prezzo dei cereali risulta in sensibile crescita così come la loro produzione che si stima raggiungerà - a fine anno - la quota record di 2.750 milioni di tonnellate (+1,6%), nonostante i cali registrati in Argentina e le cattive condizioni meteoclimatiche che hanno colpito le semine di grano invernale in Europa, Nordamerica e nella regione del Mar Nero".

Buone notizie insomma, ma non sottovalutiamo la recrudescenza dell'epidemia che, spiega FederUnacoma, "potrebbe frenare il mercato, anche quello europeo, che proprio ad ottobre, secondo i dati del 'barometro' Cema - l'Associazione europea dei costruttori di macchine agricole -, vedeva crescere l'indice di fiducia delle industrie costruttrici". L'indagine, realizzata da FederUnacoma-Grs sulle aspettative per il settore considerando un vasto campione di operatori (tra cui case costruttrici, rivenditori e tecnici), indica che il 29% delle aziende, ad ottobre 2020, prevedeva una crescita del fatturato a fine anno rispetto al risultato del 2019 e il 32% del campione si aspettava un risultato in linea con le performance dell'anno precedente.
  

Italia: settembre mon amour

Un panorama, quello fotografato dall'indagine FederUnacoma, che sicuramente è figlio dei risultati registrati dal mercato delle macchine agricole nazionale a settembre e ottobre 2020. In particolare, a settembre la crescita è stata consistente. Per il segmento delle trattrici il risultato a doppia cifra (+20,7%), con uno scarto di 260 unità sul 2019, raggiunge le 1.512 macchine immatricolate - dati elaborati da FederUnacoma sulle immatricolazioni registrate presso il Mit - totalizzando una rincuorante crescita sul dato riferito all'anno precedente. Meno significativa, ma pur sempre positiva, la crescita di ottobre 2020 che fa registrare un +7,5% sullo stesso periodo dell'anno precedente.
 
Variazione settembre 2020 sul 2019 e ottobre 2020 sul 2019
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Se a settembre le mietitrebbiatrici sono rimaste praticamente stabili, ad ottobre hanno portato a casa un positivo di +8,3%, mentre i rimorchi hanno chiuso a settembre con +3,9 punti percentuali sul 2019 totalizzando 834 macchine immatricolate e ad ottobre hanno registrato una flessione del -2,6% sul 2019. 
In ripresa anche le trattrici con pianale di carico che a settembre sono arrivate a 56 immatricolazioni (+28% sullo stesso mese del  2019) e i sollevatori telescopici che ancora una volta hanno regalato performance eccezionali con una crescita del 26% a settembre (88 macchine immatricolate - 65 nello stesso periodo del 2019) e del 29,4% a ottobre.
 

Poteva andare peggio... ma le incognite sono tante

Il bilancio dei primi dieci mesi del 2020 è comunque tinto per la maggior parte di rosso ma si osserva una seppur lieve risalita.
I trattori sui dieci mesi registrano una perdita di -10 punti percentuali sul 2019 che ha comunque i suoi lati positivi: riduce il passivo rispetto al primo semestre 2020 quando le immatricolazioni, a causa del blocco delle attività economiche conseguente alla pandemia di Covid-19, erano in calo del -18% e, in confronto all'andamento di autovetture (-34,2%), veicoli industriali (-19,6%) e veicoli pesanti (-19,6%), colloca il comparto trattrici agricole tra i più performanti.
Le trattrici con pianale di carico chiudono la prima parte dell'anno con un passivo del -6,3%, i rimorchi risalgono di qualche punto percentuali e arrivano a -15,5% (partivano da -22,6% nei primi sei mesi dell'anno), le mietitrebbiatrici totalizzano un passivo di -11% e i sollevatori telescopici, nonostante il dato di settembre e ottobre, registrano un -4,8%.
 
Dati immatricolazioni dei dieci mesi 2020 sul 2019
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Sulla prima parte dell'anno "pesano le forti perdite causate dal lockdown nella primavera scorsa" spiega FederUnacoma che però prevede un possibile ulteriore recupero dei volumi di vendita a fine anno (con una stima di chiusura dell'anno per le trattrici a -9% sul 2019) fermo restando le incognite che seguono l'andamento, nei mesi a venire, della pandemia da Covid-19. Il consolidamento del trend positivo, ipotizzato anche dal Cema che in una recente indagine di clima ha incluso l'Italia tra i paesi europei con le maggiori possibilità di ripresa per il settore della meccanica agricola, resta quindi un obiettivo legato a doppio filo alle decisioni che i governi prenderanno da qui a fine anno.

"Per quanto riguarda la produzione - ha spiegato Malavolti - le previsioni per fine anno indicano flessioni relativamente contenute: cala al 3,9% la produzione di trattrici e macchine agricole a fronte di un fatturato di 7,6 miliardi, cala del 2,1% la produzione di componenti e parti (2,7 miliardi) e del 2,6% quella di macchine per il verde (760 milioni di euro). In un anno condizionato dal blocco della produzione nella primavera scorsa questi cali di produzione erano ampiamente prevedibili. Meno prevedibili sono - conclude - gli effetti che potrebbero produrre nuovi provvedimenti restrittivi".