I mercati internazionali del grano duro fino convergono su una nuova tendenza rialzista, che dovrebbe tenere banco - come accade quasi ogni anno - almeno fino a tutto novembre prossimo, salvo intoppi legati al ritorno sul mercato della Turchia - che dispone quest'anno di 500mila tonnellate di prodotto in più - o di altri Paesi.
In Canada tanto i prezzi Fob del Cwad di prima qualità rilevati dalla Commissione Ue al St. Lawrence Market di Toronto - in aumento di 5 dollari Usa e 8 euro sulla scorsa settimana - quanto quelli registrati dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano nella provincia del Saskatchewan - 1,06 euro in più su base settimanale - indicano chiaramente e concordemente il persistere di aumenti di questi valori.
In particolare, nella provincia canadese che produce l'81% del frumento duro del Paese, da settembre in avanti si è ormai consolidata la crescita dei prezzi offerti dagli agricoltori, sia spot che a consegna differita, mentre l'ultimo aumento del prezzo Fob è sostenuto dall'incremento ancor più grande del prezzo all'ingrosso all'esportazione sulla piazza di Rosetown, solo parzialmente neutralizzato da una diminuzione dei costi di trasporto interni tra i terminal degli elevatori e i porti della regione dei grandi laghi: gli export basis.
Negli Usa si registra invece un lieve recupero settimanale dell'indice dei Future a Chicago (+0,28%) e la stabilità del prezzo Fob del Northern Durum a 305 dollari Usa alla tonnellata, anche se - grazie alla rivalutazione del dollaro Usa dell'ultima settimana - questi valori tradotti in euro crescono ben oltre il dato reale originato in divisa a stelle e strisce.
E mentre i report canadesi continuano a tacere sui problemi di qualità del proprio grano duro, già paventati nelle scorse settimane, registrano invece che la domanda di questo prodotto è destinata a crescere del 65% nella campagna commerciale 2024-2025, a fronte di una produzione che crescerà, ma che risulterà di almeno 600mila tonnellate inferiore alle stime ufficiali iniziali, le quali avevano depresso eccessivamente i prezzi sia negli Usa che in Europa in agosto.
Frattanto continua la ripresa dei prezzi in Italia: tutte le borse merci segnalano rialzi, anche se prudenti, sui grani duri fini nazionali, più accentuati sui quelli esteri comunitari a Milano, mentre a Bari ed Altamura volano i frumenti di qualità canadesi.
Intanto, Ismea rileva 8 piazze all'origine in crescita su 13 monitorate. Ma dal Canada gli analisti ribadiscono: sarà una campagna commerciale molto competitiva, pertanto nessuna presa di beneficio è scontata.
Noli, indice Panamax +8,25% in una settimana
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 9 ottobre 2024 - ha perso il 3,3% scendendo poco sopra il minimo registrato il 28 agosto scorso a 1.799 punti, a causa di una domanda ridotta per il segmento di dimensioni maggiori. Tale valore raggiunto ieri registra una perdita di ben 179 punti sui 1.978 registrati il 2 ottobre (-9,05%), quando già dava segni di debolezza perdendo altri 38 punti sui 2.016 del 25 settembre (-1,88%).
Il Baltic con 1.799 punti continua ad allontanarsi dai 2.064 punti raggiunti il 3 luglio 2024, mentre restano a notevole distanza i 2.419 punti del 18 marzo 2024 - valore massimo degli ultimi mesi - rispetto al quale l'indice registra ieri un arretramento di ben 620 punti (-25,63%). L'indice - al 9 ottobre 2024 - su base annuale perde ora il 9,28%, mentre il 2 ottobre guadagnava ancora l'11,12%.
In aumento durante la settimana trascorsa anche l'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: ieri è cresciuto di 14 punti fino a 1.457 punti, realizzando complessivamente un aumento di ben 111 punti sui 1.346 raggiunti solo lo scorso 2 ottobre (+8,25%), quando però aveva perso 197 punti sul 25 settembre 2024.
Inoltre, con riguardo all'indice principale "Baltic Dry è sceso di 295 punti o del 14,09% dall'inizio del 2024, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 9 ottobre 2024. E la stessa fonte afferma che il mercato è atteso aumentare decisamente già a breve per poi prendere quota a medio termine "Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 2.182,57 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 2.507,26 tra 12 mesi" confermando per altro la previsione della scorsa settimana.
Chicago, Future Durum Wheat Index + 0,28%
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti l'8 ottobre 2024 registra un primo segno di arresto della fase ribassista innescatasi nelle ultime settimane di settembre con un lieve aumento di 1,73 punti base sul 1° ottobre scorso (+0,28%), fino a 626,21 punti (poco più di 6,26 dollari Usa per bushel): tale valore torna a superare, anche se di poco, la rilevazione di AgroNotizie® del 30 luglio 2024, quotata a 625,90 punti.
Rispetto al recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021 - l'indice porta il recupero a 18,64 (+3,07%).
La scorsa settimana invece - il 1° ottobre 2024 - si era segnalato il terzo cedimento consecutivo di 0,83 punti sulla settimana ancor precedente (-0,13%), più lieve dei due precedenti: quello da 7,50 punti registrato il 24 settembre sul 18 settembre (-1,19%), più robusto del primo, verificatosi il 18 settembre e pari a 3,44 punti sull'11 settembre 2024 (-0,54%).
E appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023, da quando la perdita dell'indice si calcola oggi in 461,42 punti (-42,42%).
Inoltre, la quotazione dell'8 ottobre al cambio di ieri, 9 ottobre 2024, è pari a 210,00 euro alla tonnellata, in aumento di 2,78 euro alla tonnellata sulla quotazione del 1° ottobre valorizzata al cambio del 2 ottobre 2024 e pari a 207,22 euro.
Tale aumento di valore in euro è determinato dall'effetto congiunto del pur lieve incremento dell'indice denominato in dollari Usa quanto da una ulteriore rivalutazione della divisa americana, passata dagli 0,90 euro per un dollaro Usa - rilevati da AgroNotizie® il 2 ottobre scorso, agli 0,91 euro registrati ieri, 9 ottobre 2024.
I prezzi Fob crescono in Canada
Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 7 ottobre 2024, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi canadesi è di 414,26 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore aumento di 3,21 rispetto alla quotazione del 1° ottobre scorso, attestatasi a 411,05, quando il valore aveva registrato un primo incremento di ben 19,76 rispetto alla quotazione del 23 settembre 2024, attestatasi a 391,29 dollari canadesi alla tonnellata.
Di fatto si registra il consolidarsi del notevole aumento rispetto alle quotazioni di fine agosto, quando il prezzo Fob del Cwad era attestato intorno ai 390 dollari canadesi alla tonnellata. E continua ad avvicinarsi, anche se non di molto e a piccoli passi, alle quotazioni del 29 luglio, quando il Cwad aveva raggiunto un prezzo Fob di 450,02 dollari canadesi.
Pertanto, al 7 ottobre, le perdite del prezzo Fob del Cwad di prima qualità sul 29 luglio 2024 ammontano complessivamente a 35,76 contro i 38,97 dollari canadesi alla tonnellata del 1°ottobre 2024.
La quotazione del 7 ottobre 2024, valorizzata al cambio del successivo 9 ottobre è pari a 276,51 euro alla tonnellata, in aumento di 1,06 euro sui 275,45 euro alla tonnellata della quotazione del 1° ottobre valorizzata al cambio del successivo 2 ottobre 2024.
Il rialzo delle quotazioni canadesi continua a riflettersi sui valori in euro pressoché in proporzione, dato che il tasso di cambio tra il 2 ed il 9 ottobre è variato pochissimo - e al rialzo - sempre intorno ad un valore di 0,67 euro per un dollaro canadese.
Rispetto alla quotazione del 29 luglio valorizzata al cambio del 31 luglio 2024 e pari a 300,56 euro resta una perdita ancora di 24,05 euro, seppur in una situazione di tassi di cambio rimasti invariati intorno a 0,67 euro per un dollaro canadese.
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 2 ottobre scorso, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 320 dollari Usa e di 289 euro alla tonnellata, registrando così sulle quotazioni rilevate dalla Commissione il 25 settembre aumenti di 5 dollari per i contratti denominati nella divisa Usa e di 8 euro per quelli denominati in eurovaluta.
In particolare, i contratti denominati in dollari, il 2 ottobre sono tornati sullo stesso valore raggiunto il 10 luglio 2024, pari a 320 dollari Usa alla tonnellata. Invece, i contratti in eurovaluta - il cui declino graduale era iniziato dalla rilevazione del 12 giugno scorso, quando erano attestati a 330 euro alla tonnellata - tornano ora su un valore superiore di 4 euro a quello registratosi l'11 settembre 2024 - 285 euro alla tonnellata.
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 25 settembre 2024, il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 105 dollari e 104 euro alla tonnellata.
Il prezzo Fob Usa si conferma a 305 dollari
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates il 4 ottobre 2024 il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna ottobre-novembre 2024 è di 305 dollari Usa alla tonnellata, stabile sulle precedenti rilevazioni del 26 e del 20 settembre scorso, quando si era verificato un aumento di 15 dollari sulla precedente rilevazione del 13 settembre di 290 dollari, valore che si era mantenuto costante a partire dal 16 agosto 2024. In questa ultima data si era verificato un drastico calo di 35 dollari dalla precedente quotazione di 325 dollari, confermata sin dal 21 giugno 2024.
La quotazione del 4 ottobre del Northern Durum, valorizzata al cambio del 9 ottobre 2024, è pari a 278,46 euro alla tonnellata, in aumento di 2,81 su quella del 26 settembre valorizzata al cambio del 2 ottobre 2024 e pari a 275,56 euro.
A parità di quotazioni tra il 26 settembre ed il 4 ottobre l'incremento è dato da un apprezzamento della divisa Usa che tra il 2 ed il 9 ottobre ha accresciuto il proprio valore, passando da 0,90 euro per un dollaro Usa a 0,91 euro.
Canada, prezzi all'ingrosso in aumento
Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 7 ottobre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 303,51 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 9,19 sui 294,32 dollari canadesi registrati il primo ottobre scorso, a seguito di un calo di 3,31 sui 297,63 dollari canadesi del 23 e 16 settembre 2024.
Rispetto al 29 luglio scorso, quando questo valore era attestato a 312,32 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite del prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del grano Cwad numero uno scendono così a soli 8,81 dollari canadesi alla tonnellata. Tra il 6 maggio 2024, quando il prezzo all'ingrosso all'esportazione era di 413,37 dollari canadesi alla tonnellata, ed i 303,51 registrati il 7 ottobre scorso, questo valore segna ora una perdita pari a 109,86 dollari canadesi (-26,58%).
Il 7 ottobre scorso gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti dei grandi laghi, sono stati calcolati in 110,75 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di ben 5,98 dollari canadesi rispetto al 1° ottobre, quando erano attestati a 116,73 dollari canadesi.
In pratica, l'ulteriore aumento dei prezzi Fob intervenuto tra il 1° ed il 7 di ottobre - pari a 3,21 dollari canadesi - è spiegato dall'incremento del prezzo all'ingrosso all'esportazione sulla piazza di Rosetown pari a 9,19 parzialmente sterilizzato dal calo dei costi di trasporto interni pari a 5,98.
Canada, prezzi all'origine in aumento
E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 7 ottobre 2024 è di 307,08 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore aumento di 2,47 sui 304,61 dollari registrati il primo ottobre 2024.
Dopo la drastica riduzione di 16,54 dollari canadesi alla tonnellata verificatasi tra il 29 luglio ed il 26 agosto scorso, con questo valore attestato a quest'ultima data a 289,08 dollari canadesi, si registra una tendenza, fino al 7 ottobre, di ripresa dei prezzi pari a 18 dollari netti (+6,23%).
È da tenere presente che il 3 settembre scorso, per la prima volta dallo scorso maggio si interrompe la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 79,92 dollari (-20,65%).
Infine, il 7 ottobre, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a dicembre 2024 - risulta essere di 311,31 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore aumento di ben 10,65 sui 300,66 dollari canadesi registrati solo il 1° ottobre scorso.
Rispetto al prezzo medio del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto scorso all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si registra una tendenza, fino al 7 ottobre, di ripresa dei prezzi pari a 21,68 dollari (+7,48%).
Canada, produzione inferiore alle attese
Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 7 ottobre 2024, l'autorità della provincia del Saskatchewan ha abbassato la sua stima della resa di grano duro di un bushel a 32 bushel per acro.
Ma non solo: "La scorsa settimana abbiamo parlato delle revisioni del bilancio del grano duro da parte del Ministero dell'Agricoltura del Canada. Ironia della sorte, le modifiche hanno in gran parte avvicinato i numeri del Ministero alle nostre stime. Tuttavia, ciò non risolvere il problema dei segnali errati forniti precocemente ai coltivatori da parte del Ministero dell'Agricoltura del Canada".
In pratica, molto probabilmente il raccolto canadese per la campagna commerciale 2024-2025 sarà molto vicino a 5,7 milioni di tonnellate, forse meno, allontanandosi sempre più non solo dai 6 milioni di tonnellate dell'ultima stima del Ministero dell'Agricoltura, ma anche dalla stima dello scorso agosto, proiettata oltre i 6,3 milioni di tonnellate. Il tutto generato dalla sovrastima dei rendimenti per ettaro - pari ad una produzione prevista in più di 600mila tonnellate - che nelle settimane intercorse tra fine agosto e oltre metà settembre ha influito negativamente sui prezzi pagati agli agricoltori, non solo quelli canadesi.
Ma sia il Ministero che gli analisti della Commissione per lo sviluppo del grano del Saskatchewan convergono su un altro dato: la domanda di grano duro canadese è attesa aumentare di circa il 65% rispetto allo scorso anno, cosa che potrebbe alimentare una ulteriore ripresa dei prezzi, visto che si attendono maggiori richieste di questa commodity per circa un milione di tonnellate.
Prezzi Cif in aumento nel Mediterraneo
Secondo il rapporto inoltre "i prezzi Cif del grano duro proveniente da Spagna e Grecia sono aumentati di 10-15 euro alla tonnellata nelle ultime due settimane fino a 310-320 euro alla tonnellata. Nonostante ciò, la Spagna e la Grecia rimangono le provenienze più economiche con destinazione Sud Italia". Infine - giusto per non alimentare facili entusiasmi - si ribadisce un concetto già noto: "Quest'anno il mercato del grano duro sarà meglio rifornito e vi sarà una forte concorrenza nel mercato di esportazione".
Canada, aggiornamento dell'export
Le esportazioni canadesi di grano duro nell'ottava settimana della campagna commerciale 2024-2025 sono state pari a 55mila e 100 tonnellate per un totale stagionale di 359mila e 700 tonnellate, in aumento del 25% sullo stesso periodo dell'anno scorso. La maggior parte delle esportazioni di grano duro nell'ottava settimana sono state effettuate attraverso il San Lorenzo e attraverso interporti verso gli Stati Uniti ed il Messico.
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 9 ottobre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 320 euro alla tonnellata sui minimi ed a 325 euro sui massimi, in rialzo di 3 euro sulla precedente seduta del 2 ottobre, quando le quotazioni avevano subito il secondo rialzo consecutivo di 2 euro alla tonnellata. Dal 18 settembre, quando le quotazioni di questo cereale a Foggia stazionavano su valori di 310-315 euro, al 9 ottobre si rileva un incremento complessivo delle quotazioni pari a 10 euro alla tonnellata.
Dal 19 giugno scorso, data di esordio delle quotazioni su valori di 337-342 euro alla tonnellata, il frumento duro nazionale a Foggia perde comunque ben 17 euro alla tonnellata. Mentre scende a 30 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio scorso, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 2 ottobre 2024 perdite per 135 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 9 ottobre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 284 euro alla tonnellata sui minimi e 289 euro sui massimi, in aumento di altri 2 euro sulla precedente seduta del 2 ottobre, quando si era verificato un primo aumento di 2 euro sull'ancor precedente seduta del 25 settembre 2024. Dal 25 settembre al 9 ottobre 2024 il grano duro fino sulla piazza di Roma guadagna quindi complessivamente 4 euro alla tonnellata.
Ma tra il 3 luglio ed il 9 ottobre 2024, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 11 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 284-289 euro. Mentre, sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 28 euro alla tonnellata sui minimi e di 35 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 9 ottobre 2024 perdite pari a 121 euro alla tonnellata sui minimi e a 126 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 8 ottobre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 348 euro alla tonnellata sui minimi e 370 euro sui massimi, in aumento di 5 euro sui minimi e stabile sui massimi rispetto alla precedente seduta del 1° ottobre scorso, quando invece si era registrata stabilità sul 24 settembre 2024.
In tale ultima data si era verificato il notevole aumento di 8 euro sui minimi e di 27 euro sui massimi sulla ancor precedente seduta del 17 settembre 2024. Dal 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale, quando quotava 360-365 euro alla tonnellata, il grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli ha quindi perso 12 euro alla tonnellata sui minimi, ma ha guadagnato 5 euro sui massimi.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno scorso si rilevano pertanto prezzi inferiori di 2 euro sui minimi, ma maggiori di 15 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno erano di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano all'8 ottobre 2024 perdite pari a 117 euro alla tonnellata sui minimi e 110 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari l'8 ottobre 2024 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa è stato fissato a 318 euro alla tonnellata sui minimi ed a 323 euro sui massimi, in aumento di altri 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 1° ottobre, quando si era verificato un altro aumento di pari valore sulla ancor precedente seduta del 24 settembre 2024. In questa ultima data si era registrato il primo aumento di 2 euro.
All'8 di ottobre pertanto l'incremento complessivo delle quotazioni è di 8 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024.
Dalla seduta di esordio del 25 giugno - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - all'8 ottobre sono stati invece bruciati 27 euro alla tonnellata di valore. In questo caso, sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 31 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano all'8 ottobre 2024 perdite pari a 127 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine l'8 ottobre è stato fissato a 388 euro alla tonnellata sui minimi ed a 393 euro sui massimi, in aumento di 13 euro alla tonnellata sui valori di 375-380 che si erano tenuti stabili dal 30 luglio al 1° ottobre 2024. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - restano comunque in perdita di 127 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, l'8 ottobre 2024 è stato quotato a 317 euro alla tonnellata sui minimi e 327 euro sui massimi, in aumento di 10 euro sui valori di 307-317 che si erano mantenuti stabili dal 16 luglio al 1° ottobre 2024.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano l'8 ottobre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddivise per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 1° ottobre, quando si era registrato un primo aumento di 5 euro sul 24 settembre 2024, data ultima di un periodo di stabilità iniziato il 27 agosto scorso. Tali prezzi risultano in calo di 25 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano all'8 ottobre perdite pari a 95 euro alla tonnellata.
- Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 1° ottobre, quando si era registrato un primo aumento di 5 euro sul 24 settembre 2024, data ultima di un periodo di stabilità protrattosi sin dal 27 agosto 2024. Tali prezzi risultano in calo di 37 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite all'8 ottobre 2024 pari a 105 euro alla tonnellata.
L'8 ottobre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, valori in crescita di 5 euro sulla precedente seduta del 1° ottobre che chiude così una fase di stabilità iniziata il 27 agosto 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 80 euro alla tonnellata sui minimi e 90 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il l'8 ottobre a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 17 settembre scorso in avanti, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 4 ottobre 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 324 euro alla tonnellata sui minimi e a 329 euro sui massimi, in aumento di 2 euro alla tonnellata sulla quotazione del 27 settembre scorso, quando si era registrato un altro aumento di 3 euro sulla quotazione del 20 settembre 2024.
In tale ultima data si era verificato il primo aumento di 4 euro sulla ancor precedente seduta del 13 settembre scorso, attestata su 315-320 euro alla tonnellata, valori che erano rimasti stabili dal 19 luglio 2024. Dal 13 settembre al 4 ottobre 2024 le quotazioni sono complessivamente aumentate di 9 euro alla tonnellata.
Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 23 euro alla tonnellata. E si registra un deprezzamento di 26 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 27 settembre 2024 di 131 euro alla tonnellata.
Nella seduta del 4 ottobre 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 397 euro alla tonnellata sui minimi e a 400 euro sui massimi, in aumento di ben 18 euro alla tonnellata rispetto alla precedente seduta del 27 settembre 2024, quando si era verificato un primo aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 20 settembre 2024. Su tale ultima data questo cereale guadagna così complessivamente 23 euro alla tonnellata.
Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 127 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 3 ottobre scorso quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 315 euro alla tonnellata sui minimi e 320 sui massimi, in aumento di 4 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 settembre, che chiude un periodo di stabilità che aveva avuto inizio l'11 luglio 2024.
I valori raggiunti il 3 ottobre 2024 risultano in calo di 20 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno scorso e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 3 ottobre 2024 pari a 105 euro alla tonnellata.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 9 ottobre 2024
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea tra il 30 settembre e l'8 ottobre 2024 monitorati da AgroNotizie® ieri, 9 ottobre, presentano su base settimanale 8 piazze in aumento e 5 stabili su 13 osservate.
Si conferma così per la seconda settimana consecutiva la tendenza rialzista che era emersa una settimana fa, succeduta alla più totale stasi dei prezzi registrata invece due settimane or sono, quando si erano rilevate 14 piazze stabili su 14.
In questa settimana gli aumenti sono distribuiti in maniera abbastanza trasversale dal Nord al Sud della penisola, con rialzi che toccano anche piazze rimaste ferme la settimana scorsa. È il caso di Matera, passata dai 310 euro di prezzo medio in campagna del 30 settembre ai 320 del 7 ottobre 2024, che cresce così di 10 euro alla tonnellata (+3,2%).
Questa settimana invece si ferma Napoli, pure cresciuta di ben 17,5 euro tra il 17 ed il 24 settembre scorsi e che invece il 1° ottobre nel ribadire i 356,50 euro alla tonnellata di prezzo medio della settimana precedente si conferma la piazza con il prezzo più alto in Italia.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 9 ottobre 2024
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 9 ottobre 2024, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 295 euro alla tonnellata sui minimi e 300 euro sui massimi, stabili sulle precedenti rilevazioni dall'11 settembre 2024 in avanti, quando invece si era verificato un calo sulla ancor precedente rilevazione del 4 settembre scorso di 3 euro sui minimi e 5 sui massimi.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile consultare l'articolo del 3 ottobre 2024.
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