AGGIORNAMENTO DOPO LA PUBBLICAZIONE: Ismea rende noto che, a poco più di 24 ore dalla riapertura del portale della Misura Più Impresa, è stata esaurita la dotazione finanziaria per le agevolazioni rivolte agli under 41.


Per le imprese agricole a prevalente o totale partecipazione femminile, rimane ancora possibile presentare le domande attraverso il portale dedicato.


Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale numero 252 del 27 ottobre 2022 del Decreto Mipaaf del 20 luglio 2022 a firma del ministro delle Politiche Agricole pro tempore Stefano Patuanelli, "la Misura Più Impresa completa il suo restyling normativo". Lo comunica Ismea che gestisce questa Misura d'intervento per la quale, dalle ore 10:00 di ieri, 10 novembre 2022, è stato riaperto il portale per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni dedicate all'imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura.

 

Contributi a fondo perduto, fino al 35% delle spese ammissibili, e mutui a tasso zero sono le agevolazioni previste da Più Impresa per progetti fino a 1,5 milioni di euro finalizzati a favorire la competitività, lo sviluppo sostenibile e l'innovazione tecnologica delle Pmi agricole condotte da giovani e donne.

 

"Si tratta di un intervento molto atteso dall'imprenditoria giovanile e femminile, dopo la sospensione della Misura disposta nel 2021 per esaurimento delle risorse finanziarie" sottolinea la nota stampa di Ismea. Ora, secondo quanto disposto dalla Legge 30 dicembre 2021, numero 234 sul Bilancio dello Stato, alla Misura Più Impresa "sono destinate le risorse del Fondo Rotativo per Favorire lo Sviluppo dell'Imprenditoria Femminile in agricoltura, di cui all'articolo 1, comma 506, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160, incrementate per l'anno 2022 di ulteriori 5 milioni di euro".

 

Più impresa, dedicata alle giovani donne in agricoltura

La Misura Più Impresa intende favorire il ricambio generazionale in agricoltura ed ampliare le aziende agricole esistenti condotte da giovani o donne. E si rivolge a micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti, ovvero da donne.


Due le tipologie di requisito ammesse: subentro e ampliamento. Con il subentro, le imprese agricole finanziabili devono essere costituite da non più di 6 mesi e avere la sede operativa sul territorio nazionale, con azienda cedente attiva da almeno due anni, economicamente e finanziariamente sana. In caso di società la maggioranza delle quote di partecipazione in capo ai giovani ovvero donne, ove non presente, deve sussistere alla data di ammissione alle agevolazioni. In caso di ampliamento sono agevolabili le imprese agricole attive da almeno due anni, con sede operativa sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane.


Caratteristiche dell'intervento

Sono oggetto dell'intervento "investimenti fino a 1,5 milioni di euro (Iva esclusa)". Due le forme di agevolazione che coesistono: il mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60% delle spese ammissibili, di durata fino a 15 anni e il contributo a fondo perduto, per un importo non superiore al 35% delle spese ammissibili.


Cosa finanzia Più Impresa

Più Impresa finanzia progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo.

 

In particolare sono ammissibili ad agevolazione le seguenti spese riguardanti:

  • lo studio di fattibilità, sono ammissibili nella misura del 2% del valore complessivo dell'investimento da realizzare; inoltre la somma delle spese relative allo studio di fattibilità, ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12% dell'investimento da realizzare;
  • lo studio di fattibilità, nella misura massima del 2% del valore complessivo del progetto;
  • lo studio di fattibilità e per i servizi di progettazione, nella misura massima del 12% del valore complessivo del progetto;
  • opere agronomiche, per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;
  • opere edilizie e oneri per il rilascio della concessione;
  • acquisto terreni, nella misura massima del 10% del valore complessivo del progetto.

 

La potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione deve essere non superiore al 100% della capacità produttiva, stimata a regime, dell'azienda agricola oggetto dell'intervento.


Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo le agevolazioni sono concesse in regime de minimis nel limite massimo di euro 200mila. Le spese effettuate devono essere rendicontate per Stato Avanzamento Lavori (nel numero massimo di cinque Sal) al fine di ottenere l'erogazione delle corrispondenti quote di agevolazioni.

 

Cosa non finanzia

Più Impresa non finanzia diritti di produzione, animali e piante annuali, lavori di drenaggio, impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili, investimenti di sostituzione di beni preesistenti, lavori in economia, impianti e macchinari usati, capitale circolante.

 

Garanzie

L'impresa beneficiaria deve fornire garanzie di valore pari al 100% del mutuo agevolato concesso, anche acquisibili nell'ambito degli investimenti da realizzare, per una durata almeno pari a quella del mutuo agevolato concesso dall'Ismea.

Sono ammissibili: ipoteca di primo grado su beni oggetto di agevolazioni, oppure su altri beni della beneficiaria o di terzi, in alternativa o in aggiunta, fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta.

 

Ulteriori informazioni sono disponibili su sito web Ismea su questa pagina

 

L'articolo è stato modificato l'11 novembre 2022 in seguito alla notizia di Ismea dell'esaurimento della dotazione finanziaria per le agevolazioni rivolte agli under 41