Abbiamo iniziato a seguire la vicenda a marzo, in pieno lockdown, e ora possiamo dire che il coro di voci alzato dai rappresentanti della meccanica europea off road è stato ascoltato.

Lo scorso 10 luglio il Parlamento europeo ha adottato un testo che estende di dodici mesi le scadenze previste dai regolamenti europei 2016/1628 e 2018/985 per le fasi di transizione allo Stage V: 30 giugno 2020 per potenze inferiori o uguali a 56 kW e superiori o uguali a 130 kW e 31 dicembre 2021 per potenze comprese tra 56 e 130 kW.

Un importante goal messo a segno dalle associazioni industriali europee che rappresentano il settore - in particolare Cece, Cema, Egmf, EUnited, Europgen e Fem - e che apre la strada all'adozione e pubblicazione in Gazzetta ufficiale della versione modificata del regolamento europeo 2016/1628.

"Il voto del Parlamento è stato fondamentale per prevenire ulteriori danni economici causati dalla pandemia di Covid-19 alle nostre industrie manifatturiere e proteggere migliaia di posti di lavoro qualificati" ha affermato il segretario generale del Cema Jérôme Bandry.

Il provvedimento che ha valore retroattivo, sottolinea uletriormente Bandry, "non avrà impatti ambientali negativi e non intaccherà il rigore delle normative europee in termini di emissioni. Al contrario, scongiura inutili sprechi di materie prime e risorse offrendo alle case costruttrici la possibilità di istallare e immettere sul mercato motori di transizione già prodotti o acquistati".