Fragole, lamponi, mirtilli, ribes neri e rossi, o ancora more e uve spina, rappresentano la grande famiglia dei piccoli frutti. Di origini, morfologia e gusti differenti, queste bacche sono tutte accumunate dal prediligere habitat dalle caratteristiche molto simili.

In natura, crescono in ambienti boschivi montani e per questo, vengono anche definiti "frutti di bosco". L'abbondanza di virtù e la variabilità di utilizzo unite alle riconosciute proprietà nutrizionali, ne hanno sviluppato la coltivazione in ambiente protetto e la diffusione in moltissimi punti vendita.
 

Frutti di bosco tutto l'anno!

La coltivazione in serra dei piccoli frutti richiede una gestione particolarmente attenta e competente essendo coinvolti numerosi fattori da cui dipende il buon esito produttivo.

Fra questi, gli aspetti climatici tanto interni (temperatura e umidità relativa dell'aria all'interno dell'ambiente confinato, ventilazione, radiazione solare e illuminazione, sanità vegetale) che esterni (temperatura e umidità relativa dell'aria esterna, radiazione solare, direzione intensità del vento), cui vanno aggiunte le loro interazioni.
Richiedono un attento monitoraggio anche le necessità colturali e fisiologiche delle piante nei vari stadi del loro sviluppo.


Il ruolo chiave dell'irrigazione

Tra i fattori chiave per il successo nella produzione di piccoli frutti, la gestione della risorsa irrigua è senz'altro in primo piano.
La tecnica della fertirrigazione (che unisce la pratica agronomica dell'irrigazione a quella della fertilizzazione) permette di regimentare lo sviluppo della cultura in serra quando quest'ultima è coltivata su substrato terroso ma ancor più quando si parla di coltivazioni fuori suolo fra le quali spicca la sempre più apprezzata tecnica dell'idroponica.

In entrambi i casi il sistema di fertirrigazione deve essere in grado di offrire la massima uniformità di erogazione dell'acqua e della soluzione nutritiva in essa disciolta controllando in tempo reale la Conducibilità Elettrica (EC) e il pH. I frutti di bosco prediligono infatti soluzioni subacide con pH compreso tra 5,5 e 6.5 ed una EC non superiore a 1.7.

Inoltre queste colture necessitano di acqua in quantità moderate ma costanti durante tutto il loro ciclo colturale, in particolare nel post-trapianto e durante la produzione dei frutti, mentre gli apporti di sostanza organica e di elementi fertilizzanti devono essere attentamente valutati in base alla fertilità e dotazione del terreno, alle esigenze della varietà e al tipo di coltivazione. Appare dunque evidente come l'adozione di un sistema irriguo aggiornato, che sfrutta le più recenti tecnologie nel campo dell'irrigazione, possa davvero fare la differenza sia in termini di quantità che di qualità del prodotto.

 

Gocciolatori Irritec iDrop fuori suolo

iDrop è la linea di gocciolatori On-Line proposta da Irritec che adattandosi ai diversi sesti di impianto consente il montaggio di tutti i tipi di manifolds


Le idee per le coltivazioni fuori suolo...

Per rispondere alle molteplici e variegate richieste degli imprenditori di settore impegnati nella coltivazione dei frutti di bosco, Irritec S.p.A. ha sviluppato diverse soluzioni per il fuorisuolo.

Questo tipo di coltivazione richiede "ricette nutritive" differenti a seconda delle colture e della loro fase fenologica. Il fertirrigatore Shaker Set, proposto da Irritec, gestendo fino a 216 valvole divise in 64 blocchi può iniettare da 2 a 4 fertilizzanti contemporaneamente controllandone le dosi in modalità proporzionale o variabile in base a pH e grado di elettro-conducibilità del fluido, misurati in tempo reale dal sistema.

Primo scopo dello Shaker Set è infatti quello di realizzare artificialmente una soluzione circolante dotata di tutti i macro e micro elementi indispensabili alle colture per esprimere il massimo della loro produttività. Il fertirrigatore può distribuire fino a 8 diverse ricette abbinabili ai vari settori irrigui e impostare il tempo di irrigazione in minuti, caratteristica questa molto utile nel fuorisuolo, dove i turni irrigui sono corti e ripetuti nel tempo.

Una volta impostati i valori di pH, di conducibilità e le percentuali relative di ognuna delle soluzioni fertilizzanti desiderate, la macchina, sfruttando le informazioni rilevate dai sensori incorporati, varia in tempo reale l'iniezione delle soluzioni fertilizzanti e di quelle regolanti il grado di acidità. Così facendo garantisce che durante l'intero ciclo irriguo i parametri chimici dell'acqua non si discostino da quelli impostati dall'utente. È anche possibile effettuare un controllo da remoto della mischela tramite cavo, via radio o attraverso un servizio online dedicato.

Se Shaker Set rappresenta "la mente" dei sistemi di irrigazione, "il braccio" è invece costituito dal sistema di distribuzione capillare, che, nel caso dei sistemi di irrigazione dedicati alle colture protette, può essere a flusso laminare oppure con gocciolatori di tipo on-line.
A quest'ultimo gruppo appartiene iDrop, la linea di gocciolatori On-Line che consente portate orarie comprese tra 1,1 e 2,1 litri/h sviluppata appositamente da Irritec per le coltivazioni fuori suolo che richiedono bassa portata ed elevata precisione distributiva come appunto la fragola ed i frutti di bosco.
Di tipo auto-compensante questi gocciolatori sono dotati anche di tecnologia drop-stop per evitare il drenaggio dell'acqua e della soluzione nutritiva verso le piante poste più a valle. Essi hanno diverse portate orarie e grazie agli appositi manifold (raccordi moltiplicatori) possono servire da uno a 4 vasi o piante vicine. Per facilitarne l'installazione, gli iDrop vengono forniti in kit pre-assemblati con apposita astina e microtubo di diversa lunghezza a seconda delle esigenze e in colorazione bianca, per ridurre la temperatura dell'acqua che rimane al suo interno tra un turno irriguo e il successivo.

 

Capillar System per colture in suolo
Capillar System è il sistema capillare di Irritec estremamente personalizzabile in base alle esigenze

 

...e per la coltivazione in suolo

Qualora si debbano gestire impianti non fuori suolo, Irritec ha sviluppato Capillar System un sistema che, seppur di semplice concezione, richiede massima accuratezza nella progettazione e nella messa a dimora dell'impianto. La portata di ogni singolo capillare è infatti direttamente proporzionale alla pressione oltre che alla lunghezza del capillare e al suo diametro interno.

Per soddisfare tutte le esigenze delle colture in vaso, coltivate su diversi substrati, Irritec produce una gamma di condotti capillari differenti in quanto a: diametro interno (che va da 0,6 mm a 1,5 mm), spaziature di inserimento tra un capillare e l'altro (variano da un minimo di 7 cm ad un massimo di 999 cm) e lunghezze (da 40 a 94 cm).
Inoltre, è possibile scegliere il colore del tubo che può essere di colore nero oppure grigio, meno soggetto al surriscaldamento dovuto alla radiazione solare.

Altra soluzione alla quale è possibile fare ricorso per le coltivazioni su substrato, è rappresentata dalle ali gocciolanti integrali dotate di gocciolatore piatto, come P1, oppure l'IrritecTape con labirinto continuo o ancora, il nuovissimo Exxtreme Tape che grazie al doppio filtro distribuito su tutta la lunghezza del tubo garantisce le massime prestazioni anche in presenza di acque particolarmente difficili.

Queste ali gocciolanti grazie alla bassa portata oraria (da 0,3 fino a 1.2 Litri/h) e alla corta spaziatura (da 7.5 a 40 cm) sono particolarmente adatte per l'irrigazione della fragola e dei frutti di bosco nei terreni molto sabbiosi e soprattutto nella fase del trapianto quando è necessario umettare gli apparati radicali per favorire il veloce attecchimento.
Durante tale fase l'eventuale insorgere di stress idrici, anche leggeri potrebbe ridurre l'accumulo di amido nelle radici e portare ad un'inibizione della formazione di gemme a frutto andando dunque a compromettere irrimediabilmente il raccolto. Per evitare tali inconvenienti è consigliabile effettuare un'irrigazione qualche giorno prima del trapianto per favorire una migliore e più veloce radicazione nel nuovo substrato.
 

impianti su suolo con pacciamatura
Negli con pacciamatura, le ali gocciolanti sono poste sotto i teli e può essere predisposto un sistema a pioggia aggiuntivo con funzione climatizzante


Grazie all'utilizzo delle ali gocciolanti, oltre alla distribuzione dell'acqua e della soluzione nutritiva, è possibile distribuire in modo preciso e tempestivo anche i prodotti fitosanitari necessari per il trattamento del suolo contro gli insetti terricoli e altri patogeni dell'apparato radicale.

La maggior parte degli impianti destinati alle coltivazioni protette in serra dei piccoli frutti sono caratterizzati dalla copertura del substrato con pacciamatura, utilizzata per il contenimento delle malerbe e per ridurre l'evapotraspirazione. In questi impianti le ali gocciolanti, installate sotto la pacciamatura, sono affiancate da un secondo sistema irriguo a pioggia con funzione climatizzante, che permette di ridurre il deficit di pressione di vapore delle piante con l'ambiente esterno (l'evapotraspirazione), aumentando di conseguenza l'umidità e riducendo la temperatura.
In questo caso la Irritec consiglia l'uso dei prodotti come lo spruzzatore ID700 oppure il mini-irrigatore ID866 mentre per la nebulizzazione, il nebulizzatore statico ID4191 oppure l'Exl. Quest'ultimo nasce come kit in cui si può scegliere se utilizzare un ugello singolo, oppure 2 o 4 ugelli utilizzando il raccordo a croce in dotazione.

Insomma, anche per la coltivazione di queste colture, per le quali la regimazione degli apporti idrici e nutrizionali rappresenta una delle operazioni più delicate, grazie all'ampia gamma di prodotti offerti e al know-how del suo personale, Irritec rappresenta un valido alleato per ogni agricoltore, in grado di offrire una risposta "su misura" per tutte le esigenze.