La Commissione Europea ha approvato, ai sensi delle norme dell'Ue in materia di aiuti di Stato, un regime italiano pari a 1 miliardo di euro a sostegno degli agricoltori colpiti da eventi alluvionali e franosi verificatisi in alcune regioni d'Italia. La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.114194 nel Registro degli Aiuti di Stato del sito web della Commissione dedicato alla concorrenza una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. Lo ha comunicato ieri - 9 ottobre 2024 - la Commissione Ue.

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La misura dello Stato italiano

L'Italia ha notificato alla Commissione l'intenzione di introdurre un regime da un miliardo di euro a sostegno delle imprese attive nel settore agricolo che sono state colpite dagli eventi alluvionali e franosi verificatisi nel maggio 2023 nelle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche.

 

Due gli obiettivi del regime: sostenere investimenti volti al ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato dalle alluvioni e dalle frane e indennizzare le imprese attive nella produzione agricola primaria e nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli per i danni subiti.

 

Il regime, che è aperto alle imprese agricole di tutte le dimensioni, resterà in vigore fino al 1° maggio 2027. Nell'ambito del regime l'aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette per finanziare:

  • Fino al 100% dei costi di investimento ammissibili sostenuti per il ripristino del potenziale produttivo agricolo fino al livello preesistente al verificarsi delle calamità naturali;
  • Fino al 100% dei danni subiti dalle imprese come conseguenza diretta della calamità naturale.

In particolare, i costi ammissibili in conto danni, comprendono le compensazioni per: i danni materiali, quali edifici, attrezzature, macchinari, scorte e mezzi di produzione; le perdite di reddito dovute alla distruzione totale o parziale della produzione agricola e dei mezzi di produzione agricola; le altre spese sostenute dal beneficiario a causa della calamità naturale.

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La valutazione della Commissione

La Commissione ha valutato il regime ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 2, lettera b del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (Tfue), che consente agli Stati membri di concedere aiuti per ovviare ai danni arrecati dalle calamità naturali o da eventi eccezionali. In particolare, la Commissione ha constatato che gli eventi alluvionali e franosi sono stati classificati come calamità naturali e che il regime serve unicamente a compensare i danni effettivamente causati da queste calamità. Il regime introduce inoltre un meccanismo adeguato per garantire che non vi sia alcuna sovracompensazione.

 

In particolare, la Commissione ha constatato che l'aiuto agevola lo sviluppo di un'attività economica, vale a dire la produzione agricola primaria e che il regime è necessario e appropriato per far sì che gli agricoltori attuino misure per il ripristino immediato della produzione agricola e la ripresa delle attività qualora non abbiano i fondi necessari alla ricostruzione delle attività danneggiate; inoltre, il regime sostiene gli obiettivi delle principali iniziative politiche dell'Ue, come la Politica Agricola Comune.

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Secondo la Commissione, la misura avrà un "effetto di incentivazione" in quanto i beneficiari non realizzerebbero tali misure senza il sostegno pubblico e giudica l'aiuto come proporzionato, in quanto è limitato al minimo necessario e avrà un'incidenza limitata sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri. Non solo, secondo l'esecutivo europeo, l'aiuto produrrà effetti positivi che superano qualsiasi potenziale distorsione della concorrenza e degli scambi nell'Ue. Su queste basi la Commissione ha approvato il regime italiano in quanto conforme alle norme dell'Unione sugli aiuti di Stato.

 

Vestager: "Non ci saranno distorsioni della concorrenza"

"Questo regime da 1 miliardo di euro - ha dichiarato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile per la Concorrenza - permetterà all'Italia di aiutare gli agricoltori colpiti dalle devastanti inondazioni e frane del maggio 2023 nelle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche. Gli agricoltori saranno compensati per i danni subiti, inclusa la perdita di reddito, senza che vi siano distorsioni della concorrenza".