È arrivato l'autunno ma negli occhi ci sono ancora alcune immagini dell'estate appena finita. Era fine luglio vi era un breve filare di Brachychiton discolor in periferia di Caserta. Che sorpresa! Un gruppo di "alberi fiamma" era in piena fioritura. C'era una vera e propria esplosione di fiori dal doppio colore rosso e rosa.

 

Quelli caduti per terra avevano dipinto di rosso e rosa l'aiuola che li ospitava. Alla base del tronco vi erano i frutti legnosi aperti, simili a piccole barchette che custodivano al loro interno non solo semi ma anche alcune coccinelle; i piccoli e vivaci coleotteri si dispersero in un attimo volando in ogni dove. La natura ha provveduto a creare per questi semi una navicella speciale per proteggerli e farli arrivare lontano.

 

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Gli alberi del genere Brachychiton, chiamati anche alberi fiamma per la loro incantevole fioritura estiva dai vivaci colori rosso, rosa e crema, sono originari dell'Australia ed in particolare del Queensland e del Nuovo Galles del Sud che presentano biomi tropicali con stagioni calde e asciutte.

 

Fiori dell'albero fiamma rosa. Questo tipo di albero è monoico: presenta sullo stesso individuo sia i fiori femminili che quelli maschili

Il Brachychiton discolor, albero fiamma rosa, ha una meravigliosa fioritura estiva

(Fonte foto: Addolorata Ines Peduto - Associazione Pubblici Giardini)

 

Il Brachychiton discolor, albero fiamma rosa, è una specie molto antica presente sulla terra già 50 milioni di anni fa, come ci dicono alcuni fossili ritrovati in Nuova Zelanda. Il nome così particolare del genere è composto da due parole di origine greca brachys "breve" e chiton "tunica" perché i semi contenuti nei frutti legnosi a forma di barca (in foto) sono avvolti da una pellicola simile ad una leggera tunica. Il termine discolor della specie sta ad indicare i fiori variopinti.

 

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L'albero fiamma è monoico perché presenta sullo stesso individuo sia i fiori femminili che quelli maschili. I fiori dalla consistenza cerosa, a forma di campana, sono riuniti in grappoli e pendono dall'estremità dei rami. I fiori non hanno corolla ma un calice campanulato con cinque lobi ricoperti esternamente di setole morbide e lanuginose. In alcune specie semidecidue come il B. discolor i fiori compaiono prima delle foglie.

 

Le foglie sono di colore verde scuro sulla pagina superiore e verde argentato dall'aspetto vellutato su quella inferiore. Esse sono attaccate ai rami con un lungo picciolo e la lamina fogliare ha tre o più nervature principali che formano allungandosi dai tre ai sette lobi acuminati simili alle dita di una mano. Le foglie somigliano a quelle dell'acero in Brachychiton acerifolius e a quelle del pioppo in Brachychiton populneus. Il tronco dalla corteccia grigio verde è diritto, cilindrico e leggermente a forma di bottiglia quando la specie riesce ad accumulare molta linfa come riserva idrica (Brachychiton rupestris).

 

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I frutti chiamati baccelli dalla consistenza legnosa sono particolarissimi perché una volta aperti assomigliano a delle piccole imbarcazioni. I semi dimorano in una struttura che ricorda le celle di un alveare e sono protetti da una pellicola leggera come una tunica. Il genere Brachychiton è molto utilizzato nei parchi, nei giardini e lungo i viali per la fioritura dai colori forti e luminosi e soprattutto per la resistenza alla siccità dove le estati sono calde e asciutte. Si dovrebbe, quindi, incentivare la loro messa a dimora nelle aree verdi urbane delle città costiere del Mediterraneo che vivono estati sempre più torride.

 

A cura di Addolorata Ines Peduto, socia dell'Associazione Pubblici Giardini, Delegazione Regione Campania


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