Produrre in modo efficiente e sostenibile mais non solo per l'uomo, ma anche per gli animali d'allevamento. Questa la partita da giocare nell'ambito di Combi Mais Idrotechnologies 6.0, progetto di maiscoltura giunto alla sesta edizione e presentato martedì 21 maggio presso la nuova sede dell'Associazione Granaria di Milano, nella Torre uffici SoGeMi a Milano.

Quest'anno la squadra capitanata dal presidente di Innovagri Mario Vigo con l'aiuto dell'agronomo Leonardo Bertolani e composta dal Disafa dell'Università degli studi di Torino e dalle aziende Syngenta, Cifo, Unimer, Netafim, KUHN, Deutz-Fahr, Topcon Agriculture è scesa in campo per applicare un protocollo di coltivazione del mais ancora più innovativo di quello dell'anno scorso e coltivare non uno, ma due ibridi SY negli appezzamenti dell'azienda agricola Folli.

A tifare per Combi Mais il 21 maggio c'erano il presidente dell'Associazione Granaria Sandro Alberti, che si è detto "contento di sostenere progetti che incrementano il valore aggiunto delle produzioni", e il presidente di SoGeMi Cesare Ferrero. "Siamo lieti di ospitare eventi di presentazione di realtà che simboleggiano l'eccellenza italiana nell'agri-food - commenta Ferrero -. Tali eventi rafforzano la nostra volontà di far diventare il mercato agroalimentare di Milano un Hub internazionale di riferimento per l'intera filiera".
 
Presentazione di Combi Mais Idrotechnologies 6.0
Presentazione di Combi Mais Idrotechnologies 6.0

"Parte dell'iniziativa Mais in Italy, Combi Mais parte dalla tradizione, ma guarda al futuro - spiega Vigo, ideatore del progetto - tenendo presenti le esigenze degli agricoltori, che devono ottenere buone produzioni anche in presenza dei cambiamenti climatici, e le richieste dei consumatori, molti dei quali sono disposti a pagare di più per acquistare alimenti prodotti con metodologie sostenibili. Dunque, continuiamo a puntare su qualità e sostenibilità per mettere in atto un'agricoltura virtuosa e disegnare l'agricoltura di domani".
 

Combi Mais 6.0: che Fuerza sia con te

"Le prime operazioni agronomiche del protocollo - semina e diserbo in post-emergenza precoce - sono state eseguite nei tempi e nelle modalità previste, nonostante alcune difficoltà dovute ai fenomeni atmosferici" fa sapere Andrea Vigo, prima che Francesco Scrano, marketing head of Syngenta Italia, sveli le novità di quest'anno riguardanti la concimazione di fondo, la scelta degli ibridi, la nutrizione in fertirrigazione, l'applicazione di soluzioni di precision farming e l'analisi della qualità della granella.

"La semina di due ibridi di classe 700 ad elevato potenziale produttivo - il già noto SY Brabus per la filiera alimentare e il nuovo SY Fuerza per la filiera animale - comporta la programmazione di interventi di fertirrigazione e crop enhancement diversi dal passato, nonché di analisi della qualità differenti" spiega Scrano. Altra new entry è la piattaforma digitale Syngenta Farmshots, che tramite l'indice NDVI rileva situazioni critiche in campo agevolando la localizzazione dei problemi e la realizzazione di mappe di prescrizione.
Secondo Scrano, "Farmshots permette di monitorare costantemente lo sviluppo della coltura, impostare mappe per rispondere in modo più mirato agli stress e decidere in maniera più consapevole i momenti di ingresso in campo, in particolare nel periodo di raccolta".
 
I due ibridi di Syngenta usati in Combi Mais 6.0
I due ibridi di Syngenta usati in Combi Mais 6.0

A settembre, la granella di SY Brabus - usata per la produzione della farina per polenta Il viaggiator goloso® - verrà sottoposta al consueto campionamento pre-raccolta per accertare l'assenza di micotossine. Il prodotto di SY Fuerza - destinato all'alimentazione animale - sarà invece oggetto di analisi al punto nero e con sensori NIR per determinare il valore nutritivo (digeribilità e contenuto in amido) alla raccolta. Inoltre, le produzioni di entrambi gli ibridi verranno misurate mediante appositi sensori di resa.
"La scommessa di quest'anno è quella di produrre con SY Brabus 20 tonnellate di granella per ettaro e ottenere con SY Fuerza una qualità, una produttività tali da dimostrare agli agricoltori che - aggiunge Scrano - coltivare mais per uso zootecnico in modo redditizio è ancora possibile".

In generale, sia nella filiera maidicola alimentare sia in quella zootecnica, occorre assolutamente salvaguardare la sostenibilità economica e puntare sulla qualità del prodotto, che si rivela sempre più importante per premiare l'impegno degli imprenditori agricoli.
 
Piattaforma Syngenta Farmshots tra le novità di Combi Mais 6.0. Clicca sull'immagine per ingrandirla
Piattaforma Syngenta Farmshots tra le novità di Combi Mais 6.0. Clicca sull'immagine per ingrandirla
 

Precision e digital farming, valide soluzioni in maiscoltura

Di certo, negli ultimi anni i maiscoltori italiani non hanno avuto vita facile. "A partire dai primi anni Duemila, la produzione nazionale di mais è calata fortemente, al contrario delle importazioni - sottolinea Amedeo Reyneri, docente all'Università di Torino e coordinatore delle attività in campo di Combi Mais -. Tale calo produttivo è causato dalla riduzione della superficie maidicola e dal mancato aumento dei livelli di produzione, che in media si aggirano intorno ai 100 quintali per ettaro".

Il recupero produttivo (+8-12%) riportato nel 2018 e il recupero di superficie (+4-5%, soprattutto nel Nord-Est) registrato quest'anno rappresentano sicuramente buone notizie, ma - specifica Reyneri - "molti agricoltori hanno deciso di seminare il mais in mancanza di alternative valide, come la soia". Altro dato positivo emerso nelle ultime campagne è la riduzione della differenza di prezzo tra il mais da granella nazionale e quello comunitario, segno della crescente attenzione alla qualità nella maiscoltura italiana.
 
Contesto nazionale maidicolo dagli anni '60 ad oggi
Contesto nazionale maidicolo dagli anni '60 ad oggi

Oggi, per sostenere le produzioni maidicole, bisogna agire su più leve combinando razionalmente le innovazioni genetiche e le tecniche agronomiche e monitorando ogni fase con strumentazioni di precision farming in modo tale da ridurre lo stress della coltura e aumentare la qualità del prodotto. "Obiettivo dell'agricoltura di precisione è la riduzione della variabilità spazio-temporale con l'uso della guida assistita/automatica, il rilevamento di dati in remoto e il dosaggio a rateo variabile" chiarisce Reyneri.

Nel dettaglio, la raccolta di informazioni consente la creazione di mappe di prescrizione e quindi la definizione degli interventi successivi, a cui segue un secondo rilevamento di dati. Occorre ripetere il ciclo più volte per interpretare al meglio i numeri raccolti con tool di proximal o remote sensing e tarare in modo opportuno le macchine che andranno ad eseguire la concimazione, la semina, la difesa e il diserbo di precisione.
"La messa a punto della maggior parte di queste pratiche risulta ancora un procedimento complesso o critico, suscettibile di miglioramento in futuro" conclude Reyneri, aggiungendo che il precision farming è già stato adottato in Combi Mais, in particolare per quanto riguarda la concimazione e l'irrigazione.
 
Stato attuale di applicazione dell'agricoltura di precisione
Stato attuale di applicazione dell'agricoltura di precisione
 

La parola alle istituzioni

Come in passato, anche quest'anno il progetto di maiscoltura a cura di Mario Vigo è stato ben accolto dal mondo politico e amministrativo. "Giunto ormai al sesto anno di lavoro, Combi Mais ha reso possibile la valorizzazione di un prodotto lombardo e - dichiara Franco Lucente della Commissione agricoltura di Regione Lombardia - sono sicuro che lo rivedremo anche nei prossimi anni".

"Ispirandosi al motto di Innovagri 'Coltivare pensando', la politica dovrebbe amministrare pensando e ascoltando - aggiunge Ruggero Armando Invernizzi, presidente della Commissione agricoltura di Regione Lombardia - in modo tale da collaborare con imprenditori agricoli illuminati come Vigo e promuovere l'importanza della sicurezza alimentare".

"Le richieste e le evoluzioni a livello locale della maiscoltura saranno prese in considerazione al tavolo tecnico sul mais" fa sapere Elena Brugna della Regione Lombardia, convinta che oggi sia possibile coniugare l'innovazione e il rispetto dell'ambiente con l'agricoltura intensiva moderna.

Per seguire le operazioni colturali di Combi Mais 6.0, visita le pagine Facebook e Instagram.