Dei luoghi comuni alimentari abbiamo già parlato di recente. Per esempio la storiella dell'enorme quantità di acqua per produrre un chilo di carne o anche la necessità dell'umanità di passare a un rigoroso vegetarianesimo per salvare il pianeta. Tutto vero, per carità - ma non verissimo. Un recente e dettagliato studio dell'Università di Sidney pubblicato su Nature Food ha messo in luce come l'impatto delle Food Miles sulle emissioni carboniche (e il conseguente riscaldamento del Pianeta) sia molto maggiore di quanto precedentemente creduto.

 

Le Food Miles, ricordiamolo, rappresentano la strada percorsa dal cibo e il correlato inquinamento prodotto. Per esempio un agrume proveniente dal Brasile per arrivare alle nostre tavole percorre migliaia di chilometri con il conseguente impatto ambientale in termini di consumo di carburanti, energia spesa per la refrigerazione etc. Lo studio australiano ha stabilito che le food miles incidono per il 6% sul totale delle emissioni di CO2 fatte dall'uomo - una percentuale assai più elevata (3,5/7,5 volte) di quanto ritenuto in precedenza. In termini di CO2 prodotta dai diversi prodotti agroalimentari il record tocca alla frutta e agli ortaggi, che risultano ben superiori anche alla carne per quanto riguarda l'impatto del trasporto.

Ne può risultare quindi che un vegetariano che si nutre di ortaggi e frutta provenienti da tutti gli angoli del mondo ha un impatto ambientale maggiore rispetto al tanto vituperato onnivoro. Le produzioni più o meno "locali" avranno nel futuro quindi una sempre maggiore importanza.

 

Proprio di agricoltura locale di qualità abbiamo parlato la settimana scorsa con la preparatissima Ministra dell'Agricoltura della Baviera, Michaela Kaniber. La Baviera è la regione più ricca della Germania ed è la regione con il settore manifatturiero più evoluto d'Europa, che punta tuttavia con decisione sulla sua agricoltura: dai bavaresi si può insomma imparare qualche cosa. In Baviera si punta su di un'agricoltura di qualità, sul rafforzamento della sovranità alimentare, sulla tutela degli agricoltori e del paesaggio agricolo. Una nuova idea di agricoltura si sta facendo spazio nell'Unione Europea. Una agricoltura con un valore strategico maggiore e che punta maggiormente sul mercato interno. Adeguiamoci.