È pesante il bilancio sulla produzione delle castagne in Toscana.
Nonostante un inizio che sembrava promettente, gli attacchi del marciume gessoso hanno causato perdite e deprezzamenti notevoli, in molti dei territori vocati.
Questa malattia, causata dal fungo Gnomoniopsis castaneae, può manifestarsi anche dopo la raccolta, rovinando le castagne che diventano appunto di consistenza gessosa e rendendole non adatte al consumo e alla vendita.
L'attacco del fungo, che entra nella pianta in fase di fioritura per poi svilupparsi nel frutto, sembra essere stato favorito soprattutto dalle condizioni anomale di caldo umido che si sono registrate in ottobre e ha interessato varie zone castanicole della Toscana come la Garfagnana e l'Amiata.
Ma i danni maggiori, come riporta la Coldiretti regionale, sono stati rilevati nel comprensorio del Marrone del Mugello Igp, con un danno sulla produzione stimato intorno al 40%.
Un danno che tra marroni non raccolti, sciupati o contestati alla vendita, ha interessato tra i 6 e i 7mila quintali di prodotto, con una perdita economica per ora quantificata in almeno 2 milioni di euro.
Un danno ancora più grave in quanto va a impattare su aziende montante, già provate da altre situazioni di difficoltà, e che spesso vedono nelle castagne una delle principali fonti di reddito.
Una situazione di cui si è fatta carico anche la Regione stessa, che ha aperto le pratiche per raccogliere le segnalazioni di danno, in modo da avere un quadro il più completo possibile della situazione e poter valutare se ci possono essere le condizioni per chiedere lo stato di calamità naturale.
Un passaggio che sarebbe fondamentale per poter attivare i fondi di solidarietà nazionale per fornire degli indennizzi anche parziali alle aziende colpite.
Nello specifico la segnalazione del danno deve essere fatta sul portale Artea, l'Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura, entro il 24 gennaio 2025.
Le segnalazioni possono essere fatte su tutto il territorio regionale.