Talismano magico, la pandemia ha aperto - o forse ne ha solo accelerato l'apertura - uno Stargate che ci ha spinti a gran forza verso un modo nuovo di relazionarci.  È stato inevitabile e ci siamo adeguati sviluppando, a qualche mese di distanza, reazioni dissimili: qualcuno, ancora poco convinto che il nuovo gli piaccia, si sente smarrito, qualcun altro è entusiasta e decanta le lodi del mondo virtuale, i più moderati ne vedono gli aspetti positivi ma non sottovalutano i rischi, mentre per i nostalgici rimane il rimpianto dei bei vecchi tempi.
 

Uno, nessuno, centomila

L'uomo non è uno e la realtà non è oggettiva. Va bene, scomodare Pirandello è sicuramente eccessivo, ma in fondo ci ricorda l'importanza del rapporto con gli altri nella definizione delle diverse sfaccettature dell'io, da cui l'importanza di non rinunciare a relazionarci dal vivo. Dover affrontare una situazione completamente nuova, inaspettata e improvvisa, è stato virtuoso nell'accelerare processi già vivi allo stato embrionale e, a discapito dei luoghi comuni che vogliono il comparto agricolo confinato nell'angolo dell'arretratezza tecnologica, l'onda virtuale ha travolto in pieno il comparto colpendo fortemente anche il settore agromeccanico che ha reagito giocando la partita con un ruolo da protagonista.

Si sono susseguiti, negli ultimi sei mesi, numerosi eventi virtuali che hanno permesso la realizzazione di conferenze stampa, workshop, webinar, riunioni, lanci di prodotto e, nei momenti peggiori, molti di noi hanno anche organizzato con entusiasmo aperitivi virtuali! Ma poi, in fondo, vivere attraverso un avatar non è poi così appagante e se in alcuni casi è stato, e forse continuerà ad esserlo, molto comodo fare una riunione dal divano di casa o seguire una conferenza stampa in pigiama, ci siamo sentiti un po' soli.
 

Eventi live, dinosauro dell'era moderna?

Forse no. Lo sanno gli organizzatori delle fiere, lo sanno le case costruttrici, lo sappiamo noi giornalisti di settore e lo sanno bene gli agricoltori che da sempre hanno voluto "toccare con mano". Rimane impagabile l'emozione di trovarsi ai piedi di una nuovissima mietitrebbia e guardarla nella sua maestosa complessità per poi commentare con il vicino, o ancora sentire dalla viva voce di uno specialista di prodotto le performance del nuovo fiammante motore Stage V abbinato ad una trasmissione dual clutch di ultima generazione per poi discuterne davanti ad una bella birra gelata, e non è mica la sessa cosa se la birra se la beve il mio avatar! In fondo, quindi, tutti abbiamo voglia che le cose ripartano e che si torni, possibilmente mantenendo quanto di virtuoso abbiamo scoperto di saper fare, a stare insieme.
 

Eima, Sima, Agritechnica: la tripletta mancata del 2021

Se il 2020 non offrirà grandi occasioni live, pur muovendoci sul terreno dell'incertezza definito dalla situazione che anche in Europa non ci lascia tranquilli, il 2021 sulla carta sarà un anno denso di occasioni.

In coda all'evento Eima Digital organizzato da FederUnacoma per novembre 2020, Eima International conferma in questi giorni le date della kermesse bolognese dal 3 al 7 febbraio 2021 a fronte di una domanda di macchine agricole molto viva, nonostante il rallentamento del mercato dovuto all'emergenza Covid-19.
"Gli operatori hanno necessità di un evento che metta nuovamente a contatto le tecnologie prodotte dalle industrie di settore con le esigenze dell’agricoltura nelle diverse aree del mondo - spiega il presidente FederUnacoma Alessandro Malavolti  - e il doppio appuntamento serve a presidiare il mercato prevedendo un'anteprima virtuale straordinariamente ricca, pensata per esplorare le potenzialità di business a livello globale, e un'edizione fisica di grande contenuto tecnico e di grande  impatto scenografico. Grazie all’anteprima digitale - conclude - gli operatori potranno affrontare la fiera di febbraio in modo razionale e selettivo, ottimizzando i tempi e i costi della propria partecipazione".

A rassicurare espositori e partecipanti, il Tavolo tecnico per la sicurezza Eima sta lavorando sui migliori sistemi di prevenzione a livello internazionale, con l'obiettivo di fare della rassegna bolognese "il luogo più sicuro nel quale fare promozione e sviluppare gli incontri d'affari".

Nonostante alcuni importanti Gruppi - John Deere e Agco - abbiano scelto di non partecipare ad eventi live per tutto il 2021, il gruppo delle case costruttrici iscritte - fanno sapere gli organizzatori - si presenta molto numeroso e compatto.

Di diverso avviso sono stati gli organizzatori del Sima, la rassegna parigina della meccanica agricola che avrebbe dovuto tenersi dal 21 al 25 febbraio 2021 presso il quartiere espositivo di Parigi Nord Villepinte. Gli organizzatori hanno preferito slittare a novembre 2022, ritenendo la data più sicura dal punto di vista sanitario e, non possiamo fare a meno di notare, meno affollata di eventi facenti riferimento alla meccanica agricola.

Sempre nel 2021 infatti, dal 14 al 20 novembre, dovrebbe svolgersi ad Hannover Agritechnica, la rassegna tedesca che rappresenta un importante palcoscenico a livello mondiale per la meccanica agricola. Diciamo dovrebbe perché di questi tempi, oltre al piacere di stare insieme, abbiamo perso anche molte certezze!