Dal 20 al 22 maggio 2022 a Bologna si svolge l'ottava edizione di Diverdeinverde, un'occasione unica per scoprire giardini che vengono aperti solo in questa occasione. 

 

Dopo un'edizione in formato ridotto a causa delle restrizioni sanitarie, il programma di quest'anno sarà di nuovo ricco e articolato e consentirà di svelare angoli del centro storico, della pianura e della collina che si rivelano in tutto il loro fascino. Verranno inoltre aperti anche alcuni sontuosi parchi di dimore padronali dislocate nei comuni contermini alla città.

 

Diverdeinverde torna a svelare, come ormai succede da otto anni a questa parte, i giardini nascosti del centro cittadino di Bologna (alcuni mai aperti al pubblico prima di quest'anno) e qualche importante parco della città metropolitana.


Grazie agli enti che danno il loro patrocinio e aiuto, agli sponsor che sostengono la manifestazione, e ai visitatori che con l'acquisto della tessera rendono possibile coprire le spese organizzative di comunicazione e di personale, angoli segreti della città sono pronti ad accogliere non solo i bolognesi che amano le suggestioni del verde, ma anche turisti a cui viene offerta l'occasione per entrare, con rispetto, nei rigogliosi giardini di dimore private. È proprio grazie alla generosa collaborazione dei proprietari di questi veri e propri gioielli verdi che la Fondazione Villa Ghigi, che organizza la manifestazione in collaborazione con Silvia Cuttin, può offrire tre giorni di meraviglie inaspettate, in grado di lasciare letteralmente stupiti i visitatori.

 

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La manifestazione, la cui prima edizione risale al 2014, può considerarsi quasi un piccolo miracolo, ispirato da eventi come gli Open Garden Days di Londra e Amsterdam; ogni anno è infatti possibile visitare luoghi molto personali, che aprono i loro portoni e cancelli per alcune ore, per un giorno o due o per tutte e tre le giornate. Quest'anno sono 45 i giardini privati aperti alla visita: angoli di verde nascosti (in qualche caso addirittura segreti) nel cuore della città, parchi della pedecollina e della vicina pianura che si offrono agli appassionati di natura, specie botaniche inconsuete e architettura dei giardini, in una prospettiva nuova che consente di avventurarsi al di fuori dei normali percorsi, godere di angoli e panorami sorprendenti, ammirare grandi esemplari arborei e le bellissime fioriture stagionali.


Nei tre giorni in cui si articola Diverdeinverde è sufficiente passeggiare per le strade cittadine, seguendo gruppi di persone riconoscibili perché hanno in mano il pieghevole con il programma e la mappa dei giardini visitabili per vedere le espressioni felici e, in qualche caso, persino stupefatte di chi, dopo aver visitato il rigoglioso giardino di una dimora nobiliare (per il resto dell'anno solamente percepibile attraverso una cancellata o un portone) esce dall'androne di un palazzo pronto a intraprendere la scoperta dello spazio verde successivo, sia esso di disegno storico o moderno. Il successo della manifestazione è anche nella soddisfazione dei visitatori, persino degli esperti di giardini, che riescono ancora a lasciarsi stupire da inaspettati angoli della città.

 

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(Fonte foto: Giacomo Bergonzoni - Diverdeinverde 2017)

 

Il programma di quest'anno, come detto, prevede l'apertura di 45 giardini, tra cui alcuni mai aperti prima, in modo da proporre la scoperta di nuove e diverse tipologie di spazi verdi: da quelli storici importanti e di pregio, agli eleganti spazi progettati da noti paesaggisti, ma anche ai più semplici angoli di verde che raccontano frammenti di storia e di vita della città e permettono di capirne le trasformazioni urbanistiche. Sono però stati inseriti anche alcuni parchi di dimore fuori dalla città, localizzate sia sulle pendici collinari che dominano Bologna sia nella campagna a Nord del centro abitato; e alcuni parchi a corredo di dimore storiche localizzate nel territorio di comuni poco distanti dal capoluogo, che sono davvero in grado di lasciare a bocca aperta i visitatori che avranno voglia di andarli a visitare, tanto sono ricchi di specie botaniche (alberi maestosi, grandi arbusti e collezioni di piante da fiore), intraprendendo una rilassante gita "fiori porta".

 

Come partecipare

Per accedere ai giardini è necessario avere la tessera Diverdeinverde, che è nominale (può essere richiesto un documento), non cedibile e consente di vedere, anche più volte, i giardini aperti nei tre giorni della manifestazione; costa 15 euro e i bambini sotto i 13 anni non pagano. L'ingresso alla maggior parte dei giardini può essere liberamente programmato dai visitatori, tenendo conto di orari, giorni di apertura e zone che si desidera visitare prioritariamente.

 

All'interno di ogni giardino una scheda illustrativa (anche in inglese) racconta le caratteristiche salienti del luogo; la stessa scheda, ma solo nella settimana della manifestazione, può essere letta online o scaricata dal sito. Nei giardini si può restare a piacimento ma, in considerazione della necessità di non creare assembramenti e compatibilmente con la capienza di ciascun luogo, è bene lasciare spazio anche agli altri visitatori.

Alcuni parchi e giardini, per le dimensioni o per altri motivi, prevedono visite guidate dal personale o da collaboratori della Fondazione Villa Ghigi.

 

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(Fonte foto: Anna Ronchi - Diverdeinverde 2017)


Tutte le informazioni sul programma della manifestazione sono consultabili sul sito, e sulle specifiche pagine dei principali social network.


Non resta quindi che lasciarsi guidare, mappa alla mano, dai profumi delle fioriture dalla cima di un albero che si protende oltre i tetti dei palazzi o dal disegno formale di una siepe per avventurarsi alla scoperta di qualcosa di davvero entusiasmante e inaspettato.

 

Scarica la locandina in formato pdf

 

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Roberto Diolaiti, presidente dell'Associazione Pubblici Giardini


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