È un mercato pieno di luci e ombre quello delineato dai dati di FederUnacoma relativi alle immatricolazioni di macchine agricole nel primo quarto dell'anno. Infatti, ai considerevoli incrementi delle registrazioni di fine 2017 - fortemente influenzati da Mother Regulation, Pac e bandi ISI e rilevati anche a gennaio 2018 - sono seguiti bruschi cali nei mesi di febbraio e marzo.

"Lo slittamento burocratico dei tempi tecnici delle immatricolazioni di fine anno ha fatto sì che il mercato riportasse percentuali ancora molto alte a gennaio, percentuali che - ha spiegato Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma - sono repentinamente calate nei due mesi successivi provocando una vistosa frenata".

 

Immatricolazioni sulle montagne russe

Nonostante il 2017 si sia chiuso con un'impennata nelle registrazioni di trattori (+ 23.8%), trattrici con pianale di carico (+ 24.4%), mietitrebbie (+ 2%) e rimorchi (+ 1.4%), sembra che la crescita si sia già interrotta per il mercato nazionale delle macchine agricole, se si considerano i dati elaborati dalla Federazione italiana dei costruttori sulla base dei numeri pervenuti al ministero dei Trasporti nel periodo gennaio-marzo 2018.

Facendo il confronto con il primo trimestre del 2017, calano del 2.2 per cento le immatricolazioni di trattori - con 4.342 unità rispetto alle 4.438 dell'anno passato - nonché le registrazioni di rimorchi, che scendono di 7.7 punti percentuali in virtù di 1.945 macchine contro le 2.108 del 2017, e di mietitrebbiatrici, che riportano un meno 10.3 per cento e raggiungono le 26 unità (29 nello stesso periodo dello scorso anno).
Gli unici segnali positivi arrivano dalle trattrici con pianale di carico, che crescono di 15.7 punti percentuali in ragione di 206 macchine sulle 178 del 2017, e dai sollevatori telescopici, che segnano un + 13.6%, spingendosi a 184 unità (162 nel primo trimestre dell'anno passato).

Andando ad esaminare la ripartizione delle immatricolazioni per regione, si nota che le registrazioni di trattori nei primi tre mesi del 2018 sono aumentate rispetto allo stesso periodo del 2017 in Valle d'Aosta (più 150 per cento con 15 unità), Marche (più 56.3 punti percentuali con 125 macchine) e Liguria (più 43.8 per cento con 23 unità). Bene anche Emilia Romagna con un + 31.2 per cento e Sicilia con un + 30.1 per cento. Le immatricolazioni sono invece diminuite in Molise (- 30%), Veneto (- 29.5%) e Piemonte (- 23.1%).
 
Dati di FederUnacoma sulle immatricolazioni nei mesi gennaio-marzo 2018. Clicca sull'immagine per ingrandirla
Dati di FederUnacoma sulle immatricolazioni nei mesi gennaio-marzo 2018
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I risultati di mercato appaiono ancor più negativi osservando l'andamento delle immatricolazioni tra gennaio e marzo di quest'anno. Le registrazioni di trattrici - dopo aver segnato un incremento tendenziale del 54.7 per cento a gennaio - crollano a meno 29 per cento a marzo, mentre quelle di mietitrebbie passano da un + 11% ad un - 38.5% nell'arco dei tre mesi. L'oscillazione è impressionante anche per i rimorchi: da un aumento del 10.6 per cento giungono ad un calo del 16 per cento.
Perfino i trattori con pianale di carico e i sollevatori telescopici - ancora in attivo nel bilancio complessivo trimestrale - mostrano una tendenza poco incoraggiante, poiché i primi passano da un picco di immatricolazioni a gennaio (più 197.6 punti percentuali) ad un calo a marzo (meno 50.6 punti percentuali) e i secondi da un + 102.2% ad un - 12.5%.

 

Mercato condizionato da Mother Regulation, burocrazia e freddo 

Secondo Malavolti, l'andamento anomalo delle immatricolazioni nel primo quarto dell'anno "è un effetto della Mother Regulation, normativa europea che - imponendo nuovi criteri di omologazione dei mezzi agricoli dal 1° gennaio 2018 - ha costretto le case costruttrici ad accelerare le registrazioni e le vendite delle macchine in giacenza prima della fine del 2017".

Come già accennato, il picco delle immatricolazioni di dicembre ha esaurito la propria spinta solo a gennaio a causa dei tempi lunghi delle pratiche di registrazione, che - diversi da regione a regione - sono responsabili delle grandi differenze a livello regionale nei numeri di unità immatricolate.

Oltre alla flessione fisiologica successiva al picco di registrazioni di fine 2017, il duro contraccolpo subito dal mercato negli ultimi tre mesi è dovuto anche al protrarsi dell'inverno, che ha provocato l'avvio ritardato del ciclo vegetativo delle piante e quindi delle operazioni colturali, con conseguenti riflessi negativi sulla domanda di veicoli agricoli.

 

L'anno che verrà

Stando alle previsioni di FederUnacoma, una volta terminata la fase di assestamento delle immatricolazioni, il mercato dovrebbe presentare un andamento più lineare e permettere di valutare l’effettiva evoluzione delle vendite nei prossimi mesi.

"I costruttori sperano che, nel corso del 2018, i fondi dei PSR (e i bandi ISI) possano essere utilizzati sempre di più per l'acquisto di macchinari e che - ha commentato il presidente della Federazione - la redditività delle aziende agricole e le condizioni dell'economia italiana possano stimolare gli investimenti per l'innovazione tecnologica e il rinnovo del parco macchine".