Il mercato trattori vede salire le immatricolazioni e riduce il disavanzo rispetto al 2008 intorno ai due punti percentuali. Il dubbio che l'economia reale segua un andamento diverso è però forte e concreto
Una commedia degli equivoci in perfetto stile shakespeariano. Ma con attori 'meccanici', i trattori, a farla da protagonisti. Se il mercato specifico fosse infatti la cartina di tornasole dell'economia nazionale si sarebbe quasi tentati di affermare che 'se proprio deve andare male, allora vada così'. Con 113 macchine in più immatricolate rispetto al maggio 2008 il disavanzo 'solare' fra le due annate si riduce in effetti a un non preoccupante meno due e 24 per cento, dato che porta a ipotizzare un mercato in ripresa con John Deere che può al momento proclamarsi 'The winner' risultando il brand che più è cresciuto, sia in assoluto sia in percentuale.
Peccato che dietro ai dati di immatricolazioni ci siano sempre dubbi e perplessità e che l'umore degli operatori non sempre si sposi con gli andamenti cartacei. Massey Ferguson, per esempio, apparentemente potrebbe sorridere visto che stalla su quote di mercato e volumi vicini a quelle del 2008, ma in quel di San Quirico nessuno sorride e negli States Agco ha anche iniziato a ridurre il personale. Segno che l'andamento reale può essere diverso da quello evidenziato dai numeri. Anche perché questi ultimi continuano a essere viziati da 'presenze' estemporanee che non hanno nessuna ragione di essere.
Proprio per questo si è deciso questo mese di affiancare alla tradizionale tabellina riepilogativa anche una nuova tabella, pubblicata nella seconda pagina (qui di fianco si vede un estratto di entrambe le tabelle, ndr), tesa a proporre un andamento delle immatricolazioni più pulito e coerente, filtrato da tutti gli elementi di disturbo che si è riusciti a individuare.
L'obiettivo è quello di fornire ai lettori informazioni il più possibile corrette e obiettive, sicuramente avulse dalle deviazioni indotte dalle reimmatricolazioni di vecchie macchine e, nei limiti del possibile, anche da quelle delle macchine nuove che finiscono esportate nei Paesi limitrofi all'Italia e non appartenenti all'Unione Europea.
Tornando comunque alle immatricolazioni va segnalata l'ormai stabile presenza di Kubota nella 'hit parade' dei brand in forte crescita, classifica che premia anche Claas e, almeno a livello percentuale, Valtra.
Sul fronte opposto i marchi nazionali, praticamente senza eccezioni.
Sia in casa Argo Tractors sia in casa Same Deutz-Fahr le immatricolazioni continuano in effetti a essere contrassegnate da segni meno, e anche Goldoni, dopo la crescita 2008, sembra ora in fase di reflusso a fronte di andamenti più lineari dei suoi dei diretti concorrenti, Antonio Carraro e i marchi del Gruppo Bcs.
Di fatto, quindi, situazioni quanto mai difformi l'una dall'altra, esattamente come si registra passando dai marchi alle categorie funzionali.
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Sul prossimo numero di Macchine Trattori il dettaglio degli andamenti di settore e il punto a metà 2009.
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Tratto da Macchine Trattori - Giugno 2009
in collaborazione con Editoriale Orsa Maggiore
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Fonte: Editoriale Orsa Maggiore