"La ricerca e l'innovazione non si possono fermare, perché rappresentano la chiave fondamentale per dare risposte alla sostenibilità, tema caro all'intero comparto vitivinicolo, intesa nella sua ampia accezione economica, sociale e ambientale. In questa direzione il tema dei vigneti resistenti che stiamo affrontando oggi e il progetto portato avanti dall'Emilia Romagna rappresentano un'importante iniziativa per il futuro in termini economici e di sviluppo. La nuova Pac post 2020 sarà la giusta occasione per adeguare la normativa europea e favorire il trasferimento dell'innovazione dai centri di ricerca alle imprese, asset competitivo di primaria importanza per le nuove sfide del mercato".

Con queste parole Paolo Castelletti, segretario generale dell'Unione italiana vini, ha espresso la posizione dell'Uiv al convegno "Lambrusco: progetto ed esperienze per un vigneto sostenibile", organizzato da Il Corriere Vinicolo e moderato dal direttore Giulio Somma nel corso della prima giornata di Enovitis in campo a Fabbrico (Re).

Il focus è stato sul progetto pilota "Vitigni resistenti in Emilia Romagna", finanziato da imprese del settore, tra cui Cantine riunite-Civ, in collaborazione con la Fondazione E. Mach, Vivai cooperativi Rauscedo e Winepoint.
A presentare i risultati del progetto avviato nel 2016 è stato Giovanni Nigro (responsabile Filiera vitivinicola e olivo-oleicola Centro ricerche produzioni vegetali soc. coop.) che ha fatto il punto sullo stato di avanzamento e annunciato il nuovo sviluppo della ricerca sull'applicazione dei resistenti sui vitigni autoctoni.

"Qualsiasi imprenditore - ha commentato Corrado Casoli, presidente di Cantine riunite e Civ - deve porsi la questione dell'evoluzione nel campo della ricerca. La ricerca va fatta, perché essere contrari a priori significa non guardare al futuro. L'attenzione al cambiamento deve spingere a muoversi in una direzione che salvaguardi realmente il territorio e le sue caratteristiche. Per questo sosteniamo con orgoglio questo progetto. Attualmente il Lambrusco è il rosso più bevuto e venduto nel mondo, con 160 milioni di bottiglie prodotte. Per mantenere e accrescere il primato dobbiamo guardare al consumatore che è sempre più attento alla sostenibilità, non solo ambientale, ma anche economica e umana".

Ad approfondire le nuove frontiere della ricerca è stato Marco Stefanini (Unità di genetica e miglioramento genetico della vite - Fondazione Edmund Mach), che ha spiegato le tecniche utilizzate per rendere i vigneti resistenti, partendo da quelle tradizionali, come l'incrocio tra varietà diverse, fino alla cisgenesi e il genome editing, che accorcia i tempi della sperimentazione e permette di ottenere vitigni resistenti, mantenendo inalterato il patrimonio genetico della pianta.
Le prospettive aperte sono state contestualizzate all'interno dell'impalcatura normativa di carattere nazionale e comunitaria, che potrebbe subire cambiamenti con la prossima riforma della Pac, affrontata da Michele Alessi del ministero delle Politiche agricole.

"Attualmente gli ibridi si possono utilizzare solo per i vini comuni e per quelli a indicazione geografica" ha affermato Alessi"Ma nella proposta di revisione della Pac avanzata dalla Commissione europea c'è un'importante apertura per consentire in futuro la produzione anche dei vini Doc con i vitigni resistenti. Una proposta che dobbiamo analizzare con attenzione. Il ministero si impegnerà a sentire tutte le voci delle imprese, facendosi carico delle loro istanze per capire come il sistema Italia vuole agire".

"Anche quest'anno Enovitis in campo - ha spiegato Luciano Rizzi, direttore commerciale Area Agriexpo&Tecnology Veronafieresi conferma un successo. Da cinque anni collaboriamo con Uiv in questa manifestazione unica nel suo genere, che sa intercettare i cambiamenti e le nuove esigenze del mercato. Cambiamenti che gli espositori hanno saputo cavalcare, puntando su innovazione e tecnologia".

E proprio innovazione e tecnologia hanno trovato espressione massima nella premiazione dei vincitori dell'Innovation challenge "New Technology Enovitis in campo 2018", che quest'anno è stato assegnato a: Rex 4-120 GT di Landini; Fendt 200 VFP Vario di Fendt-Agco Italia Spa e Ibisco di Gowan Italia Srl.

In occasione del ventennale premiati, inoltre, gli espositori storici della manifestazione, ovvero quelli presenti sin dalla prima edizione del 1998: A. Spedo & Figli Srl, Landini - Argo Tractors Spa, CNH Industrial Italia Spa, Martignani Srl, Nobili Spa, Rinieri Srl e Same Deutz-Fahr Italia Spa.

Nel pomeriggio si è poi tenuto il primo workshop dal titolo "Valorizzazione degli scarti della filiera vitivinicola, recupero dei sottoprodotti: vigneto, vinificazioni e distillazione" dove è stato illustrato il progetto "Por-Fesr Emilia Romagna 2014-2020". Progetto teso a valorizzare gli scarti e i sottoprodotti della filiera vitivinicola con l'obiettivo di sviluppare una strategia integrata di recupero dei residui sia di produzione e sia del vigneto, che dei processi di vinificazione e distillazione.

Oggi, 22 giugno, invece, la mattinata si apre con il secondo workshop "Innovativi modelli per la gestione meccanizzata e sostenibile del vigneto e monitoraggio della fertilità". E sarà decretato da viticoltori, tecnici e imprenditori presenti, il vincitore del nuovo contest "Vota in Vigneto", organizzato da Unione italiana vini e Macgest.com, che in questa prima edizione è dedicato ai macchinari per la difesa fitoiatrica del vigneto.
Un ricco programma di presentazioni aziendali completerà l'offerta della giornata.
 

Innovation challenge Enovitis 2018 - New Technology

Landini - REX 4-120 GT
Landini REX 4-120 GT è un trattore che adotta caratteristiche tecnologicamente perfezionate, in modo specifico, per l'ottimizzazione delle lavorazioni nel vigneto. Si tratta di una macchina proiettata nel futuro e idonea per implementare un'applicazione completa e fattiva della viticoltura di precisione.
Si segnalano in particolare la larghezza ridotta, la cabina a soli 4 montanti per una miglior visibilità, la sospensione dell'asse anteriore; le diverse pompe idrauliche e la funzione di guida automatica con predisposizione per i collegamenti IsoBus.

Fendt-Agco Italia Spa - Fendt 200 VFP Vario
L'ultra-guidance Psr structure proposta da Fendt rappresenta un notevole passo avanti nella facilità di conduzione della macchina nel vigneto. Costituisce una novità per i trattori da vigneto e consente di poter direzionare in automatico la macchina tra i filari, con l'affermata tecnologia Gps Rtk e con precisi riferimenti locali, grazie all'impiego di sensori ad ultrasuoni.
Il collegamento diretto con l'impianto dell'idroguida e la possibilità di lavorare fino a 20 chilometri/orari valorizzano ulteriormente la macchina. Tale soluzione risulta idonea per implementare al meglio un'applicazione completa e fattiva della viticoltura di precisione.

Gowan Italia Srl - Ibisco
Ibisco® è un nuovo agrofarmaco base di Cos (chito-oligosaccaridi) - Oga (oligo-galaturonidi) proposto da Gowan Italia per la protezione della vite dagli attacchi di oidio. Il prodotto agisce preventivamente come "elicitore" attivando le difese naturali della pianta. L'utilizzo del prodotto nei piani di difesa antiparassitaria del vigneto rappresenta una novità e dà un concreto contributo alla riduzione nell'uso dei fungicidi convenzionali.