"Dati i minori volumi di mercato e la domanda incerta nelle attività industriali, il Gruppo ha conseguito risultati apprezzabili nel corso dell'anno e del quarto trimestre" commenta Hubertus Mühlhäuser, ceo di CNH Industrial. "Le difficoltà sono state particolarmente significative nei settori Agriculture e Construction in Nord America e nell'area definita Resto del mondo (Asia, Africa e Oceania, Ndr)".
"In tutti i segmenti di CNH, la volatilità dei mercati e le condizioni difficili sono perdurate nel quarto trimestre 2019, parzialmente compensate dal mix dei nuovi prodotti lanciati nel corso dell'anno, dalle iniziative sui costi nell'ambito della strategia Transform2Win e - prosegue Mühlhäuser - da una positiva performance sui prezzi".
Focus sui risultati 2019
I ricavi consolidati pari a 28.08 miliardi di dollari sono in calo del 5.5% a cambi effettivi (-2% a cambi costanti) rispetto al 2018, mentre l'utile netto di 1.45 miliardi è in crescita del 32.3% (355 milioni) sull'anno precedente. Sull'utile impattano negativamente oneri per 274 milioni di dollari ante imposte relativi a Transform2Win, ma ha un effetto positivo un beneficio fiscale di 539 milioni. Crescono del 5% sul 2018 l'utile netto adjusted (1.18 miliardi contro 1.12) e il risultato diluito per azione adjusted (0.84 dollari contro 0.80).Risultati 2019 di CNH Industrial (in milioni di dollari)
Riguardo alle attività industriali di CNH Industrial, nel 2019 i ricavi di vendita netti registrano un -6% (-2% a cambi costanti) rispetto all'anno precedente fermandosi a quota 26.1 miliardi di dollari. Sui ricavi pesano i minori volumi di vendita che - dovuti a una domanda debole e alle azioni per ridurre le rimanenze della rete distributiva nei settori Agriculture e Construction - hanno più che compensato i migliori prezzi realizzati in tutti i segmenti.
Riporta -40 punti base rispetto al 2018 il margine EBIT adjusted pari al 5.3%, a cui corrisponde un EBIT adjusted (Earnings before interest and taxes, Ndr) di 1.39 miliardi di dollari (1.58 nel 2018). Il calo è causato da volumi sfavorevoli e dall'incremento del costo delle materie prime, che hanno controbilanciato i migliori prezzi e le azioni di contenimento dei costi.
Aumenta di 255 milioni di dollari rispetto a dicembre 2018 l'indebitamento netto (854 milioni) per via di maggiori rimanenze di prodotti finiti dovute al rallentamento della domanda nei settori Agriculture e Construction, di un minor saldo dei debiti a fine anno a seguito di riduzioni di produzione e degli investimenti in fusioni e acquisizioni durante il 2019. Crescono, rispettivamente, di 0.4 e 2.3 miliardi di dollari l'indebitamento totale (24.9 miliardi) e la liquidità disponibile (11,2 miliardi).
Macchine agricole, domanda in calo
Nel 2019, i ricavi di vendita netti del settore Agriculture di CNH Industrial sono pari a 10.96 miliardi di dollari, in diminuzione del 6.2% rispetto al 2018 (-3.4% a cambi costanti). Una flessione principalmente dovuta alla minore domanda in tutte le regioni e per tutte le tipologie di macchine, nonché alle azioni per la riduzione delle scorte della rete vendita nella seconda metà dell'anno. Da segnalare, però, migliori performance nei prezzi in tutte le aree geografiche e sostenute attività di post vendita.Ricavi per segmento di attività di CNH Industrial (in milioni di dollari)
Considerando i mercati più importanti per i brand agricoli del Gruppo New Holland, Case IH e Steyr, il Nord America (36% delle vendite nette) chiude il 2019 con un -2% rispetto al 2018 e l'Europa (35% delle vendite) registra un -5%. Inoltre, se il Sud America (15% delle vendite) cala solo dell'1%, il Resto del mondo (14% delle vendite) crolla del 22%. In calo a livello globale le trattrici (-5% con il 59% delle vendite nette), le mietitrebbie (-7% con il 20% delle vendite) e le altre macchine (-9% con il 21% delle vendite).
L'EBIT adjusted 2019 del segmento ammonta a 897 milioni di dollari (-139 rispetto ai 1.036 del 2018) e corrisponde a un margine EBIT adjusted dell'8.2% (-70 punti base). Sull'EBIT adjusted influiscono negativamente i volumi minori, il mix sfavorevole mercato/prodotto, i costi maggiori del prodotto a seguito dell'aumento di materie prime e tariffe che hanno più che compensato i migliori prezzi, la rigorosa gestione delle spese, le efficienze industriali e la riduzione dei costi per gli incentivi a breve termine ai dipendenti.
Powertrain: è un momento così così
Risultati poco entusiasmanti l'anno scorso anche per il settore Powertrain, i cui ricavi di vendita netti arrivano a 4.12 miliardi di dollari segnando un -9.8% rispetto al 2018 (-5% a cambi costanti) per effetto dei volumi minori di motori, trasmissioni e assali in tutte le regioni. Riportano, invece, una lieve crescita i ricavi derivanti da vendite verso clienti terzi che sono passati dal 50% dei totali nel 2018 al 51% nel 2019.L'EBIT adjusted del segmento passa dai 406 milioni di dollari del 2018 ai 363 milioni del 2019, con un calo di 43 milioni. A causare la flessione volumi e mix sfavorevoli, investimenti maggiori nello sviluppo prodotto in linea con la strategia Transform2Win, fattori parzialmente controbilanciati da migliori prezzi netti e da efficienze nei costi del prodotto. In leggero calo il margine EBIT adjusted, pari all'8.8% (8.9% nel 2018).
2020 tra cambiamento e gestione prudente
"Quest'anno intensificheremo ulteriormente le iniziative di semplificazione e ottimizzazione nell'ambito della strategia Transform2Win in modo tale che CNH Industrial porti avanti il percorso di miglioramento dei margini nei suoi principali segmenti, Agriculture e Commercial & Specialty Vehicles, e - afferma Mühlhäuser - continui a investire in nuove tecnologie cruciali nonostante le incertezze macroeconomiche che incidono sulle attività".Dunque, pur agendo con prudenza per via del clima di grande incertezza, il Gruppo si impegna in azioni a favore della redditività e conferma gli investimenti in digitalizzazione, automazione, propulsione alternativa. Nel 2020 prevede di ottenere ricavi di vendita netti delle attività industriali da stabili a leggermente in flessione rispetto al 2019 (a cambi costanti), un risultato diluito per azione adjusted tra 0.78 e 0.86 dollari e un free cash flow delle attività industriali tra 400 e 600 milioni di dollari.
Inoltre, nel corso dell'anno proseguirà il programma che porterà alla separazione delle attività On Highway e Off Highway. L'obiettivo è completare lo spin-off a gennaio 2021.
Riguardo al segmento Agriculture, CNH Industrial prevede un andamento stabile delle vendite di trattori e mietitrebbie in tutte le regioni ad eccezione del Nord America, dove è previsto un calo. Dunque, in un contesto industriale sotto tono nei principali mercati, il Gruppo continuerà a gestire la produzione con prudenza fino a quando arriveranno segnali di miglioramento nella domanda finale, specialmente nel primo trimestre 2020. Allo stesso tempo, non smetterà di puntare su una rigorosa disciplina dei costi e su soluzioni per l'agricoltura digitale o il precision farming.
Nel 2020, anno di transizione per il settore Powertrain a seguito dell'adozione dei motori Stage V in Europa, CNH Industrial accelererà gli investimenti per lo sviluppo di un'offerta di motori a propulsione multipla. Infatti, prevede di integrare la propulsione diesel a basse emissioni e le propulsioni alternative a GNC (gas naturale compresso) e GNL (gas naturale liquefatto) con nuove soluzioni di veicoli a batteria elettrica e a fuel cell, parte del percorso sostenibile della strategia Transform2Win.
Dimostrano l'attenzione del Gruppo alla sostenibilità anche i riconoscimenti del CDP per la gestione efficiente delle risorse idriche, l'ottimizzazione dei consumi energetici, la riduzione delle emissioni di CO2 e la mitigazione dei rischi legati ai cambiamenti climatici.