Lo scorso 10 maggio la Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani (Cai) e Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno siglato l'accordo 2018-2020 per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese che esercitano attività agromeccanica.
È la prima volta che per la parte datoriale firma Cai (il precedente Ccnl era stato sottoscritto da Unima e Confai) e che si supera in termini lessicali la definizione di contoterzismo in agricoltura, sostituita da una più moderna "attività agromeccanica".

L'intesa, conclusa nella sede di Confai Mantova, per le parti contraenti introduce significative novità in termini di malattia e infortunio, congedi parentali, ferie solidali, continuità professionale, regolamentando più specificatamente anche le assunzioni di lavoratori stagionali con relativa retribuzione per le ore effettivamente lavorate.

"È un accordo equilibrato, innovativo, con grandi aperture da parte delle imprese agromeccaniche" osserva il presidente di Cai Gianni Dalla Bernardina. "Merito soprattutto dell'ottimo lavoro di concertazione della commissione sindacale di Cai, costituita da Sandro Cappellini, Massimo Alberghini Maltoni, Clemente Ballarini, Enzo Cattaneo e con l'assistenza di Valentina Aloi".

Il Ccnl per i lavoratori delle imprese agromeccaniche interessa oltre 20mila addetti che, con questo rinnovo, conquistano un aumento salariale di cento euro, da erogare in tre tranche.

"Il contratto - spiega il vicepresidente di Cai Sandro Cappellini - si applica alle imprese esercenti lavorazioni meccanico-agricole e affini del settore industriale e artigianale, sia per conto terzi sia per conto proprio e terzi e per tutte le lavorazioni dalle stesse di volte, comprese le riparazioni manutenzioni eseguite nelle officine meccaniche condotte direttamente dalle imprese per l'approntamento dei propri mezzi".
"Il contratto - continua il vicepresidente - si applica anche alle imprese che effettuano lavori e servizi di sistemazione idraulica, di manutenzione agraria e forestale e di manutenzione e tutela del territorio, operazioni di rimboschimento, di creazione, sistemazione manutenzione di aree verdi, nonché a quelle che esercitano attività di forniture di olive prevalentemente per conto terzi e, in modo non prevalente, di scavi, movimento terra e lavori affini".

Molto utile, per Cai, come rilevato da Massimo Alberghini Maltoni e da Clemente Ballarini, "l'innalzamento del lavoro straordinario, entro il limite massimo di trecento ore annuali, che nella precedente contrattazione nazionale si fermava a 280 ore".

"Segna un principio di civiltà - afferma Enzo Cattaneo - la possibilità per i lavoratori di cedere a titolo gratuito i riposi e le ferie maturate ad altri lavoratori dipendenti dello stesso datore di lavoro, sistema conosciuto come ferie solidali".