Il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli è intervenuto ieri l'altro, il 24 maggio 2022, a Bruxelles in occasione del Consiglio Agrifish. Tra i temi affrontati la situazione dei mercati agricoli e gli esiti della recente riunione del G7 dei ministri dell'Agricoltura. Lo rende noto un comunicato stampa del Mipaaf. La maggioranza dei ministri dell'Agricoltura dei 27 Stati membri ha chiesto, in particolare, di rinviare l'entrata in vigore delle nuove regole sulla rotazione delle colture prevista, a partire dal 1° gennaio 2023, nell'ambito della riforma della Politica Agricola Comune, al fine di assicurare un incremento della produzione di cereali tra i Paesi Ue a partire dal 2023, tale almeno da poter fronteggiare la crisi in atto per la guerra in Ucraina, che secondo le stime del Ministero dell'Agricoltura di Kiev, taglierà i prossimi raccolti di grano e mais tra il 30 ed il 50%.

 

Guerra, aumentare la produzione di cereali

Il ministro Stefano Patuanelli ha sottolineato come la Ministeriale Agricoltura del G7 abbia permesso uno scambio di vedute schietto e costruttivo sui problemi che il settore agricolo sta affrontando a causa della guerra, della pandemia e dei cambiamenti climatici, ribadendo che le scelte di ogni singolo Paese non possano essere sufficienti e che si debba invece ragionare in modo comune.

 

"La richiesta avanzata dalla maggioranza degli Stati membri è assolutamente chiara e motivata. Per scongiurare una crisi alimentare su scala globale e frenare la corsa al rialzo dei prezzi, la Ue deve aumentare la produzione interna di cereali, semi oleosi e colture proteiche" ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in merito alla richiesta di rinviare le nuove norme Pac sulle rotazioni colturali per i seminativi.

 

"Spetta ora alla Commissione avviare rapidamente le necessarie iniziative legislative - ha aggiunto Giansanti - per dare agli agricoltori un chiaro quadro di riferimento per le scelte colturali. Ogni ritardo sarebbe incomprensibile ed ingiustificato".

 

Serve più coraggio per aiutare le imprese

Il ministro Patuanelli ha tenuto un incontro bilaterale con il commissario all'Agricoltura Wojciechowski nel corso del quale ha difeso la coerenza delle scelte fatte dall'Italia con gli obiettivi della nuova Politica Agricola Comune e l'equilibrio raggiunto al Tavolo di Partenariato auspicando entro fine luglio l'approvazione del Piano Strategico Nazionale.

 

Leggi anche

Pac, condizionalità sociale: avanti tutta!

 

In considerazione delle difficoltà affrontate dalle imprese, il ministro ha sottolineato la questione della dilatazione dei tempi per la realizzazione gli investimenti sulle organizzazioni comuni di mercato e sviluppo rurale (misure strutturali dei Psr) e ha ribadito l'opportunità di estendere l'incentivo per i pannelli fotovoltaici sulle coperture delle strutture anche oltre il limite dell'autoconsumo.

 

Questi due temi sono molto importanti. Attualmente l'Italia ha il bando sul Parco Agrisolare del valore di 1500 milioni di euro a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza fermo in Commissione Ue a Bruxelles, in attesa del via libera sugli aiuti di Stato, e che rischia il fallimento se le aziende agricole continueranno ad essere costrette a non chiedere incentivi per impianti eccedenti l'autoconsumo aziendale.

 

Leggi anche

Mipaaf: 1,5 miliardi per i pannelli solari sui tetti

 

"Condividiamo pienamente le perplessità avanzate dal ministro Patuanelli a proposito delle politiche comunitarie sulle agroenergie; riteniamo, infatti, che sia fondamentale lavorare per rimuovere ogni freno che possa ostacolare o rallentare la transizione energetica dell'Italia e dell'Europa e, in tal senso, esprimiamo la nostra ferma contrarietà in merito all'attuale orientamento della Commissione Ue sugli incentivi all'agrisolare" ha commentato giusto ieri, 25 maggio 2022, il presidente della Copagri, Franco Verrascina.

 

"In particolar modo in un Paese come il nostro - spiega il presidente - caratterizzato da aziende agricole di medio-piccole dimensioni con un consumo energetico decisamente non elevato, non si può pensare di limitare la concessione di incentivi all'agrisolare al solo autoconsumo delle imprese, lasciando di fatto la transizione energetica alla libera scelta delle aziende, che a fronte di queste condizioni potrebbero trovare poco conveniente l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti e sulle coperture delle strutture".

 

Etichettatura, sì a Nutrinform Battery

Patuanelli ha tenuto un secondo incontro bilaterale con il ministro dell'Agricoltura Zdenek Nekula della Repubblica Ceca, a cui spetterà la presidenza dell'Ue nel secondo semestre di quest'anno. Al centro il tema dell'etichettatura, in merito al quale il ministro Patuanelli ha condiviso con l'omologo ceco la posizione di forte contrasto al sistema a semaforo Nutriscore e di supporto invece al sistema Nutrinform Battery al fine di informare correttamente i consumatori.