Maturo dalla prima metà di ottobre, il melograno è un frutto antichissimo, conosciuto e apprezzato non solo per il dolce sapore ma anche per le innumerevoli proprietà curative.
Al giorno d'oggi, il consumatore è sempre più sensibile alla tematica della "buona alimentazione" e sta imparando a valutare con occhio critico le proprietà organolettico-nutrizionali degli alimenti che consuma. Per questo motivo in un'ottica di mercato in cui la domanda di prodotti gustosi ma salutari è in continua crescita, il melograno rappresenta non solo una vera panacea per il consumatore ma può anche offrire interessanti opportunità di reddito per chi lo coltiva.
 

Un po' di storia

Il nome "melograno", in latino Punica granatum L. nato dall'unione di punicum (cartaginese), malum (mela) e granatum (ricco di semi), giunge in Italia grazie ai Romani in seguito alle guerre puniche.
Questa specie arborea, dalle antiche origini, è originaria di una regione geografica che spazia dall'Iran alla zona himalayana dell'India settentrionale ed è presente sin dall'antichità nel Caucaso e nell'intera zona mediterranea.
Le diverse cultivar moderne, variano per conformazione strutturale e per le caratteristiche del frutto, in particolare della sua parte edibile. Ad essere privilegiate sono le varietà con succo dolce e semi abbastanza soffici da essere mangiati o eventualmente lavorati.
 

Un melograno al giorno, toglie il medico di torno

Le riconosciute proprietà benefiche per la salute umana, derivano dal succo ricco di composti antiossidanti come polifenoli, flavonoidi, antocianine e acidi organici ma anche dai piccoli tegumenti legnosi contenuti all'interno degli arilli (che volgarmente chiamiamo semi) caratterizzati da proprietà diuretiche.
A ciò si associa il notevole apporto di vitamine A, C e di potassio. Insomma possiamo considerarlo una vera e propria "medicina naturale". Probabilmente anche per questi motivi, negli ultimi anni, le superfici destinate a questa coltura sono aumentate.
 

Nei nuovi frutteti si utilizzano diverse strategie colturali innovative, una fra queste è la pacciamatura bianca che migliora la colorazione dei frutti
Nei nuovi frutteti si utilizzano diverse strategie colturali innovative, una fra queste è la pacciamatura bianca che migliora la colorazione dei frutti

 

Impianti "moderni"

Gli impianti specializzati di recente realizzazione tendono a privilegiare nuove varietà molto più produttive e l'uso di tecniche innovative come la pacciamatura bianca che migliora la colorazione dei frutti e le strutture di sostegno.
Queste ultime sono necessarie con cultivar commerciali caratterizzate da rapida messa a frutto - le più diffuse - che, entrando in produzione già al secondo anno, possono risentire notevolmente del peso dei frutti.
Nella maggior parte dei casi si utilizzano sostegni ad Y trasversale con sesti d'impianto di 3.5 x 6 metri. Questo tipo di impianti ha una capacità produttiva di 40 tonnellate ad ettaro e richiede un apporto idrico di ben 5mila metri cubi ettaro.
Assolutamente da evitare, lo stress idrico provoca nel frutto del melograno lo spacco. Per cui, una corretta gestione dell'irrigazione è alla base del successo produttivo di questa coltura.
 

Fertirrigazione: alleata fondamentale per produrre qualità e quantità

L'irrigazione a goccia con fertirrigazione, rappresenta la tecnica ideale perché consente di umidificare al meglio l'apparato radicale e di distribuire i fertilizzanti in modo preciso e tempestivo.
Irritec Spa, realtà specializzata nella produzione di impianti irrigui con più di quaranta anni di esperienza alle spalle, consiglia l'adozione di turni d'irrigazione brevi e frequenti, tali da favorire lo sviluppo continuo del frutto e la formazione di una buccia elastica e carnosa che, al contrario, in presenza di stress idrico diventerebbe dura, rigida e facilmente soggetta allo spacco alle prime piogge di fine estate.
Per l'adacquamento del melograno, l'azienda propone l'uso di due ali gocciolanti laterali per fila di tipo autocompensante cilindrico (Multibar C) o con gocciolatori piatti (Multibar F) con portate da 1.6 a 2.1 litri/ora, distanziati da 50 a 75 centimetri l'uno dall'altro.
 

Subirrigazione, la marcia in più

Per facilitare la meccanizzazione di tutte le operazioni colturali, ridurre gli ostacoli, risparmiare la risorsa idrica ed esaltare la fertirrigazione, sempre più produttori fanno ricorso alla tecnica della subirrigazione che prevede l'interramento delle ali gocciolanti a livello della rizosfera.
Irritec, la cui esperienza nello sviluppo di manichette ed impianti per la subirrigazione è più che ventennale, offre prodotti dedicati e di prima qualità, frutto del know-how di tecnici e progettisti dell'azienda.
In questo caso specifico, l'ala gocciolante Multibar Rootguard è il prodotto di punta. Un passo avanti dai modelli precedenti, dispone di un gocciolatore nel quale è presente un additivo con azione repellente nei confronti degli apici radicali che, andando alla ricerca di acqua e nutrienti, possono introdursi negli orifizi dei gocciolatori tradizionali causandone l'otturazione.
Anche in questo caso Irritec suggerisce l'utilizzo della doppia ala gocciolante abbinata a tutti i dispositivi necessari, come gli sfiati d'aria e il collettore di scarico per realizzare un circuito ad anello a tutto vantaggio della durata e delle performance del sistema nel corso degli anni.
 

Il ruolo chiave della concimazione

Produzioni con frutti di grandi dimensioni (si arriva anche a 600-700 grammi) capaci di mantenere elevati standard di conservabilità e ricchezza di contenuti minerali ed antiossidanti, richiedono molta cura dell'aspetto irriguo ma anche della concimazione.
L'impianto irriguo deve essere ben progettato per distribuire uniformemente la soluzione nutritiva.
Soluzione ideale proposta da Irritec è il banco di fertirrigazione Dosabox junior automatico, capace di iniettare in modo proporzionale fino a tre concimi e di controllare il pH e la conducibilità elettrica.
Per iniettare il concime in assenza di energia elettrica è inoltre possibile fare ricorso al dispositivo Ferticlick sia nella versione Bypass che Pump (dotato di una pompa autonoma a 12 Volt collegabile la batteria del trattore anche in pieno campo).
 

Il DosaBox junior automatico è un dispositivo modulare che permette di dosare 3 fertilizzanti, pH ed EC dell'acqua tramite la regolazione semiautomatica dell’iniezione di ogni singolo canale di aspirazione
Il Dosabox junior automatico è un dispositivo modulare che permette di dosare 3 fertilizzanti, pH ed EC dell'acqua 


La subirrigazione può essere anche implementata in impianti adulti e già in produzione da anni. In questo caso, come nel caso di nuovi impianti, le ali gocciolanti vengono interrate meccanicamente con appositi strumenti trainati.

Affinché la coltura del melograno sia un toccasana per chi la consuma e un'ottima fonte di reddito per chi la produce, occorre scegliere le più opportune tecniche colturali ed irrigue. In questo campo Irritec può rappresentare un valido alleato, offrendo competenza e soluzioni efficaci e complete per ogni esigenza.